Recensione "Non ti perdere" di Giada Fariseo
Tea ha già rinunciato a molto nella vita: il suo sogno era quello di diventare una grande ballerina, ma un brutto incidente al ginocchio ha posto la parola fine alla sua promettente carriera. Da questo, però, Tea è uscita più determinata e forte che mai, è una donna che ha le idee chiare e sa cosa vuole.
Ora la danza la insegna e a breve porterà a termine il suo percorso di studi all’università. E l’amore?
Se Tea è convinta di non averne bisogno, presto l’incontro con due uomini molto diversi tra loro le farà cambiare idea, risvegliando in lei un lato passionale e istintivo. Proprio quando la relazione con uno dei due sembra potersi concretizzare, il destino le offre un’occasione irripetibile: un viaggio in America per completare la sua tesi sui “relocation center”, i campi di detenzione in cui venivano rinchiusi i nippo-americani durante la Seconda Guerra mondiale. Lì le ricerche faranno incrociare la sua strada con quella di una famiglia di nisei, facendole conoscere il dramma da loro vissuto durante gli anni della guerra. E Chris, una guida del posto, che con Tea cercherà di risolvere un enigma perso nei anni.
Ciao Lettori,
Oggi ho il piacere di parlarvi del romanzo di Giada Fariseo “Non ti perdere” edito More Stories. Un romanzo sorprendente capace di suscitare emozioni contrastanti, è coinvolgente, commovente e intenso. Pronti con i fazzoletti?
Tea ha dovuto fare numerosi sacrifici nella sua vita. Fin da piccola, il suo sogno era quello di diventare una ballerina di fama internazionale. Aveva talento, passione e una dedizione ineguagliabile, ma un tragico incidente al ginocchio ha bruscamente interrotto la sua carriera promettente. Questo evento, che avrebbe potuto annientare chiunque, ha invece reso Tea ancora più determinata e forte. Ha ricostruito se stessa, sviluppando una chiarezza mentale e una risolutezza senza pari.
"Secondo la tradizione, ogni persona porta, sin dalla nascita, un filo rosso annodato al mignolo della mano sinistra che la lega in modo indissolubile alla propria anima gemella."
Ora Tea ha trovato una nuova direzione: insegna danza, trasmettendo la sua passione ai giovani allievi, e sta per completare il suo percorso universitario. Il suo impegno negli studi è evidente e la sua dedizione alla danza rimane inalterata, anche se sotto una nuova forma.
Un giorno, mentre tornava dal lavoro, Tea incontrò per caso un giovane orientale sul treno. Il ragazzo, scendendo, dimenticò un post-it su cui erano scritti degli ideogrammi. Incuriosita, Tea decise di indagare sul loro significato. Dopo alcune ricerche, scoprì che l’ideogramma rappresentava “Manzaran”, il nome di un centro di internamento. Affascinata e profondamente toccata dalla storia di questo luogo, Tea decise di dedicare la sua tesi di laurea a questo argomento.
Iniziò così un viaggio che la portò a esplorare una vicenda storica poco conosciuta e spesso ignorata, svelando verità nascoste e silenziate.
“Potrei stare qui tutta la notte così, tu e io abbracciati davanti al fuoco”
“Io credo che potrei restarci tutta la vita, invece”
E per quanto riguarda l’amore? Tea ha sempre pensato di non aver bisogno di qualcuno al suo fianco, convinta che la sua forza e indipendenza fossero sufficienti. Tuttavia, l’incontro con due uomini completamente diversi tra loro inizia a farle dubitare delle sue certezze. Tea farà la conoscenza di Tia, un seduttore incontrato sul luogo di lavoro, mentre durante il suo viaggio per approfondire la storia del Manzaran, incontrerà Chris, un giovane dolce e affidabile. Con sorpresa, Tea scoprirà che Chris è lo stesso ragazzo che aveva incrociato sul treno. Voi credete nel destino?
In America, Tea non solo approfondisce le sue ricerche storiche, ma incontra anche una famiglia di nisei, discendenti di immigrati giapponesi, che le racconta il loro dramma vissuto durante la guerra.
Questo incontro la tocca profondamente, aprendo nuovi orizzonti nella sua comprensione della storia e della sofferenza umana.
"Quando chiesi a mia madre perché ci trovassimo qua, per quale motivo fossimo in questa prigione, lei rispose semplicemente: perché siamo giapponesi."
Tea scopre così non solo nuove verità storiche, ma anche nuove verità su se stessa, sul suo bisogno di connessione e di amore, e sulla forza che deriva dal confrontarsi con il passato per costruire un futuro più ricco e consapevole.
In un viaggio tra antiche leggende, la storia di un popolo, una storia d’amore e colpi di scena cosa succederà tra i nostri protagonisti?
Non mi resta che lasciare a voi il piacere di scoprirlo e leggere questo romanzo!
CONSIDERAZIONI
Quando ho letto la trama e scelto di leggere questo libro sicuramente non mi sarei mai aspettata di trovarmi davanti un libro del genere. Prima di leggere “Non ti perdere”, ero completamente all’oscuro dell’esistenza dei relocation centers, un tema delicato raramente trattato nei libri di scuola. Scoprire questa realtà mi ha profondamente scosso. L’autrice ha fatto una scelta audace intrecciando un romance con un aspetto storico e sociale così complesso, e questo ha arricchito notevolmente il valore del romanzo. Non vi nascondo che in alcuni passaggi del libro mi sono commossa fino alle lacrime, cosa che non mi capitava da anni. Giada Fariseo è riuscita a combinare sapientemente una storia d’amore con un contesto storico. Il libro è molto scorrevole, intenso, scritto in terza persona. I personaggi sono caratterizzati con grande abilità, sia quelli principali che quelli secondari.
Faccio i miei personali complimenti all’autrice e un grandissimo in bocca al lupo per tutto. Questa storia vale la pena di essere letta!
Commenti
Posta un commento