RECENSIONE - "Il giardino di rose" di Dot Hutchison

Titolo: Il giardino di rose
Autore: Dot Hutchison
Editore: Newton Compton
Genere: Thriller
Prezzo ebook: 2,99 €
Prezzo cartaceo: 9,90 €
Pagine: 330
Serie: The collector
#1 Il giardino di farfalle
#2 il giardino di rose

Sono passati quattro mesi dall’esplosione al Giardino, dove giovani donne chiamate “le farfalle” erano tenute prigioniere. Gli agenti dell’FBI devono ancora fare i conti con le conseguenze del tragico episodio, aiutando le sopravvissute a ricostruirsi una vita dopo il trauma. Con l’inverno che sta per volgere al termine, per le farfalle si prospettano giorni più lunghi e più caldi per riprendersi. Per gli agenti, invece, l’imminente arrivo della primavera viene annunciato da una scoperta raccapricciante, uno schema che si ripete: vengono ritrovate delle giovani donne morte, sempre all’interno di una chiesa, con uno squarcio all’altezza della gola e il corpo interamente circondato da fiori. La sorella di Priya è stata una delle vittime, all’epoca dei fatti. Adesso Priya e sua madre vivono da fuggiasche, spostandosi di continuo alla ricerca di un nuovo inizio. Ma quando la ragazza finisce nel mirino del maniaco, il lavoro degli agenti per proteggerla diventa una drammatica corsa contro il tempo…

Dot Hutchison
Con la Newton Compton ha già pubblicato Il giardino delle farfalle, un successo straordinario, per settimane in vetta alla classifica dei thriller più venduti di Amazon, pubblicato in oltre 23 lingue e i cui diritti cinematografici sono stati ceduti alla casa di produzione Anonymous Content di Michael Sugar, già vincitore dell’Oscar per il miglior film con Il caso Spotlight. Il giardino delle rose, secondo capitolo della The Collector Trilogy, segue le vicende della caccia a un nuovo spietato killer.

Oggi, Vi voglio parlare del secondo volume della serie "The Collector" scritta da Dot Hutchison, arrivata in Italia grazie alla Newton Compton Editori. Per chi avesse perso la recensione al primo volume: Il giardino delle farfalle, può leggerla cliccando QUI.

Priya, la giovane protagonista, ha quasi 17 anni e ci mostra il suo mondo dopo aver attraversato un evento brutale che ha sconvolto gli equilibri della sua famiglia. 5 anni prima, sua sorella è morta per mano di un assassino e questo l'ha resa una ragazza schiva, che fatica a instaurare rapporti e non riesce a fidarsi del prossimo. Incattivita, guardinga e turbata nel profondo dell'anima Priya si racconta attraverso le azioni che compie durante le giornate, la routine che lei e sua madre hanno trovato per andare avanti. 

"Quando tiro fuori la macchina fotografica e guardo nel mirino, sembra che il mondo diventi più nitido. Più a fuoco. Certo, le cose brutte sono ancora là fuori, sono dentro di me, ma c’è una barriera di vetro tra me e tutto il resto. È come se dimenticassi come respirare e qualcuno mi desse un colpetto nelle costole per farmi sbloccare."

Le conseguenze a cui il dolore le ha portate e le debolezze a cui il corpo e la mente hanno ceduto, in tutto questo dei punti fermi: i legami che ha instaurato con i detective che stanno indagando sull'omicidio. 

Sopra a tutto un pericolo che incombe sull'intero Stato e sulle vite di giovani donne. 

Considerazioni

Il giardino delle rose è un thriller che non ti aspetti, dove la morale e la legge si scontra col senso della giustizia e con l'umanità che si rivela anche dove sembrerebbe impossibile.

Un libro con diversi POV che incuriosiscono e cambiano continuamente, il tempo di narrazione e la voce narrante assumono tempi differenti che danno il capogiro grazie alla forza emotiva. 

Il Killer usa la seconda persona, una sorta di dissociazione che rende spettatori della scena che si svolge e crea una sorta di effetto boomerang con le emozioni che prova lui; queste rimbalzano e il lettore le assorbe come il freddo che si insinua sotto pelle e fa venire i brividi; una sensazione sgradevole che la fredda lucidità di lui rende ancor più d'impatto.

L'agente Eddison usa la terza persona e la narrazione è al presente, in questo libro lo conosciamo meglio e si racconta in un modo che lo rende umano, grazie a lui apprendiamo molto anche degli altri membri della squadra: Ramirez e Hanoverian. Tutti e tre si dimostrano umani nelle reazioni e nei sentimenti che instaurano con le vittime dei casi che seguono e con i loro famigliari che aiutano e seguono oltre il lecito, a volte.

Priya usa la prima persona al presente, ciò ci rende partecipi e fa capire passo passo che avviene e in che modo. Lei, una ragazzina, con mille motivazioni per essere debole e potersi lasciar andare alla disperazione, dimostra la capacità degli esseri umani di prendere decisioni e riprendere in mano le sorti della propria vita.

Molti i personaggi secondari presenti, tra cui la madre di Prya, Deshani, una mamma a tutti gli effetti, capace di accudire e proteggere ma anche di osservare il percorso intrapreso dalla figlia, senza intralciarla ma aiutandola in caso di bisogno; ritroviamo anche le "farfalle", che pur restando ai margini hanno un forte impatto su questa storia e il suo epilogo. 

Due storie di violenza molto differenti ma che hanno come protagoniste delle donne che per sopravvivere devono ricominciare da loro stesse, trovando la forza di  non lasciarsi andare alla disperazione.
Buoni i risvolti psicologici dove le fragilità vengono messe in risalto e finiscono per diventare la forza che fa reagire.
Particolare la scelta di non descrivere i delitti durante l'atto ma solo dopo che sono avvenuti, l'impatto non è meno brutale ma li rende meno morbosi.
Complimenti all'autrice che è riuscita a soddisfare le mie aspettative, pur essendo differente dal primo volume questa è una storia che mi ha coinvolta, anche se ho tratto subito le mie deduzioni sul killer, che si sono rivelate esatte, non ho perso il gusto della lettura. Ottima la traduzione e il lavoro di editing e correzione, complimenti allo staff Newton Compton.

Struggente, forte, incomprensibile e a volte brutale questo libro è stato capace di mettermi di fronte a un dubbio enorme: È giusto invocare la vendetta o affidarsi alla legge e attendere che faccia il suo corso?
Giusto e sbagliato non sono mai stati divisi da una linea di confine così sottile.

Se siete amanti dei thriller, se avete letto il primo volume o se cercate una lettura che vi sorprenda per l'imprevedibilità, "il giardino di rose" è il libro che fa per voi.
Consigliato.


Buona lettura!
Monica S.

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