RECENSIONE - La ninnananna degli alberi, di Alice Bassoli

Titolo: la ninnananna degli alberi
Autore: Alice Bassoli
Editore: Corbaccio
Genere: giallo
Prezzo Ebook: € 9,99
Prezzo cartaceo: € 16,05
Pagine: 277
Data pubblicazione: 6 febbraio 2024
Serie: autoconclusivo

Dicembre 2018. Isabella non aveva più messo piede in quel luogo, in quel paese immerso nei boschi dell’Appennino tosco-emiliano, nella casa della zia dove andava appena iniziavano le vacanze. Dove andavano, lei e la gemella Valeria. Lì trascorrevano l’estate insieme ai ragazzi del posto facendo bagni nel torrente, chiacchierando in piazza, scambiandosi i primi baci per sentirsi adulti, esplorando una villa diroccata per vincere la noia. E tanto meglio se quella villa faceva paura perché di notte si vedevano delle luci, si sentivano dei rumori strani…
Ma una sera di luglio di vent’anni prima Valeria non è tornata a casa della zia, Valeria è scomparsa, svanita nel nulla, lasciando solo domande senza risposta. Da vent’anni Isabella vive dimezzata; col tempo ha cercato di avere un’esistenza normale, ha un ex marito e una figlia, ha costruito dei muri per separarsi dai ricordi e dalle persone di allora e non li ha più oltrepassati. Fino alla morte di zia Adele, che le ha lasciato in eredità la casa e nella casa un indizio. Isabella sa che a questo punto non potrà fare altro che raccoglierlo, per lasciarsi travolgere dal passato e nel passato cercare quella verità che per vent’anni le era sfuggita.

Buongiorno a tutti, vi parlo di un giallo, si tratta di "La ninnananna degli alberi", di Alice Bassoli, edito da Corbaccio edizioni, che ringrazio della copia ARC digitale.

Tutti noi abbiamo un luogo del cuore, quello in cui abbiamo passato le estasi nel periodo dell'adolescenza, dove le regole erano più elastiche, i pomeriggi all'insegna delle avventure e le amicizie da affetto si trasformavano in cotte. 
Isabella questo luogo l'ha avuto, ma sono 20 anni che non ci torna perché è qui che si è svolta la tragedia che le ha rovinato la vita, mutandone il percorso e lasciandole tantissime domande e nessuna risposta. Da ragazza timida e introversa si è trasformata in una donna insicura, diffidente e con problematiche che la portano a fuggire le responsabilità, lo sa bene sua figlia.

"Emma le parve eccessivamente curiosa, quasi invadente, e ne fu infastidita: lei non desiderava altro che andarsene, sua figlia, invece, non vedeva l’ora di entrare in quel passato che per molto tempo aveva tentato di soffocare nella parte più intima di sé stessa."

Il destino, attraverso sua zia, la riporta a Cadelbove, un piccolo paesino dove il tempo sembra non esser passato, tutto è statico come in un fermo immagine. Qui ritrova i vecchi conoscenti, amici e non, sono cresciuti, come lei, eppure conservano le caratteristiche di quando erano ragazzi. È facile perdersi nei ricordi e nei sentimenti, confonderli e riviverli in un caleidoscopio che confonde passato e presente.
Che sia arrivato il momento di avere delle risposte?

"Riaffacciarsi su quel passato tanto doloroso le avrebbe spaccato il cuore."

Considerazioni

Non conoscevo questa autrice, ma il libro mi ha attratta subito e non posso che esserne felice perché mi sono ritrovata in una sorta di deja-vu. I personaggi hanno circa la mia età e mi sono ritrovata nelle descrizioni delle loro estati, la scrittura fluida e suggestiva mi ha aiutata a immedesimarmi nei loro stati d'animo di adolescenti spensierati e successivamente di adulti con tutto ciò che ne consegue.

"Ne aveva abbastanza della vita, dei suoi dolori, delle sue atrocità. Desiderava fuggire, dissolversi come nebbia."

La narrazione si alterna tra passato, il 1998, presente, il 2018/2019 e capitoli incentrati su una figura ambigua che attraverso la propria storia ci svela degli indizi. Si riesce così a seguire il filo degli eventi in un modo molto chiaro e intimo. I personaggi vengono mostrati nei pregi e nei difetti, risultando realistici. Gli eventi che si svolgono sono a volte brutali; l'autrice è riuscita a raccontarli in modo tale da non snaturane la crudeltà, senza però arrivare a descrizioni morbose.

"Sapeva misurare la gravità di ciò che aveva commesso in passato, ed era giusto che soffrisse così. Era giusto. La giusta punizione."

L'atmosfera è quella tipica dei gialli dove si ha a che fare con piste da seguire, indizi da scovare e moventi che possano supportare tutti questi elementi. Perché la rabbia e le conclusioni affrettate possono essere causa di gravi errori.
Nella storia si aggiunge un pizzico di mistero a cui il lettore può dare o meno credito perché va a scuotere qualcosa nell'intimo.
Faccio i complimenti ad Alice Bassoli per questo bel libro e per la capacità che ha di creare suggestione.
Ne consiglio la lettura agli appassionati del genere e a chi cerca storie attuali.


Buona lettura!
Monica S.

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