RECENSIONE - Nascosti dal mondo, di J. W. Kilhey
Titolo: Nascosti dal mondo
Titolo originale: Hidden Away
Autore: J. W. Kilhey
Traduttrice: Barbara Cinelli
Editore: Triskell edizioni
Genere: romanzo storico MM
Prezzo Ebook: € 4,99
Prezzo cartaceo: € 14,00
Pagine: 411
Data pubblicazione: 12 dicembre 2023
Serie: autoconclusivo
Franklin D. Roosevelt ha detto: “Nessun uomo e nessuna forza possono abolire la memoria.”
John Oakes e Kurt Fournier sono la prova vivente della verità dietro quelle parole. Sin dai tempi degli orrori della Seconda Guerra Mondiale, John e Kurt hanno arrancato per portare avanti le loro esistenze, sanguinando da ferite che non sono mai guarite. Ora si ritrovano nel 1950: la guerra può essere finita, ma la battaglia per trovare la pace è appena iniziata.
John, dottorando alla UC Berkeley e veterano, fluttua attraverso la vita del dopoguerra fino a quando coglie il misterioso Kurt a suonare di nascosto un pianoforte all’università. John pensa di poter trovare un po’ di conforto in compagnia di Kurt, ma non sa come creare una connessione con quell’uomo che vive una vita di prudente solitudine.
Senso di colpa e rammarico minacciano di invalidare le loro speranze di avere una vita normale. Nessun uomo è un’isola, quindi John e Kurt devono mettere a rischio il loro cuore per trovare la felicità. Sfortunatamente, i ricordi e le paure possono paralizzare anche la persona più forte.
Buongiorno a tutti, vi parlo di un ebook di cui ci ha omaggiato la Triskell edizioni, si tratta della seconda edizione di nascosti dal mondo, di J. W. Kilhey, .
La narrazione viene gestita tra il presente ambientato nel 1951 e il passato dal 1941, poco prima l'inizio della seconda guerra mondiale.
"Eppure sento una connessione tra noi, una sorta di affinità basata sull’ansia e sull’angoscia."
John Oakes è un ex soldato alleato che fatica, nonostante siano passati 6 anni, a rientrare nella routine di una vita civile. I ricordi della guerra e delle battaglie lo perseguitano fino a diventare incubi che gli tolgono il sonno e minano la sua sanità mentale. Ciò che ha visto, saputo e fatto nel campo di concentramento di Dachau diventano motivo di forte instabilità. Per gli psicologi si tratta di stress post traumatico da guerra, per lui è il suo inferno personale.
"Voglio che veda che non costituisco una minaccia per lui. Voglio che riesca a vedere nel profondo del mio cuore, nella speranza che questo possa indurlo ad aprirsi a sua volta."
Kurt Fournier all'inferno c'è stato e ne porta i segni sul corpo, nell'anima e nella mente. Annientato e svuotato da tutto, ma ancor più incapace di perdonarsi per essere sopravvissuto a discapito di ciò che ha visto e gli è stato imposto. Il suo talento di musicista usato direttamente contro di lui per soggiogarlo. Tradito dagli affetti, a sua volta traditore e perseguitato. Quando può sopportare una mente e un corpo prima di cedere inesorabilmente all'oblio di perdersi?
"Non fui l’unico uomo che pianse quella notte. Odiavo farlo, ma ne avevo bisogno, e lasciai che le lacrime scivolassero via dagli occhi il più silenziosamente possibile."
I due si trovano quasi per caso, è subito chiaro che uno può essere la perdizione o la salvezza dell'altro, ma cosa decideranno di essere l'uno per l'altro devono capirlo prima che sia troppo tardi.
Considerazioni
È molto probabile che sia presuntuoso affermare che tutto ciò che è successo durante la seconda guerra mondiale sia di dominio pubblico. Sappiamo molto, tante testimonianze sono giunte fino a noi attraverso racconti diretti, documenti e foto, ma molti di questi sono andati persi per sempre, distrutti o occultati. L'Olocausto ha coinvolto molte persone e minoranze ritenute tali su presupposti vili. La crudeltà e l'isolamento sono tra i primi metodi per annientare corpo e anima di queste persone. L'autrice si è documentata e ha deciso di dare voce a chi è stato perseguitato prima, durante e dopo la prigionia perché essere omosessuali è ritenuta una colpa. Persone che si sono viste negare la libertà di amare chi volevano e per questo sono ancor oggi tenuti ai margini, non ditemi che non è così. Questo libro vuol essere un urlo per dissolvere il silenzio e ci riesce molto bene.
"La fame mi divorava da dentro, mentre la violenza mi consumava da fuori. Presto non sarei stato altro che sangue e ossa, fumo spinto nel cielo cupo."
Passato e presente si intrecciano tramite capitoli singoli o sotto forma di flashback che si innescano improvvisamente e destabilizzano i protagonisti. Di forte impatto la parte psicologica. Il lettore riesce così a comprendere la grandezza dell'oscurità e del dolore che rischia di annientarli.
La scrittura è fluida, chiara e rispettosa anche quando la realtà storica richiede scene di violenza e sopprusi.
"Avrebbero fatto di me ciò che volevano. Avevo finito di combattere per sopravvivere."
Faccio i complimenti all'autrice che ha deciso di affrontare l'argomento dell'omofobia e per il modo in cui l'ha fatto. Buona la traduzione anche se il testo presenta qualche refuso.
Ne consiglio la lettura perché trovo giusto non dimenticare e conoscere il più possibile di questa guerra in cui tante, troppe persone sono morte e hanno subito violenze per mano di crudeli assassini.
Buona lettura!
Monica S.
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