RECENSIONE "Stendimi" di Tamara Hart Heiner



Titolo: Stendimi
Autore: Tamara Hart Heiner
Editore: Tamark Book
Genere: Paranormal Romance
Formato: ebook
Prezzo: Eur 2,19
Traduzione: Lady G
La vita è più semplice di un respiro.
Kylee Mansflied sa cosa vuol dire essere soli. Suo padre l'ha lasciata quando aveva sette anni, sua madre si è risposata con un'alcolizzato violento. L'unico modo che trova per fuggire dalla realtà è procurarsi altro dolore.
Le cose prendono una piega mortale quando sul braccio le compare un'orribile taglio frastagliato, e lei non sa da dove provenga. Il suo vicino, Price Hudson, l'aiuterà a scoprire la verità, ma più che illuminarla sul suo passato, le mostrerà cosa vuol dire essere vivi.


Benvenute lettrici, oggi vi parlerò di "Stendimi" romanzo dell' autrice straniera Tamara Hart Heiner.

Kylee Mansflied è un ragazza sedicenne dalla vita difficile, vive con sua madre e il suo patrigno con i quali non ha un buon rapporto.
A causa di questa situazione familiare Kylee inizia a soffrire di autolesionismo, cutting per l'esattezza, i genitori non gli permettono più di frequentare la scuola e viene allontanata da tutti i suoi amici.
Ma e questa la realtà?
Un giorno arriva però un nuovo vicino Price Hudson con cui tenta disperatamente un contatto che lui inizialmente le nega, ma poi diventano amici, si innamorano, e Price la aiuta a prendere coscienza di una realtà per Kylee inaccettabile.
Tutto non è come sembra.

Sono rimasta piacevolmente colpita da questo romanzo.
inizialmente ero titubante, mi chiedevo come mai un romanzo uscito ormai da un anno e più in Italia avesse solo una recensione.
Quindi molto incuriosita, quando è stato proposto per la recensione al blog, ho accettato personalmente di leggerlo.
Così è iniziato il mio percorso di ansia e angoscia e tante emozioni insieme alla protagonista.
Kylee è una ragazza braccata, vive la sua vita spenta con il suo patrigno violento e padrone e una madre del tutto assente come figura, si ritrova sola ad affrontare una esistenza vuota che la porta a essere autolesionista.
In questo gesto, trova una via di fuga a questa malsana vita familiare, e la forza di affrontare la sua routine lontana dal mondo e dal modo di vivere di una qualsiasi adolescente.

"Price le chiuse le dita attorno al polso, poi la tirò più vicino. Passò le dita sulle sue vene, osservando il tracciato delle cicatrici. Poi alzò lo sguardo, con un’espressione indecifrabile. Rabbrividì, come poteva non riconoscere il modo in cui se le era procurata? “Posso vedere l’altra mano?” non le lasciò la mano ma le tese l’altra. Gliela porse chiedendosi dove guardare mentre era in piedi sulla sabbia, con lui che le esaminava i palmi. Le lasciò la mano destra, e premette le dita sulle cicatrici che le solcavano l’avambraccio sinistro. Tentò di tirarlo via ma lui strinse la presa e le tirò leggermente la pelle del gomito, lisciandola e mettendo in mostra i tagli in via di guarigione. “Come?” chiese con la voce tesa. “Lascia stare,” in preda al panico, tirò più forte. Se avesse ricontrollato l’altro braccio avrebbe visto la ferita fresca. Questa volta riuscì a liberarsi, tirò giù la maglietta e si avvolse le braccia attorno al busto, desiderando la sua felpa. “Sono vecchie cicatrici.” “Te le sei fatta tu, vero?” lui la guardò, stringendo la mascella. L’emozione nei suoi occhi la prese alla sprovvista, aprì la bocca ma non aveva bugie pronte. “L’hai fatto, Kylee?” Lei guardò la sabbia desiderando sparire, sapeva che non avrebbe dovuto tagliarsi, sapeva che le persone normali non lo facevano, ma era così rilassante, faceva apparire tutto il resto meno doloroso. Price le toccò la spalla, poi la abbracciò, tirandola contro il suo petto. Il suo cuore le risuonava nell’orecchio, il mento di Price era appoggiato sulla sua testa, “Ti fai del male, Kylee,” sussurrò. “La vita non fa così schifo.” Chiuse gli occhi e ascoltò le onde infrangersi, il battito del suo cuore, il suo respiro. Sentiva il sole sulle braccia, il calore della pelle di Price attraverso la camicia, gli credeva, in questo momento, almeno, la vita non faceva schifo."

Si percepisce notevolmente lo stato d'animo della protagonista nelle parole e nello stile dell'autrice, forse la trama risulta un po' lenta proprio come Kylee vive a rilento la sua vita.
Solo con l'arrivo di Price, Kylee riesce a trovare un po' di pace interiore, stare con lui la tranquillizza, la fa sentire amata e protetta.
Price è un personaggio molto particolare, inizialmente appare molto sostenuto, distaccato, per poi fondersi completamente con la protagonista, lui è la sua ancora di salvezza, il ragazzo che le fa vivere momenti di normalità.
Molto forte il legame che si crea tra i due, indelebile, due anime destinate ad incontrarsi a camminare una a fianco all'altro per poi non potersi toccare, sarà un sentimento che durerà nel tempo oltre la morte?
Una storia molto emozionante quella di Kylee, l'autrice è riuscita a non lasciar intuire l'evolversi della storia, e per questo mi ha incuriosito pagina dopo pagina, come ho accennato prima però un po' lenta nella prima parte della storia forse andava ravvivata con qualche scena più movimentata, la trama poteva essere sviluppata meglio.
Il linguaggio è semplice, comprensibile, ben tradotto, i personaggi ben caratterizzati.
I temi trattati sono molto delicati, la violenza domestica, l'autolesionismo, Kylee vive una vita molto difficile, l'autrice affronta il tutto con molto tatto anche se non in modo approfondito, come richiede del resto il genere che punta su altro, e lo scoprirete solo leggendolo, perché la trama e tutta da scoprire!!
Consiglio il romanzo agli amanti del genere.
Buona Lettura!!!














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