RECENSIONE - Dolce acqua, di Laura Martinetti e Manuela Perugini

Titolo: dolce acqua
Autrice: Laura Martinetti e Manuela Perugini
Editore: Garzanti
Genere: narrativa
Prezzo ebook: € 9,99
Prezzo cartaceo: € 17,67
Data pubblicazione: 27 febbraio 2024
Pagine: 469
Autoconclusivo

Valle del Sesia. Due sguardi si incrociano alle porte di un albergo immerso in un bosco lussureggiante. Appartengono a due donne, Giulia e Anna, le cui parole si perdono nel mormorio del fiume che scorre veloce davanti a loro. Sono due estranee, eppure confidarsi l’una con l’altra è naturale, come se si conoscessero da sempre. Qualcosa infatti le accomuna, anche se hanno avuto esistenze completamente diverse.
Giulia, capace di sentire sulla propria pelle le ferite altrui, vuole scoprire la storia di zia Laura, che le ha insegnato a essere coraggiosa e a sfidare le regole per crearsi le proprie. Anna, schiacciata da un’educazione rigida e da un peso troppo grande, è in cerca di risposte sulla madre Stefania, una donna affascinante ed enigmatica che si è spenta improvvisamente quando lei era solo una ragazzina, lasciandola in balia di dubbi e incertezze. Entrambe sperano che attraversare il ponte che conduce a quel luogo possa aiutarle a fare un passo avanti verso il futuro. Perché, in passato, altri due sguardi si sono posati sulle stesse acque scintillanti.
Quelli di Laura e Stefania, che hanno affidato alla corrente i loro segreti, gli stessi che, ora, stanno per essere rivelati, per permettere a Giulia e Anna di scorrere libere. 
Laura Martinetti e Manuela Perugini sono due scrittrici capaci di scavare nelle pieghe più nascoste della psiche umana, con una penna delicata. Dopo Nient’altro al mondo, tornano in libreria con un romanzo che si interroga sull’eredità delle generazioni precedenti, chiedendosi se le nostre scelte possano essere completamente indipendenti dal cammino di chi ci ha aperto la strada.

Buongiorno a tutti,
vi parlo della mia ultima lettura, si tratta de Dolce acqua, di Laura Martinetti e Manuela Perugini, edito da Garzanti che ringrazio per la copia digitale.

Laura è una donna cresciuta nella libertà dei luoghi sconfinati e selvaggi, che ha visto la guerra degli uomini e le tragedie della natura. Questo fa di lei una creatura indomita e affascinante che crescendo deve sottostare a regole dettate dalla società. Una vita rocambolesca la sua perché conosce la sofferenza e l'amore, la sopraffazione e le privazioni. Tutto finché non decide di essere libera e accettare ciò che è, a discapito del dolore che questo le porterà.

Giulia è una sua discendente, figlia unica, tenuta isolata e portata a fare scelte di vita con la rassegnazione di non poter decidere in prima persona. Un'anima indomita, la sua, tenuta al guinzaglio di un'educazione rigida e un affetto distaccato. Da sempre consapevole che le manca qualcosa, ma senza appigli che possano aiutarla a comprendere di cosa si tratta.

Di Stefania veniamo messe al corrente di ogni dettaglio, fin dalla sua nascita, ribelle, sfrontata e incompresa. Bella da far girare la testa, determinata, ma prevaricata da persone che la vogliono imbrigliare nella morale e privare della libertà. Dopo una vita passata a essere ciò che gli altri desiderano, fa una scelta per se stessa, senza valutare le ripercussioni.

Anna è una ragazzina quando le vengono tolti i riferimenti della famiglia, deve reinventarsi e trovare un punto da cui ripartire, in un certo senso fugge da tutto e da tutti. Desidera scoprire cosa nasconde il passato anche se questo le costerà sofferenza e probabilmente la perdita degli affetti.

Quattro vite che si intrecciano per uno strano gioco del destino nonostante a separarle ci siano tempo e condizioni sociali differenti.

Considerazioni

Una storia tutta al femminile che si svolge quasi in un secolo. Le autrici alternano un capitolo del passato a uno del presente come a voler mettere a confronto le vite delle protagoniste, riuscendo al contempo a mostrare le ripercussioni che le scelte hanno su di loro e sui loro discendenti.
È stata una lettura altalenante in cui le stesse protagoniste risultano a volte prorompenti e a volte piatte, in contrapposizione. Non ho mai letto queste autrici quindi non so se è questa storia ad avere uno stacco netto in base a chi scrive i capitoli o meno. 

L'intera storia mi ha dato tanto pur richiedendomi una buona dose di dedizione per proseguire la lettura che non può esser fatta a cuor leggero o pensandola come uno svago.
Da un punto di vista morale, nel testo, vengono affrontate gran parte delle difficoltà che la società, il mal costume e gli uomini impongono alle donne. Le protagoniste vengono manovrate, usate e depredate di quanto gli altri necessitino. Una presa di coscienza anche per il lettore che si trova ad analizzare quanto tutto sia molto attuale. È questa scelta delle autrici che mi porta a dare un giudizio di 4 stelle.

Il libro è adatto agli appassionati della narrativa.

Buona lettura!
Monica S.


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