RECENSIONE "Honey. Il canto dell'ape regina" di Katiuscia Salvini
Titolo: Honey. Il canto dell'ape regina
Autore: Katiuscia Salvini
Pagine: 428
Data uscita: 27 ottobre 2024
Trope: Small Town, Opposites Attract, Slow Burn
Sono un cowboy senza cavallo.
Costretto su una sedia a rotelle.
Odiato dal mio cane.
Compatito dalla famiglia.
Potrebbe andare peggio di così?
Ovviamente sì.
La mia nuova infermiera in realtà è una escort.
Mi chiamo Bear Coventry e il ranch era tutta la mia vita, ma è bastata una notte per distruggere ogni cosa. Ecco perché ho appeso il cappello al chiodo. A cosa mi serve, se rischio di non tornare a camminare?
Ora sono un orso di nome e di fatto, padrone solo dei miei spazi e dei miei silenzi. O almeno così credevo, finché Winnie Bryce non si è trasferita a casa mia.
Quella donna è ingombrante, determinata a non farmi sconti e con una strana fissazione per il miele.
I suoi bigliettini motivazionali sono una persecuzione e il sorriso un promemoria di ciò che non potrò più avere.
Winnie vuole salvarmi a ogni costo, diventando la regina di un alveare che non spetta a lei ricostruire.
Il mio alveare.
Il suo canto sarà la mia rovina.
O la ragione della mia rinascita.
Ciao Lettori,
Oggi ho il piacere di parlarvi del nuovo libro di Katiuscia Salvini “Honey. Il canto dell’ape regina”, un romance intenso e coinvolgente che porta il lettore nel cuore del dolore e della rinascita, tra le vaste distese di un ranch e il piccolo universo costruito attorno a due anime ferite.
Bear Coventry era un cowboy orgoglioso, padrone della sua terra e della sua vita, fino a quando un incidente lo ha costretto su una sedia a rotelle, strappandogli non solo la sua indipendenza, ma anche la voglia di lottare. Rinchiuso nel proprio dolore, si è trasformato in un orso solitario, respingendo chiunque tentasse di avvicinarsi.
“Non ci si può illudere, se ti aspetti il peggio dagli altri.”
Poi arriva Winnie Bryce. Per uno strano scherzo del destino non è proprio quello che la madre di Bear si aspettava. Lei non è una semplice infermiera: è una escort, ma anche una donna dal passato misterioso che porta con sé un’energia inarrestabile e una visione della vita totalmente opposta a quella di Bear.
Winnie non si limita a curare il corpo di Bear, ma cerca di risvegliare anche la sua anima, con la dolcezza ostinata di chi non si arrende. I suoi bigliettini motivazionali sono tanto irritanti quanto toccanti, il suo sorriso un richiamo a ciò che Bear crede di non poter più avere.
“Bear è di una bellezza inaudita. Uno di quegli uomini che resteresti a guardare spostare balle di fieno per tutto il giorno. L’unica pecca è che parla.”
Il miele diventa il filo conduttore della storia, metafora perfetta della dolcezza che può nascere anche nei momenti più amari. Winnie vuole ricostruire un alveare che non le appartiene, ma forse, senza rendersene conto, sta creando il suo.
“Bisogna trovare chi riesce a scorgere la bellezza in mezzo alla desolazione”
Non mi resta che lasciare a voi il piacere di leggere questo romanzo!
CONSIDERAZIONI
Se si potessero dare più di 5 stelle questo romanzo le meriterebbe. Katiuscia Salvini ha costruito una storia d’amore potente, fatta di dolore, speranza e guarigione. La narrazione in prima persona ci permette di entrare nella testa e nel cuore dei protagonisti, vivendo ogni loro emozione in modo vivido e coinvolgente. I protagonisti li ho amati sin da subito, ma anche la mamma di Bear l’ho adorata (vi farà ridere a crepapelle). Bear è un personaggio complesso, ruvido ma incredibilmente reale, mentre Winnie è una forza della natura, capace di sfidare i pregiudizi e abbattere i muri con una determinazione disarmante.
Con una scrittura scorrevole e intensa questo è un romanzo che scalda il cuore e lascia un messaggio importante: anche quando tutto sembra perduto, c’è sempre una possibilità di rinascita.
Basta avere il coraggio di lasciarsi salvare.
Alla prossima!
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