Recensione "Age of Sensibility " di Laura Mercuri
Titolo: Age of Sensibility
Autore: Laura Mercuri
Editore: Self Publishing
Genere: Retelling, Contemporary Romance
Prezzo e-book: 2,99
Prezzo cartaceo: 15,50
Serie: Austen Society Series
Pagine: 358
Buongiorno lettori, eccoci con un nuovo capitolo della serie "Austen Society", il romanzo di questa volta è tratto da "Ragione e Sentimento" della zia Jane Austen, e prende il nome di "Age of Sensibility" scritto da Laura Mercuri.
Il romanzo si mostra come l'opera di restauro in forma moderna del famoso libro, devo ammettere fatto molto bene. La scrittura in terza persona al presente porta a mantenere comunque la forma e le caratteristiche del testo come se leggendolo ci trovassimo a guardare un film. I fatti e i personaggi ci scorrono davanti agli occhi e i tempi variano raccontandoci anche episodi del passato che ci aiutano ad avere un quadro completo della storia, secondo me questo è la forma e lo stile azzeccato che deve tenere un retelling della Austen.
Il racconto è concentrato non solo su un personaggio principale ma ben due. Parla di Elinor e Marianne, due sorelle molto legate tra loro nonostante la differenza di età, ma legate anche dal dolore comune per la perdita del padre in età giovane. Purtroppo la situazione economica in cui si ritrovano non è molto gioviale, sono costrette a vendere l'hotel di proprietà ma riescono a ottenere ugualmente l'alloggio e la direzione del medesimo. Nel racconto vedo Elinor come la parte della Ragione e la lucidità mentre Marianne e ciò che riguarda i sentimenti, alla ricerca perenne dell'amore, che deve essere essenzialmente come dice lei, e l'impulsività.
Elinor per anni innamorata di un unico uomo e amico di infanzia, Edward, che sparisce per dieci anni per seguire suo padre e ora che lui non c'è più decide di ritornare.
"Si può forse raccontare la sensazione che ha provato stando in quella stanza con Edward, con la sola luce della lampada da tavolo a creare ombre negli angoli, e il brillio degli occhi di lui puntati su di lei, e il senso di calore e familiarità, anche nei pochi momenti di silenzio, e il desiderio che quel loro tempo insieme non finisse mai? "
Al ritorno di Edward è come se il tempo si fosse fermato, i sentimenti e le sensazioni sono e restano immutate e anche lui pare non essere cambiato a parte qualche filo argentato tra i capelli che lo rendono ancora più sexy, è ancora il ragazzo maturo e bravo di un tempo e stavolta pare determinato a dichiarare il suo amore per Elinor, tutto sembra procedere bene. Riscoprono il loro amore e rincorrono il tempo perduto negli anni, Edward sembra determinato a rimanere per sempre e Elinor lo aiuta con la ricerca di una casa, fino all'arrivo di una strana ragazza, la Signorina Steele che viene ad alloggiare proprio in albergo alla ricerca di Edward e sua madre, proprietaria dell'Hotel.
Contemporaneamente al proseguire della relazione tra Elinor ed Edward c'è anche la vita di Marianne, ella lavora a fianco di Elinor nella gestione dell'albergo anche se quest'ultima ne è la direttrice e proprio durante un convegno tra medici nell'hotel, conosce il dottor Stanford, che la abbaglia con i suoi vestiti costosi, l'auto sportiva e di lusso, il suo bell'aspetto e i suoi modi di fare da uomo d'affari, pieno di soldi e con una posizione sociale. E se c'è una cosa che Marianne sa è che sposerà un uomo che sappia colmare tutti i suoi capricci. Dall'altro lato c'è Brandon, amico di gioventù di Elinor, Marianne e Edward e da sempre innamorato di Marianne, oggi è un medico di famiglia, amato e stimato da tutti, ma troppo retrò e poco intraprendente per i gusti di Marianne. Tra Brandon e il dottor Stanford c'è già un trascorso tra i due, che mina la stima di Brandon verso Stanford, al quale ora si aggiunge il fatto che frequenti proprio Marianne.
"La amo da così tanto tempo da non ricordarmi un tempo in cui non l'amavo".
Come finiranno queste due intriganti storie lo scoprirete leggendo e sono certa che amerete questo romanzo. Un libro che consiglio a chi ama realmente il romance, con i suoi sospiri, malintesi e palpitazioni. Che coglie l'essenza dei libri della Jane e ce la ripresenta in chiave moderna.
"Che essere forti, spesso, è una gran fregatura: tutti si appoggiano a te, convinti che sistemerai sempre ogni cosa, e nessuno ti chiede mai se hai bisogno di aiuto".
Buona lettura.
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