RECENSIONE "La stanza del disegno" di Deborah Begali
Titolo: La stanza del disegno
Autore: Deborah Begali
Editore: Self publishing
Genere: Storico romance
Prezzo ebook: € 3,99
Prezzo cartaceo: € 11,90 - € 17,90
Data pubblicazione: 2 marzo 2021
Pagine: 368
Serie: autoconclusivo
Londra, 1861.
I Beaux Boys, quattro gentiluomini appartenenti all'aristocrazia cittadina capeggiati da Nathaniel Claymore, trascorrono le giornate viziosamente tra bordelli e fumerie d'oppio. La casa di Linson Grove è il ritrovo del quartetto di scapoli per lasciarsi tentare da ogni genere di perdizione. Un giorno di fine estate il maggiordomo annuncia l'arrivo di Sadie Grace Lawrence, enigmatica nuova cameriera. Dal momento in cui la domestica mette piede in casa, Nathaniel Claymore non nasconde il proprio disappunto per le sue origini irlandesi. Presa di mira da atteggiamenti dispotici e malcelato disprezzo, la giovane non si lascia intimidire ben sapendo di dover tacere un indicibile segreto. I due protagonisti dovranno fare i conti col proprio passato, osteggiati dal comportamento altezzoso del bel mondo e dai giudicanti bisbiglii della servitù. Un dramma sentimentale che prende le mosse da un quartiere alto-borghese di Londra e che si addentra nei bassifondi dell'epoca vittoriana trattando temi quanto mai attuali quali la condizione femminile e il difficile ruolo della donna nella società.
Buongiorno, do inizio a questa settimana parlandovi de la stanza da disegno di Deborah Begali che ringrazio per l'ebook. Si tratta di un romanzo storico ambientato nell'epoca vittoria. Uno spaccato dettagliato della società, dei vizi e delle differenze sociali dell'epoca. Il tutto condito da misteri, segreti e dalla scienza di quel periodo.
I Beaux Boys sono un gruppo di quattro uomini che rappresentano varie classi della società londinese. Ad accomunarli sono la voglia di fuggire dai demoni che li tengono in ostaggio, dalla noia che gli impegni sociali gli dà e dai vizi che coltivano con grande dedizione.
Euforia: ecco ciò che lo tenne in vita. La pretesa di guardare in faccia la morte, sbeffeggiarla e, infine, tradirla per tornare al mondo.
Nathaniel Claymore è il loro capo ed è anche quello abituato a osservare e cogliere i segnali dai comportamenti altri per carpirne i tormenti. Sarà che lui stesso ha dei tormenti che non gli danno pace e lo portano a scalare, in rapida ascesa, la salita verso i vizi che lo potrebbero portare al punto di non ritorno.
«Non si può rinchiudere un pettirosso in gabbia e affamarlo, vivrà sempre nel ricordo di campi rigogliosi e placidi boschetti.
Sadie Grace Lawrence è un enigma da risolvere. Sfuggente e schiva si dà dare per compiere i lavori che le vengono dati, ma è evidente il suo essere fuori posto. È la pazienza fatta persona, ma questa calma così pacata risulta artefatta.
Non poteva rimanere a far fronte ad un simile acutizzarsi di sintomi ogni volta che restava sola con il padrone. Si rese conto che la sua sola presenza le rendeva impossibile anche solo respirare, poiché pensieri terribili la tenevano in ostaggio.
Sadie diventa la facile preda di battute sagaci e provocanti da parte dei membri dei Beaux Boys e anche da parte della servitù di Linson Grove, e che la vede come un'estranea entrata a minare il loro equilibrio. Tra regole rigide, invidie e segreti si dipana una trama ricca di vicoli ciechi e sentieri sconnessi difficili da percorrere per giungere al traguardo: la verità.
Considerazioni
All'inizio la lettura non è stata delle più semplici perché l'autrice ha fatto una lunga introduzione per spiegare come sono nati i Beaux Boys e le caratteristiche di ogni membro. Cosa utile per collocare socialmente i quattro e per spiegare alcuni loro atteggiamenti, ma ha rallentato la storia che non decollava. Finita questa descrizione la narrazione si apre sull'entrata in scena di Lawrence. Alcune sue peculiarità, unite ad alcuni atteggiamenti di Claymore, mi hanno fatto prima pensare a una componente fantasy e poi, cogliendo gli indizi, a una serie di possibili sipari che rientravano in una storia più terrena. Forse è stato un errore di giudizio mio, ma quando finalmente la storia entra nel pieno della narrazione, ero piuttosto fiacca.
Non nascondo che avrei preferito un inizio meno schematico e più narrativo.
Devo riconoscere che dal punto di vista storico è stato fatto un buon lavoro di ricerca e si trovano molti dettagli sugli usi e i costumi dell'epoca. Il linguaggio è appropriato all'epoca e al contesto. La diversità di genere viene evidenziata dalla libertà concessa agli uomini e dal rigore a cui erano tenute le donne per preservare la reputazione.
Anche se, devo confessarvelo, sono più che sicuro che un matrimonio ben fatto, una prole numerosa e una casa da dover curare,
possano risolvere ogni forma d’isteria femminile.
Alle donne, spesso, manca solo un marito al quale obbedire»
Senza arrivare a fare spoiler voglio portare anche l'attenzione agli argomenti più sensibili che l'autrice ha deciso di inserire in questo romanzo. Si tratta della condizione in cui le donne versavano e al fatto che erano completamente alla mercé di chiunque volesse sottometterle e poteva farlo in nome della legge, della scienza o della condizione sociale.
I pregiudizi e l'invidia sono portati all'estremo visto come evolve la storia per Lawrence, Claymore e i Beaux Boys.
Sadie proseguì e concluse la visita dispensando sorrisi e condividendo con quelle donne un dolore che riconosceva e che la univa a loro.
Erano come lei, tutte col loro carico di sofferenza che non si sarebbe alleviato,
a dispetto del loro tentativo di strapparlo via dalla propria anima e cucirlo negli inserti di crespo.
Nel libro sono presenti i pov di diversi personaggi e non solo dei protagonisti. Cosa utile ai fini della storia vista la quantità di intrighi e differenti ambientazioni che coinvolge flashback, passato, presente e riflessioni.
Dal punto di vista tecnico devo dire che non comprendo, a oggi, l'utilizzo delle d eufoniche di cui ho trovato un abuso. Vanno utilizzate, ma esistono delle regole anche per loro.
Nell'insieme posso dire che mi sono trovata coinvolta da molti avvenimenti e ho trovato empatia con i personaggi per ciò che hanno vissuto, anche se non sempre mi sono trovata d'accordo con le scelte fatte.
Consiglio la lettura a chi piacciono i romance di ambientazione storica e non disdegna una finestra sulla reale condizione di quell'epoca.
Buona lettura!
Monica S.
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