RECENSIONE - Il Dio che hai scelto per me, di Martina Pucciarelli
Titolo: il Dio che hai scelto per me
Autore: Martina Pucciarelli
Editore: HarperCollins
Genere: narrativa contemporanea
Data pubblicazione: 21 gennaio 2025
Prezzo ebook: € 9,99
Prezzo cartaceo: € 17,10
Pagine: 320
Serie: autoconclusivo
Il racconto di un coraggioso addio, ispirato alla vera storia dell'autrice, cresciuta nella comunità religiosa dei Testimoni di Geova.
“Sei sempre stata un faro per la nostra famiglia”, le ripeteva sua madre. Alessandra, però, seconda di cinque figli, non voleva portare luce, voleva che qualcuno illuminasse la strada per lei e rispondesse alle sue domande di bambina. Cresciuta sotto la rigida disciplina dei Testimoni di Geova, ha sempre cercato di soddisfare le attese dei genitori e di non creare problemi. Così, fino a ventinove anni, non ha mai partecipato a un compleanno né spento una candelina. Non ha ascoltato la musica che ascoltavano i suoi coetanei né letto libri non approvati in comunità. E anche l’amore, quando l’ha incontrato, è stato subito sacrificato. Dopo aver sposato Federico, un uomo più grande scelto per lei all’interno dei Testimoni, Alessandra da figlia devota diventa moglie devota. Ma quando scopre di essere incinta qualcosa dentro di lei cambia. Non può più ignorare i propri desideri e per i suoi bambini vuole essere migliore: loro devono avere la libertà che a lei è sempre stata negata. Inizia così il coraggioso atto di allontanamento dalla comunità, un percorso di ricostruzione di sé stessa che stravolge il suo destino e quello delle persone che ama.
Buongiorno a tutti,
Oggi vi parlo di "Il Dio che hai scelto per me", di Martina Pucciarelli, edito da Harpercollins Italia che ringrazio per la copia digitale.
Come sempre sarò onesta dicendovi che inizialmente avevo pensato di non leggere questo libro perché troppo intimo e l'argomento ostico. Ma vedendo l'agitazione che ha provocato, anche per via del modo in cui è stato pubblicizzato, ho cambiato idea perché preferisco sempre farmi un'idea personale anziché fermarmi a quella altrui.
Penso proprio di aver fatto bene perché ora so di cosa parla il libro e ho avuto modo di sentire lo sfogo che l'autrice ha affidato a questo libro.
Alessandra è una bambina sensibile, sola e investita di un ruolo che, vista la giovane età, non le compete: è confidente della madre. Caricata così di segreti che non toccherebbe a lei custodire, anche perché non è in grado di comprendere determinate situazioni proprio in virtù della giovane età.
Cresciuta in una famiglia incapace di amare e disfunzionale, assiste impotente a soprusi e dinamiche infelici, a questo si aggiunge il fatto che vigono rigide regole che vanno dagli obblighi alle privazioni. Tutto in nome di un codice morale imposto, o travisato, da un culto religioso.
Da bambina reagisce con le poche armi che ha, ma anziché ricevere amore ed essere compresa, trova solo ostilità dettata dall'ignoranza generale. Questo la porta a innalzare un muro per proteggersi e scappare in un mondo tutto suo, dove inizia ad analizzare ciò che la circonda, comprese azioni e reazioni. Estremamente intelligente, ma soggiogata da adulti manipolatori e da regole che la soffocano, assiste impotente allo scorrere degli eventi anche quando è lei a subirli e a diventarne vittima.
Una piccola fiamma arde nel suo cuore e piano piano diventa un'incendio. Il desiderio di essere una buona madre e di non far scontare ai figli la stessa infelicità subita da lei e dai fratelli, la porta a prendere decisioni che la allontanano dal giogo. Non è una libertà totale perché resta sola, privata delle certezze e in un certo senso messa a nudo nei confronti di un mondo che non ha mai realmente conosciuto.
Considerazioni
Un testo intimo che denuncia come non basti mettere al mondo dei figli per essere genitori, soprattutto quando si viene da un contesto altrettanto inadatto. O ancor peggio, quando si vuole fuggire da se stessi riversando sugli altri le proprie frustrazioni. L'autrice ha reso le emozioni in modo netto e chiaro. Leggendo ho sentito il senso di smarrimento, di delusione e impotenza, ma anche la curiosità delle nuove scoperte. Il desiderio di vivere secondo le proprie scelte che mutano mano a mano che Alessandra cresce. I personaggi hanno una costruzione caratteriale e fisica notevole che li rende distinguibili e vividi. Su tutti spuntano i familiari della protagonista e quelli che lei reputa importanti.
Un'esordio davvero promettente da parte di Martina Pucciarelli, a cui faccio i complimenti per essere riuscita a scrivere di un argomento così delicato senza cadere in facili retoriche, ma limitandosi a raccontare parte del suo vissuto. Anche se non mi è dato sapere quanto realmente hanno condiviso Martina e Alessandra, mi sento di dare un forte abbraccio, che estendo anche a Riccardo, per i tanti sacrifici con cui hanno riconquistato l'indipendenza.
I miei complimenti anche alla casa editrice per come ha curato il testo e per averlo pubblicato.
A portare agli estremi i vari culti è sempre l'eccesso e il modo in cui le persone interpretano i vari testi a essi associati. Paradossalmente mettendoli a confronto i punti più cruenti sono molto simili o addirittura gli stessi. Ci sarebbe molto materiale su cui dibattere, ma non è questo né il luogo né il contesto. Come sempre resto disponibile per approfondire l'argomento in un dialogo educato.
È un libro che consiglio di leggere a chi non si ferma alle apparenze, ma sceglie di ascoltare le ragioni altrui. Di certo adatto a chi piacciono le storie attuali e contemporanee.
Buona lettura!
Monica S.
Commenti
Posta un commento