RECENSIONE - I segreti di Hidden Creek, di Emma Lee Bennet
Titolo: I segreti di Hidden Creek
Autore: Emma Lee Bennet
Editore: self publishing
Genere: romantic suspense
Data pubblicazione: 22 dicembre 2023
Prezzo ebook: €1,99
Prezzo cartaceo: €18,72
Pagine: 515
Serie: autoconclusivo
Jake Stone, reduce dalla guerra in Iraq con sindrome da PTSD, è stato accolto come uno di famiglia dal suo amico Paul e sua moglie Helen, nel loro Ranch in Colorado. Ha ritrovato se stesso grazie anche alle acque sacre di Hidden Creek, il Torrente Nascosto.
Kathleen Barlow, sorella di Helen, partita per New York dopo che Jake ha preferito arruolarsi, è diventata una pubblicitaria senza scrupoli che fa soldi e si diverte evitando qualsiasi coinvolgimento emotivo. Combatte da sola il cancro al seno ma viene travolta da una terribile solitudine. Si licenzia e parte per il Colorado, sicura di trovare aiuto nella sua famiglia.
Al suo arrivo trova una situazione sconcertante: una ragazzina che lavorava al Ranch è stata uccisa e Paul viene accusato di omicidio. Il ritrovamento di altri due scheletri e un incendio sospetto ammanta la cittadina di Leadville nel terrore. Jake, esperto di indagini, si adopera per scagionare il suo amico e mandare avanti il Ranch.
In questo scenario tragico, Jake e Kate sono in perenne contrasto. Lui detesta la donna in carriera dal cuore di pietra che Kate è diventata. Lei non sopporta di essere giudicata in quel modo da Jake, il suo primo vero amore, e non fa nulla per dimostrargli il contrario.
Le indagini si infittiscono e, quando sembra chiaro quale sia il colpevole degli omicidi, un tragico evento sconvolge gli abitanti del Ranch, accentuando il conflitto tra i due protagonisti.
Riuscirà Jake a trovare l’omicida prima che ammazzi qualcun altro?
Kate saprà fidarsi di lui e accettare di essere tornata la stessa dolce ragazza di un tempo?
Content Warnings: contenuti sessuali espliciti, scene di violenza, linguaggio volgare, temi delicati che potrebbero urtare la sensibilità di alcuni lettori.
Buongiorno a tutti,
mi accingo a parlarvi de I segreti di Hidden Creek, di Emma Lee Bennet.
La storia è ambientata in Colorado, in un ranch gestito da una famiglia che lavora sodo per realizzare il proprio sogno. Una famiglia allargata perché accoglie anche gli amici intimi, i vicini fidati e custodisce il segreto dei nativi del luogo. Su tutti aleggia un'appartenenza antica alla terra, Madre, che richiama gesti atavici, riti e credenze. Di quest'ultimo argomento avrei gradito un maggiore approfondimento. Ambientazione adatta per chi piace il genere western.
In questi luoghi è cresciuta e poi scappata Kathleen, che desiderava emanciparsi e diventare autonoma, allontanarsi per rinascere e fuggire da un rifiuto. Durante gli anni di lontananza si è costruita una reputazione lavorativa, ha vissuto l'attimo e non si è fatta mancare nulla. Ma un tumore la porta a riconsiderare la propria vita e i valori che per tanto tempo ha accantonato. Ammetto che sotto certi aspetti non mi è piaciuto il modo in cui questo personaggio si annienta, accollandosi colpe che non ha e arrivando a sminuirsi come donna per le scelte fatte.
Di contro c'è Jake, ex soldato, duro, incollerito, tronfio e determinato a frequentare la donna perfetta: quella che non ha alcuna esperienza, ingenua e determinata a metter su famiglia per realizzare la propria vita. Scusate ma solo io lo vedo fuori dal mondo? Non me ne volere Emma.
La tranquilla e isolata cittadina di Leadville nasconde un'infinità di segreti torbidi e devastanti: omicidi, ritrovamenti di cadaveri e altre nefandezze. Una giostra in cui potere e genuinità si scontrano per trovare il bandolo della matassa. Facilmente intuibile il pretesto e le possibili pedine.
Fino all'epilogo che non risparmia colpi bassi.
Considerazioni
Nonostante la storia si dipani intorno alla scoperta di cadaveri e omicidi misteriosi, la trama è più un romantic suspense. Il filone principale vede Kathleen e Jake in una danza di offese e scuse, desideri e negazioni. Il tutto viene portato fino a ben oltre la metà del libro prima che il resto degli argomenti trovino uno spazio adeguato. La parte interiore occupa una buona dose del testo, i ragionamenti anacronistici non mi hanno trovata del tutto d'accordo anche perché la storia si svolge in tempi relativamente moderni.
La trama è sviluppata in un lasso di tempo di poco più di un mese, con inserimenti di flashback che riportano nel passato. Interessante la scelta di scandire il trascorrere dei giorni dal ritrovamento del primo cadavere, indicato come giorno zero. Dal mio punto di vista viene però a mancare tutta la parte investigativa, di ricerca e connessione. Si registrano gli eventi, ma è come se i personaggi inciampassero sugli indizi per poi volare alla soluzione che approda in una spirale di violenza e perversione, quest'ultima inaspettata, ma in un certo senso edulcorata dalla stessa autrice.
Dal punto di vista emotivo durante la lettura ho provato coinvolgimento e anche aspettativa. Ho apprezzato la forza di volontà che dimostra la protagonista nel rimboccarsi le maniche e non soccombere alla malattia, il senso di amicizia e appartenenza che si fa strada a tentoni, ma è tangibile. Del protagonista, smussati i preconcetti, posso dire di aver apprezzato l'istinto che ha di proteggere le persone a lui care e il senso di responsabilità.
Nell'insieme il libro mi è piaciuto anche se molto differente da come mi era stato presentato. Ne consiglio la lettura a chi cerca una storia d'amore complessa e travagliata che si intreccia con misteri che richiedono di essere svelati.
Buona lettura!
Monica S.
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