RECENSIONE - "Tempesta" di Camilla Ghiotto

Titolo: Tempesta
Autrice: Camilla Ghiotto
Editore: Salani editore
Genere: narrativa contemporanea
Prezzo ebook: € 10,99
Prezzo cartaceo: € 17,10
Data pubblicazione: 17 gennaio 2023
Pagine: 327
Serie: autoconclusivo

Renzo e Camilla non sono un padre e una figlia qualunque. Novantadue anni lui, diciassette lei, una vita intera li divide, o anche più d’una. Di quest’uomo che aveva già i capelli grigi quando è nata, che non ha mai visto giovane e forte come i papà delle sue amiche, Camilla si è sempre un po’ vergognata. E così, quando Renzo si ammala gravemente e viene ricoverato in una clinica dalla quale è presto chiaro che non tornerà più a casa, Camilla ha l’inconfessabile sensazione di potersi finalmente tuffare verso il futuro, senza voltarsi indietro. Mala malattia del padre la mette davanti alla consapevolezza che non si può costruire niente senza aver prima fatto i conti con le proprie radici, che non puoi perdere qualcuno senza aver provato a conoscerlo, e che forse le rimane ancora un po’ di tempo per essere davvero sua figlia. Così inizierà a cercare nel passato per scoprire il ragazzo che Renzo è stato tanti anni prima, quando la guerra infiammava l’Italia, i giovani salivano in montagna, sparavano, soffrivano la fame e il ghiaccio, cercando ogni giorno e ogni notte di dare un senso alle loro azioni. Il tempo in cui Renzo era ‘Tempesta’, comandante di una brigata partigiana. Per Camilla, riappropriarsi della storia familiare e di una memoria collettiva che non ha smesso di vibrare significherà trovare una nuova prospettiva per aprirsi al mondo, agli altri e all’amore. Con una scrittura di inconsueta sensibilità, capace di tendere agguati e rivelare sempre nuovi angoli dell’essere, Camilla Ghiotto dà voce a una generazione consapevole di dover combattere battaglie diverse da quelle del passato, ma non meno decisive. Perché la libertà non si conquista mai una volta per tutte.

Buongiorno a tutti,
oggi vi parlo del libro di esordio di Camilla Ghiotto, Tempesta, edito da Salani editore che ringrazio per la copia cartacea.

Questo libro ha le sue radici nella storia vera dell'autrice e di suo padre, attraverso queste pagine riesce a trasmettere l'amore che li ha uniti e tuttora li unisce. 

La protagonista, Camilla, si racconta per la giovane ragazza che è, il senso di perdita che le scava dentro dal momento in cui comprende che il suo papà, ricoverato in una casa di cura, non tornerà a casa con lei e la madre. La negazione dei sentimenti che la inglobano in un vuoto dove, inconsapevolmente, si rifugia per non accettarne la morte. È attraverso i diari del padre che prende coscienza del suo amore di figlia e del giovane che è stato, perché lei l'ha vissuto come uomo maturo. Un percorso a ritroso che permette ai due ragazzi, di epoche differenti, di trovarsi e scoprire le peculiarità che li rende molto più simili di quanto lei pensasse, molto più legati di quanto immaginasse. 

"Di fronte a tutte le galassie attraversate da mio padre mi sento uno dei suoi ultimi approdi. I suoi novantadue anni sono decisamente troppi per i miei diciassette. Lei ha vissuto tutto di me,era lì quando sono nata, io ho assistito solo alla stagione conclusiva della sua vita. Che tutto debba finire lo sapevo già,e sapevo che questa era una delle cose destinate a finire prima di me, ma così mi pare troppo presto."

Nell'immaginario collettivo i partigiani sono degli eroi che hanno lottato contro i tedeschi per ridare la libertà alla nostra Patria. I ricordi li hanno ammantati di un ché di mistico come se fossero divinità capaci di materializzarsi dove serviva per poi svanire nel nulla. Questo libro ci porta a comprendere la difficoltà della vita vissuta dalle persone, spesso poco più che adolescenti, che hanno fatto la resistenza. 

La storia di Renzo è un racconto diretto delle difficoltà che lui e molti come lui hanno dovuto affrontare, il senso di sconforto, la paura, la fame e l'impossibilità di sentirsi tranquilli anche tra compagni della stessa squadra.
È una visione cruda senza filtri di come un ragazzo è diventato uomo nelle incertezze del domani. La sua voce ci giunge attraverso dei manoscritti che vengono ritrovati solo dopo la sua morte. Una finestra sul passato che diventa un dialogo con la figlia e tramite lei giunge a noi.

"... Renzo aveva accettato mentalmente una vita gettata nell’incertezza e nell’isolamento, e quella decisione era già una ribellione. Trovare un gruppo organizzato e funzionante era una sorpresa, un sollievo. Con la sua divisa di allievo di solido panno blu era ancora un estraneo, ma era insieme a loro. Mal vestiti, ma partigiani veri. Male armati anche.
...
Adesso era dei loro, armato. I partigiani era anche lui, pensò."

Considerazioni

Una volta ricevuto il libro mi sono messa subito a leggerlo e me ne sono staccata solo dopo diverse ore rimanendo sconcertata dal fatto di averlo quasi finito. Mi sembra impossibile che questa sia  la prima opera dell'autrice perché mi sono trovata di fronte a una scrittura chiara, precisa, matura, estremamente empatica ed evocativa. I pov sono due: quello di Camilla, in prima persona, e quello di Renzo, in terza persona. 

Un intreccio tra passato, presente e la ricerca delle origini per costruire un ponte verso il futuro.
C'è una figura molto importante che resta sullo sfondo, ma è sempre presente e fa da tramite tra Camilla e Renzo, si tratta di Laura, moglie e madre, che protegge e al contempo custodisce.

Camilla Ghiotto dà voce alla sua generazione, ci parla delle passioni che li fomenta, degli ideali, del loro coinvolgimento con le vicende odierne e della consapevolezza della storia passata. Uno spaccato che esorta tutti noi ad ascoltare quanto hanno da dire invece di bistrattarli a priori. 

Due storie molto distanti per tempo e vissuto eppure legate dall'appartenenza. Durante la lettura si assiste alla crescita interiore dei protagonisti e alla loro presa di coscienza. Un viaggio in cui il lettore viene guidato per mano e coinvolto attraverso i molteplici sentimenti che gli giungono.

Ho avuto il piacere di partecipare a un'intervista con l'autrice e ho scoperto una giovane donna molto disponibile, preparata, gentile, appassionata e lettrice incallita. Una bella scoperta sia come persona che come scrittrice, le faccio i miei complimenti sinceri. 
Estendo i complimenti anche alla casa editrice che ha permesso a questo libro di giungere nelle librerie.
Nel testo sono citati diversi autori e libri che mi sono segnata e di cui approfondirò la conoscenza. 

Come avrete compreso ho amato questa lettura e la consiglio caldamente a tutti perché si parla della nostra Storia e ricordare serve a non dimenticare.


Buona lettura!
Monica S.




Commenti

Post popolari in questo blog

REVIEW TOUR - RECENSIONE "Jaded" di Robin C.

RECENSIONE "Deviant" di Ellie B. Luin

RECENSIONE - Il narratore di storie, di Rita Nardi