REVIEW PARTY - RECENSIONE - Le parole che avrei voluto dirti, di Laura Nowlin


 
Titolo: Le parole che avrei voluto dirti
Autore: Laura Nowlin
Editore: Newton Compton
Genere: narrativa young adult
Prezzo: ebook € 5,99 cartaceo € 9,40
Data Pubblicazione: 25 giugno 2024
Pagine: 353

Finn ha sempre amato Autumn. Per lui non è soltanto una vicina di casa o la figlia della migliore amica della madre. Lei è tutto il suo mondo. Tuttavia, non è la sua ragazza: quella è Sylvie, e Finn non vuole ferire i suoi sentimenti, perciò non può confessare ciò che prova davvero. D’altro canto, Autumn gli ha già fatto capire che lo considera solo un amico e pare non rendersi conto che Finn è innamorato di lei. Ciò che entrambi ignorano è che il destino sta per giocare loro un tiro mancino. Nel frattempo, anche Jack osserva impotente Finn, il suo migliore amico, e Autumn, e, dopo qualche tentennamento iniziale, non riesce a credere che non siano una coppia. Tra parole non dette e segreti non rivelati, basta un attimo per ritrovarsi col cuore spezzato per sempre. La soluzione? Trovare il coraggio di aggrapparsi all’amore e urlarlo con tutto il fiato che si ha in gola, sperando che non sia troppo tardi...

Buongiorno a tutti,
con vero piacere partecipo al review party organizzato dalla Newton Compton editori per l'uscita di "Le parole che avrei voluto dirti", di Laura Nowlin. Ringrazio la casa editrice per la copia ARC.

Una storia che ho tanto desiderato, ma che mi ha anche intimidito. Il libro è diviso in tre parti e ognuna ha il pov di un personaggio che fornisce punti di vista diametralmente opposti che fanno parte dello stesso contesto.

"Le ho mentito, cento volte, perché l’amavo, mi mancava e la rivolevo disperatamente con me."

È giunto il momento per Finn di aprirsi e raccontarci le sue ragioni, compresi sentimenti e remore per il futuro. Un personaggio a cui è impossibile non affezionarsi, grazie al suo modo di agire per non ferire gli altri. L'autrice ci porta anche a riflettere su questo giovane uomo e sulle sue azioni, ci fornisce una chiave di lettura che potrebbe spiegare tante cose e forse, coinvolti dagli eventi, in pochi lettori hanno preso in considerazione.

"A volte l’amore è pesante, ma stanotte mi fa sentire leggero e libero. Sono grato di avere questi momenti insieme. Quasi quasi, mi basta."

Autumn resta per me una grande incognita, chi ha letto la mia  recensione precedente sa che non ho avuto una connessione con lei. In questo libro la troviamo di nuovo innamorata, apatica e distrutta, ma con una consapevolezza diversa, è determinata e cresciuta.

"A quanto pare, in realtà non so chi sia davvero Autumn e nemmeno chi sono io. Mi sfugge una risata cupa. Per quanto ci provi, finisco sempre per ferirla."

Jack è una sorta di collante che aiuta anche il lettore a far pace con gli eventi, una voce necessaria per filtrare le ingiustizie della vita e concedere una boccata di aria pura per riprendere fiato. È un amico e un spalla solida su cui poter contare.


"Per la prima volta, mi chiedo se domani ce la farò. A portare la sua bara. A portare il suo corpo. Metterlo in una fossa dove… lui… Finn, resterà per sempre."

Considerazioni

In questo caso il tenore narrativo è più incalzante anche se non mancano stati d'animo cupi, perché il finale non cambia. Non essendo più concentrata sull'unica protagonista, l'autrice ha avuto modo di sviluppare la storia in modo più ampio nello spazio e nel tempo. Anche i personaggi secondari assumono un ruolo importante per sviluppare gli aspetti psicologici ed emotivi di come l'essere umano si approccia alle tragedie o alle perdite.

"Non è davvero lui, eppure è lui, e lo stanno seppellendo per sempre. Voglio implorare qualcuno di fermare tutto, di farlo restare con me, per favore."

Questa storia rende palese come in una manciata di secondi o per una scelta sbagliata si possa mutare l'esistenza propria e di chi ci è stato accanto. Al contempo permette di comprendere che c'è sempre qualcosa di importante a cui aggrapparsi.

Dal punto di vista emotivo e morale non è un libro facile, ma a mio avviso Laura Nowlin ha svolto un buon lavoro con questa dilogia e per questo le faccio i miei complimenti. Grazie anche alla Newton compton per avere tradotto e portato in Italia la storia di Finn e Autumn.

Lo consiglio a chi ha letto il primo volume e a chi piace il genere young adult. 
È una storia che va letta con la consapevolezza che l'amore in tutte le sue sfaccettature può durare oltre la vita.

Buona lettura!
Monica S.



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