RECENSIONE - Il castello sulla collina, di A.I. Cudil

Titolo: il castello sulla collina
Autore: A.I. Cudil
Editore: self publishing
Genere: romanzo contemporaneo
Prezzo Ebook: € 2,99
Prezzo cartaceo: € 15,98
Pagine: 399
Data pubblicazione: 8 febbraio 2024
Serie: autoconclusivo

Cecilia Mazzero è cresciuta in mezzo ai vigneti, imparando da suo nonno a distinguere le viti più fruttuose e i grappoli migliori. Diventare enologa è sempre stato il suo sogno e ora è proprio felice, perchè ha iniziato a lavorare per i conti di Valmarena. Tra tanti candidati la contessa le ha dato una grande responsabilità e concesso un’occasione unica che lei non si lascerà sfuggire. È disposta a tutto per non deluderla, persino a fare da babysitter al giovane conte appena arrivato da Londra.

Wolfgang Alexander di Valmarena ama il prosecco ma solo se sorseggiato in un’apericena nel suo locale preferito di Milano, peccato che sua nonna sia stata irremovibile, deve far fruttare i suoi due master e iniziare a gestire la cantina di famiglia. Sa bene che è suo compito, se lo sente dire da decenni, è l’ultimo maschio di quel ramo della famiglia. I Valmarena regnano incontrastati da oltre mille anni sulle terre in cui si coltiva il Conegliano Valdobbiadene e lui dovrà rispettare il patto con la terra che hanno stretto i suoi avi. Che cosa sarà mai gestire una cantina? Potrebbe anche essere divertente imparare a fare il vino e visitare le colline venete di cui ha solo ricordi lontani. Sì, se ne occuperà per pochi mesi fino alla vendemmia così da convincere la nonna che è all’altezza della dinastia, poi affiderà tutto a un bravo amministratore e se ne ritornerà nel suo building nella city di Londra.

Un piano semplice quanto brillante, peccato che la sua guida alla scoperta dei segreti del vino sia una ragazza che lo distrae e lo punzecchia in continuazione. Possibile che l’unico modo per liberarsi dal vincolo con le terre dei Valmarena sia fare tutto quello che dice questa sfrontata e saccente enologa?
Anche Cecilia ha un piano, molto più ambizioso: far innamorare Wolfgang delle sue colline, perché ne è certa, non potrà rimanere indifferente di fronte ai tramonti dorati sui vigneti che guardano il Piave e al perlage esclusivo che solo lei riesce a creare.

Tra battibecchi, rive assolate e antiche leggi della terra, due mondi distanti si scontreranno in un tripudio di aromi unici e bollicine.

Buongiorno a tutti, vi parlo di una commedia romantica, si tratta de "Il castello sulla collina", di A.I. Cudil, che ringrazio per la copia digitale.

A.I. Cudil ci porta in un luogo moderno che conserva il fascino di tempi antichi come quello di un feudo che ha ritmi imposti dalla natura.
Ci troviamo così nel Veneto, più precisamente nelle terre dei conti di Valmarena, una dinastia antica che vanta guerrieri che amministravano i loro possedimenti con mano ferma e amore per la terra, che sotto il loro comando ha proliferano per centinaia di anni. È qui che deve far ritorno Wolfgang, l'ultimo erede del casato, richiamato dall'amata nonna che ha per lui progetti ben distanti dai suoi desideri. 

«Sei un Valmarena, questa terra è tua, è nel tuo sangue e alcuni di loro non lo tollerano, altri invece come Bepi ti seguirebbero nelle fiamme proprio per questo. Tu dovrai capire dove portarli.»

È un uomo determinato che si muove senza problemi tra il jet-set mondiale, flirtando con la monarchia inglese e al contempo con le modelle più famose, affascina chi lo conosce e al contempo si sta imponendo come uomo d'affari dalle grandi doti organizzative e capace di trasformare in oro ciò che tocca. Dalla sua ha un fascino senza eguali, una faccia da poker che non lascia trapelare nulla e sangue freddo, sarà perché è blu?


"Il suo tono è minaccioso e deciso, e con il dolore che provo che mi impedisce quasi di ragionare non penso di ribattere neanche per un secondo. Annuisco e lei mi lascia solo."

Nei terreni di Valmarena si coltivano vigneti che danno vini pregiati e raffinati grazie alle ricerche e alle lavorazioni a cui le uve sono sottoposte. A gestire questi processi c'è un'enologa molto determinata che ama il suo lavoro con una dedizione ammirevole, capace di andare contro un mondo tutto al maschile, lottare per ottenere risultati ottimali e quelli professionali. Si tratta di Cecilia che, nonostante la giovane età, si dimostra determinata e indipendente, una donna disponibile con i suoi sottoposti, ma che quando serve li sa dominare con pugno duro. Bella, estroversa, con una mente brillante e un carattere forte. Capirete anche voi che nessuno dei due è disposto a cedere terreno all'altro.

"È bellissima, ama il suo lavoro, non ha paura di nulla e si fa valere con quegli uomini che non sono per nulla semplici."

Due mondi agli antipodi che si frappongono e completano allo stesso tempo, ma che non dovrebbero mai incontrarsi se non sul piano di ordini da impartire e compiti da eseguire. Lo sappiamo bene: le regole esistono per essere sovvertite e tra Wolfang e Cecilia voleranno scintille in ogni campo. Tra loro i dipendenti e gli amici, nuove alleanze e vecchi rancori, un'etichetta sociale antica eppure attuale. Preparatevi per una lettura ricca e in costante evoluzione.

Considerazioni

Il castello sulla collina è una lettura ricca di colpi di scena, battute ed emozioni. La storia muta con grande rapidità e non dà certezze fino alla fine. Grazie ai pov alternati, il lettore riesce a tenere il passo e condividere con i tanti personaggi i pensieri e le azioni. Oltre ai protagonisti caratterizzati in modo chiaro, sono presenti personaggi secondari ben strutturati e riconoscibili. L'autrice ha riversato molta passione nel descrivere luoghi che vengono avvolti da un fascino capace di ricreare atmosfere e immagini in modo vivido.
Adoro il fatto che sia riuscita a ricreare la goliardia dei veneti con il loro dialetto, la passione per la vita e la loro terra, senza stereotipi o storpiature. 
La storia gira intorno ai vigneti e al processo della vinificazione che conosco direttamente, anche in questo caso ho apprezzato le nozioni date in modo preciso e senza renderle pesanti.
La narrazione è una vera delizia perché lega la solennità dell'antichità alla velocità dei nostri tempi. 
Non voglio dirvi di più perché oltre a fare i complimenti all'autrice per come ha gestito al meglio tutti gli elementi, voglio consigliarvi la lettura di questo libro che merita di giungere a un pubblico ampio.
 
Buona lettura!
Monica S.

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