RECENSIONE - "Respiro solo se tu" di Jennifer Niven
Titolo: Respiro solo se tu
Autrice: Jennifer Niven
Editore: DeA
Genere: Young adult
Data di uscita: 13 aprile
Prezzo cartaceo: € 15,90
Prezzo ebook: € 7,99
Pagine :465
Serie: autoconclusivo
Manca una manciata di giorni al diploma e Claudine non vede l’ora di trasferirsi a New York per andare al college e diventare una grande scrittrice. Adesso però pensa solo a come godersi l’ultima estate con le amiche. Il viaggio della maturità, le follie, i vestiti appariscenti, i ragazzi, la prima volta, il sesso… Ma vivere intensamente i diciotto anni non è semplice, se i tuoi genitori decidono di divorziare e tu sei costretta a trasferirti in un altro Stato. Su un’isola abitata solo da cavalli e trentuno persone. Letteralmente. Il mondo di Claudine crolla come il più instabile dei castelli di foglie. Non ha più radici, e i legami più importanti della sua vita sono spezzati. Ha capito che niente dura o vale la pena di essere amato. Non aveva calcolato che, tra quei trentuno isolani, potesse incontrare qualcuno come Jeremiah, armato di spray anti zanzare e pungente sarcasmo. Ma i rapporti sono imprevedibili, Claudine lo sa: non puoi affidarti all’altro per respirare, perché all’improvviso potrebbe lasciarti. Forse però l’estate della maturità è anche questo: rischiare, ed essere pronti a ricominciare. Nel suo romanzo più intimo e toccante, Jennifer Niven racconta i desideri e le pulsioni dell’animo in modo delicato e autentico, parlando direttamente al cuore del lettore.
Jennifer NIVEN è un’autrice americana cresciuta nello Stato dell’Indiana. Il suo primo romanzo, Raccontami di un giorno perfetto, è stato un caso editoriale a livello mondiale da cui è stato tratto l’omonimo film su Netflix. Per DeA Planeta Libri ha pubblicato anche L’universo nei tuoi occhi.
Buongiorno a tutti, oggi vi parlo di respiro solo se tu, di Jennifer Niven, edito dalla De Agostini che ringrazio per avermi dato il file in lettura.
È il primo libro dell'autrice che leggo e prima di farlo ho avuto la possibilità di partecipare a una sua intervista. Ho scoperto una persona solare e disponibile a raccontarsi, senza filtri. Il suo intento è quello di dare voce, ma anche una risposta agli adolescenti che si trovano ad affrontare quotidianamente piccoli e grandi ostacoli. Ho apprezzato moltissimo questo desiderio di tendere una mano verso una generazione che difficilmente trova qualcuno con cui rapportarsi.
E così mi sono trovata ad ascoltare la storia di Claudine, è lei che racconta ciò che le ha stravolto la vita. Una ragazza con tanti progetti, con il desiderio di sperimentare ogni sfaccettatura della vita, con sogni da realizzare, amicizie solide e una famiglia che le sta vicino e l'aiuta a sviluppare le sue passioni.
Sembrerebbe la vita perfetta, ma un giorno il padre fa crollare ogni certezza.
Ti prego, restituiscimi mio padre, perché questa persona che ha deciso di abbandonare me e mia madre non la conosco. Non so più chi sei. Non voglio nemmeno saperlo, chi sei.
Claudine si trova senza "pavimento", ha perso le sue radici, la sicurezza di una vita piena d'amore viene spazzata via in pochi minuti. La rivelazione del padre basterebbe per destabilizzare chiunque, ma a questa aggiunge una richiesta: il silenzio. Alla ragazza viene tolto anche il conforto di uno sfogo, perché non può parlare con nessuno dei cambiamenti che, da lì a poco, vedranno la rottura di un nucleo famigliare.
Non puoi dirmi con chi posso o non posso parlarne. Non puoi venire qui a dirmi che il mondo sta finendo e poi chiedermi di tenermelo per me.
Claudine è sola nel suo silenzio che accresce trasformandosi in rabbia, rancore, solitudine e incapacità di comprendere il perché di decisioni che deve subire per decisione altrui.
La sua routine si spezza e la partenza per l'isola la isola ancor di più, rendendola sola e abbandonata, con mille domande e nessuna risposta.
A volte le cose finiscono, anche se non vuoi.
Considerazioni
L'adolescenza è piena di incertezze. È un periodo che segna il passaggio dall'età dell'innocenza a quella degli adulti. Già questo basta a destabilizzare. Trovarsi in una situazione come quella di Claudine, dà davvero una sensazione di claustrofobia. L'autrice grazie a un linguaggio diretto, e a una scrittura rievocativa riesce a far arrivare al lettore le emozioni della protagonista. Mi piacciono molto anche le metafore utilizzate. Le trovo appropriate e di forte impatto. Claudine afferma di non avere più il pavimento e dà la sensazione di una caduta libera senza appigli. È proprio così che ci si deve sentire quando si perdono le radici e tutti i punti di riferimento.
«A essere sincera, sto cercando di capirci qualcosa io stessa.» Fa una pausa e mi sembra quasi di sentire il rumore della sua mente, mentre sceglie le parole con tanta, tantissima cura. «Però devi tenere bene in mente una cosa: tu non c’entri. Tuo padre e io ti amiamo più di qualsiasi altra cosa al mondo.»
Il periodo di transizione, o meglio assestamento, è ben descritto, ritrovare una dimensione propria e credere nel prossimo non è facile quando i tradimenti sono così duri. Però l'essere umano ha bisogno di condividere, approfondire e dopo aver superato le difficoltà, tornare a vivere.
Una piccola fiammella di fiducia può dar il via alla speranza che un cambiamento può esserci.
Le tre grandi prove che si trova ad affrontare Claudine, mi hanno coinvolta e portata a sperare che ritrovasse se stessa in quella nebbia emotiva che l'ha avvolta.
Penso che questo libro possa davvero aiutare a riflettere e a prendere le distanze da quelle esperienze che sembrano insuperabili. Il messaggio che passa è quello della speranza perché non si è mai veramente soli, a volte basta saper aprire gli occhi e guardarsi intorno.
Faccio i complimenti all'autrice e alla casa editrice che, grazie alla traduzione, ha permesso al libro di arrivare in Italia.
Ne consiglio la lettura a chi piacciono gli young adult e a chi ha bisogno di ritrovare la fiducia in se stesso e nel prossimo.
Buona lettura!
Monica S.
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