RECENSIONE - Il canto del ragno violino di Barbara P.

Titolo: “Il canto del ragno violino”
Autore: Barbara P.
Editore: Land Edizioni
Genere: Thriller psicologico
Prezzo e-book: € 0,89
Prezzo Cartaceo: € 16,99
Data di pubblicazione: 12/11/2023
Pagine: 454
Serie: Autoconclusivo


«Siamo il nostro segreto. Solo i ragni testimonieranno questa follia.»
Ragazza diciottenne, femminile, dolce, introversa, alta 1,70, capelli biondi e occhi castani, alla prima esperienza, in momentanea difficoltà, cerca uomo che possa offrire da subito sostegno e aiuto economico in cambio di incontri. Ti cerco di qualsiasi età, non libero, discreto, ospitale. No fumatore. Massima serietà e riservatezza. FatadiSeta
È disperata, Roda, quando decide di inserire quest’annuncio anonimo nel giornale locale: teme che i suoi terribili zii, che la tengono semi-prigioniera in casa, possano seriamente arrivare ad ucciderla. Con sua sorpresa, però, sarà un uomo estremamente in vista a risponderle, trascinandola in un viaggio alla scoperta delle sue vere origini, dell’amore e della passione, ma anche del perdono.
Mentre nella campagna che tanto ama una serie di omicidi ai danni degli anziani del paese sconvolge la piccola comunità dalla quale viene da sempre esclusa e ignorata, Roda dovrà non solo combattere con un’attrazione quanto mai inopportuna per il suo inaspettato salvatore, ma anche venire a capo di un mistero che riguarda le persone che ama più di ogni cosa.

Buongiorno cari lettori bentornati sul blog. Oggi vi voglio parlare del romanzo di Barbara P. intitolato “Il canto del ragno violino”, edito da Land Edizioni che ci ha gentilmente fornito la copia ARC.

Dario è un giovane medico che lavora nel pronto soccorso. Dopo quasi due anni di lavoro incessante nel quale ha affrontato il Covid-19 senza mai prendere neanche un giorno di ferie, decide di prendersi un anno sabbatico vivendo insieme a sua nonna in un piccolo paese dell’appennino toscano.
Mentre in paese alcuni omicidi di persone anziane iniziano a preoccupare, lui è attirato dal messaggio di una giovane ragazza che mette un annuncio che sa di disperazione, così in gran segreto decide di rispondere alla ragazza. Il suo intento è di aiutarla economicamente, e di evitare che si ritrovi tra le mani di qualche maniaco o malintenzionato.
Roda è una ragazza di ventidue anni, molto sola. Nella sua vita i suoi unici amici sono stati i ragni, per i quali ha una sorta di ossessione. Disperata, in quanto i suoi zii la tengono quasi segregata e senza cibo oltre a maltrattarla non appena ne hanno occasione. La sua unica possibilità è che qualcuno risponda al suo messaggio. 

“Quando passi molto tempo a contatto con qualcuno, è naturale che s’instauri con lui un rapporto di confidenza, se non proprio di complicità. Loro non mi hanno fatto alcun male, all’incontrario della gente. Il mio nome è Roda e amo le dense tenebre.”

Nemmeno nella sua più fervida immaginazione riesce a sperare di incontrare una persona che vuole aiutarla in modo disinteressato. Quando legge il messaggio di Dario comprende che forse la vita, per una volta è buona anche con lei.

“È una stretta innocente fra due persone che saranno sincere tra loro; la nostra sarà soltanto un’amicizia platonica.”

Mentre Dario e Roda, giorno dopo giorno, intensificheranno la loro conoscenza, loro malgrado si troveranno invischiati in sentimenti che non conoscono e nei misteriosi delitti che stanno accadendo in paese.

“L’amore è la voglia di metterle le mani dappertutto, che si trasforma nel più squisito rispetto di non toccarla mai. L’amore è questo languore.”

Considerazioni
Un racconto che intreccia la storia d’amore dei due protagonisti e la serie di omicidi, all’apparenza inspiegabili, dai quali sono circondati. Protagonista silenziosa, poi, è la natura intorno a loro, e sarà colei che permetterà di risolvere il mistero.
L’autrice è riuscita a ricreare perfettamente l’atmosfera del piccolo paese dove tutti si conoscono, anche se poi, alla fine  non ci si conosce mai veramente. Le descrizioni sono accurate ma non tolgono scorrevolezza o la suspense alla narrazione. Dal punto di vista tecnico, i punti di vista sono tre: quello di Roda, quello di Dario e quello dell’assassino.
Nel complesso un bel thriller coinvolgente, con qualche sfumatura di rosa che consiglio a chi cerca un thriller diverso dal solito e ricco di spunti di riflessione.

Buona lettura.
Alessia

Commenti

Post popolari in questo blog

RECENSIONE "Deviant" di Ellie B. Luin

RECENSIONE - Il narratore di storie, di Rita Nardi

RECENSIONE - La sposa gitana, di Carmen Mola

RECENSIONE - La piccinina, di Silvia Montemurro

RECENSIONE - Il libro delle storie a lieto fine, di Sally Page