REVIEW PARTY - RECENSIONE - i bambini fortunati, di Tiffany Reisz
Genere: Crime - Romance
TRAMA
I giornali li avevano definiti “I bambini fortunati”.
Erano sette, orfani o bimbi abbandonati dai genitori, scelti dal leggendario filantropo e celebre neurochirurgo Vincent Capello, per andare ad abitare in una casa affacciata su un’incantevole spiaggia della costa Oregon: la Casa del Drago.
Allison era la più giovane dei bambini fortunati e viveva una vita idilliaca con la sua nuova famiglia, almeno fino al giorno in cui ha rischiato di morire e, per questo, è stata portata via dalla Casa del Drago e dalla sua famiglia adottiva.
Tredici anni più tardi, Allison riceve una lettera da Roland, il figlio maggiore del dottor Capello, che la avverte che il padre è malato e sta per morire. Allison decide quindi di tornare a casa e di affrontare i fantasmi del suo passato. Vuole scoprire cosa è successo davvero quel fatidico giorno: si è trattato di un incidente o, come ha sempre sospettato, uno dei membri della sua amata famiglia ha cercato di ucciderla?
Scavare nel passato può però rivelare delle inquietanti verità…
Quando Allison riuscirà a ricomporre i pezzi della sua storia scoprirà un terribile segreto che metterà a repentaglio la sua vita, una volta ancora.
Attenzione: alcune situazioni descritte potrebbero turbare lettrici e lettori.
RECENSIONE MONICA S.
Buongiorno a tutti,
Sono davvero felice che sia giunto il mio momento di parlarvi de "i bambini fortunati", di Tiffany Reisz, edito da hope edizioni, che ringrazio per questa collaborazione. Un libro uscito nel 2024 che devo ammettere avevo messo in lista, ma non avevo poi letto. Fatemi dire: grave errore!
Questa è una storia che fin dalle prime pagine entra dentro grazie all'empatia che si sviluppa con Allison, una giovane donna che vive e lavora in un contesto che la vede senza sicurezze, sempre disponibile e in una relazione destinata a naufragare. L'arrivo di una lettera la porta sull'orlo di un burrone emotivo dove troppi punti sono oscuri e pericolosi.
L'autrice non usa il concetto del politicamente corretto e in un certo senso infanga la protagonista mettendola, fin da subito, in una posizione controversa ma al contempo utile per fuggire da un terreno scomodo, per mandarla in uno ancor più insidioso.
Introspezione, ricordi e ragionamenti mi hanno portata in una posizione privilegiata, più di una semplice osservatrice mi sono trovata di fianco a Allison nella ricerca della verità e del suo passato.
Un romanzo fitto e pieno di colpi di scena, dove nulla è ciò che sembra e gli indizi vanno setacciati per scindere quelli reali da quelli fittizi. La casa del drago è ambigua, affascinante e misteriosa piena di segreti belli e altri astrusi, oltre la parte luminosa e patinata che l'ha portata alla ribalta, vi aleggia qualcosa di macabro e malsano. Un luogo maledetto o posseduto da persone non tanto linde? Una risposta non semplice in cui si cela il bandolo della matassa per dissipare l'enigma.
Allison ritrova i suoi "fratelli", anch'essi adulti, con lavori, esperienze e legami. Dopo tanti anni non è così facile ricucire i rapporti, ma i sentimenti si rivelano solo sopiti. Le interazioni con loro sono ben gestite, ho apprezzato dei passaggi che vanno dai piccoli gesti di protezione a veri e propri conflitti. Perché in ogni famiglia esiste un equilibrio che richiede impegno personale. Cosa si è disposti a fare pur di tenerla unita è tutt'altra questione.
La parte crime è incalzante, mi ha tenuta con il fiato sospeso e in certi frangenti mi ha messa in difficoltà assistendo alle decisioni difficili di Allison.
La parte romance è altrettanto intrigante anche per via dei legami con cui bisogna confrontarsi. Un gioco sottile tra lecito e no, dove la morale viene spesso messa in discussione e bisogna spostarne i confini per poter accettare determinati passaggi.
L'antagonista assume forme multiple perché anche in questo caso è difficile accusarlo senza indulgere sul suo operato, in un certo qual senso anche in questo frangente l'autrice ha spinto oltre il lecito. Secondo me, l'ha fatto in un modo rispettoso senza soffermarsi in modo macabro su descrizioni, pur fornendo nozioni dettagliate.
La lettura è stata intensa anche grazie a una buona traduzione che mi ha permesso di vivere le scene nella loro totalità sia dal punto di vista descrittivo che emotivo. È un libro che vi consiglio di leggere con una mente aperta, senza fermarvi, se non vi è avvezzo, al genere perché può di sicuro aprirvi uno spiraglio su una storia che merita di giungere al pubblico.
Nel finale ogni tassello trova il suo posto in un grande puzzle che rivela psiche, vita e tanto altro.
Buona lettura!
Monica S.

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