RECENSIONE - La collezionista di segreti, di Hannah Treave

Titolo: la collezionista di segreti
Autore: Hannah Treave
Editore: newton compton editore
Genere: contemporary romance
Data pubblicazione:  29 novembre 2024
Prezzo ebook: € 6,99 in offerta a € 0,99
Prezzo cartaceo: € 9,40
Pagine: 421
Serie: autoconclusivo




Il passato non si può cambiare, ma il futuro è tutto da scrivere
Dopo una tragedia, Zoe scappa dall’Australia e si rifà una vita nel Regno Unito. Comincia a lavorare come infermiera in un hospice, e sapendo quanto conforto possano dare le ultime parole di una persona amata che sta per andarsene, Zoe si assume il compito di collezionare i pensieri finali dei pazienti e consegnarli ai loro cari. Il nuovo capo di Zoe, Ben, non è felice del suo coinvolgimento così profondo: i due si scontrano su questo punto, scoprendo in realtà di avere in comune più di quanto avrebbero mai immaginato. Così, mentre Zoe impara ad affrontare il dolore e il passato, il suo cuore inizia a rimarginarsi. Ma, quando il suo mondo andrà di nuovo in mille pezzi, riuscirà a trovare il coraggio e la forza di andare avanti?

Buongiorno a tutti, 
Ho deciso che questa doveva essere la mia ultima recensione per il blog prima di augurarvi buone feste. La collezionista di segreti, di Hannah Treaveedito dalla newton compton editori.

Un libro complicato che affronta una tematica forte come la morte e lo fa in un contesto in cui i malati sono terminali. Basta questo perché la maggior parte delle persone a cui ho proposto o parlato di questa storia si sia tirata indietro una volta letta la quarta di copertina. Lasciatemelo dire: un vero peccato perché il pregiudizio ha portato a perdere una lettura sì emotivamente toccante, ma che parla di speranza, di vita, di rinascita. 

"...non era possibile sfuggire al proprio passato, e fino a quale momento non aveva fatto altro che una corsa contro il tempo."

Zoe è una donna sopraffatta dalla vita che le ha tirato un colpo basso. Abbandona la sua Terra, i suoi affetti e il lavoro per fuggire dal dolore, ma così facendo perde tutto ciò che le è stato caro. Il dolore diventa il suo unico ingombrante compagno, la ingloba in uno stato che la fa agire per inerzia più che per voglia di scoprire. L'unica cosa che sembra darle uno stimolo è permettere ai pazienti che assiste di lasciare un'ultima frase di congedo, un pensiero non sempre dolce e benevolo, ma vero. Un filo di speranza a cui può aggrapparsi chi resta. 

Questo finché non arriva Ben, che assume un ruolo di comando e per prima cosa le impone la regola più ostica: deve smettere di trascrivere le frasi per non esporre se stessa e la casa di cura a possibili denunce.
Si innesta così un contrasto immediato che sfiora l'odio, ma è proprio questo a dare la spinta a Zoe per cercare una via d'uscita, per risalire il pozzo oscuro in cui da troppi anni è precipitata.
Tra conflitti, incomprensioni e tensioni i due si rivelano i reciproci segreti scoprendo tante affinità, complice il luogo di lavoro e i colleghi, Ben e Zoe si avvicinano sempre più. Il destino però sembra non aver finito con loro e l'ennesimo ostacolo viene frapposto sul cammino.

"Quest’uomo le aveva cambiato la vita. Zoe desiderava stargli accanto, nel momento in cui il suo mondo veniva temporaneamente messo sottosopra."

Considerazioni

La narrazione in terza persona è centrata su Zoe, sulla sua routine lavorativa, sui rapporti coi colleghi e le amicizie. Rapporti interpersonali netti dove il rispetto e l'amicizia sono basilari per la coesistenza. Tanti gli stati d'animo che Zoe si trova a provare. Come spesso accade contro alcuni lotta per superarli, mentre con altri prova ad abbracciarli per non perderli. 

I personaggi comprimari sono importanti e di volta in volta assumono un ruolo preciso per Zoe, portandola anche a rivedere le sue convinzioni, spronandola a rimettersi in gioco. La figura di Ben è un paradosso, un uomo forte e insicuro, ma determinato e di rilievo.
Questa storia ha una forte componente emotiva che arriva a toccare il lettore in modo intimo.

«E se c’è una cosa che ho imparato, è che la vita può essere davvero maledettamente ingiusta».

Ho apprezzato molto l'educazione con cui l'autrice ha gestito il lavoro degli infermieri, dell'attenzione che ha avuto anche nel parlare dei pazienti e delle loro malattie, senza edulcorare nulla ma con profondo rispetto. Le faccio i miei complimenti e la ringrazio per le emozioni che mi ha saputo smuovere.

Un romanzo contemporaneo che attinge a piene mani dalla vita. Il suo messaggio è forte e anche il lettore più coriaceo, dopo un iniziale diffidenza, dovrà ammettere che dentro di noi c'è tutta la forza e il coraggio che serve per superare le sfide, perché non è necessario dimenticare per poter di nuovo sorridere.
È una lettura che vi consiglio di fare approfittando del periodo di feste e dell'offerta dell'ebook a €0,99.

Buona lettura!
Monica S.



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