RECENSIONE "Che nessuno si innamori" di Paola Russo

Titolo: Che nessuno s’innamori
Autore: Paola Russo
Editore: Words Edizioni
Genere: Chick-lit
Prezzo e-book: € 2,99
Prezzo Cartaceo: € 14,15
Data di pubblicazione: 10/05/2020
Pagine: 438
Serie: autoconclusivo



Dinamica, solare, fanatica del risparmio tendente pericolosamente al tirchio: Virginia Johnson è una 28enne di Greenfield trapiantata a Boston, dove dirige un prestigioso atelier. Una sera, per caso, incontra il ricco imprenditore Dorian Gregory e, per una serie di coincidenze, gli salva la vita. Due mesi dopo l'uomo si presenta da lei offrendosi di ricompensarla generosamente, anche se intende farlo alle sue condizioni. Mentre Virginia pensa a come sfruttare quella opportunità, lei e Dorian iniziano una strana amicizia fatta di sarcasmo, occhiatacce alla Clint Eastwood, un finto fidanzamento e… stranissime lezioni di sesso.
Paola Russo vive felice in un piccolo paese della Bassa Friulana con un marito maschio alfa, un figlio che da grande vuole fare il ninja e un gatto a cui piace essere sculacciato.
Ben ritrovate chiacchierine, oggi vi voglio parlare di “Che nessuno s’innamori” di Paola Russo, edito da Words Edizioni. La copia cartacea mi è stata donata dalla casa editrice e autografata dall’autrice che ho avuto il piacere di conoscere al Salone del Libro di Torino.
Sono stata subito attirata dalla cover di questo romanzo, dove i due cactus in primo piano sono una perfetta metafora dei due protagonisti. Virginia una ragazza di ventotto anni, parsimoniosa, con la tendenza a essere permalosa ed estremamente sulla difensiva; Dorian un trentottenne affascinante, meticoloso e con una leggera predisposizione al comando, inflessibile verso sé stesso, soprattutto quando si pone degli obiettivi.
Virginia e Dorian si incontrano per caso e fin dall’inizio tra i due non scorre buon sangue, ma dieci minuti alla fine passano in fretta, ed entrambi sono convinti di non rivedersi mai più. Ma il destino si sa, spesso ci mette lo zampino, e non solo incontrerà ancora, ma gli salverà la vita.
Due mesi più tardi, se lo ritrova all’atelier dove lavora, deciso a sdebitarsi con lei facendo qualcosa di significativo per la sua vita. Diffidente per natura, Virginia non è d’accordo.

“Certe cose accadono solo nei film o nei romanzetti rosa da quattro soldi. Come faccio a credere a
quell’uomo? Chi è? Chi lo conosce?”

Alla fine trovano un accordo: passeranno del tempo insieme, in modo che Virginia abbia la possibilità di conoscere Dorian e di comprendere che è una brava persona.
Man mano che la conoscenza tra i due si approfondisce, si intravedono le fragilità e debolezze di entrambi.
Dorian ha una eccessiva necessità di programmare la vita in ogni sua piccola parte, compreso l’amore. Virginia ha una bassa autostima e un “piccolo” problema con il sesso che ha seriamente compromesso la sua vita sentimentale.

“Non so che darei per avere a disposizione un soggetto maschile, dall’aspetto piacevole e di un’età
ragionevole, con cui poter fare del sano sesso didattico senza implicazioni emotive, e a costo zero.”

Ma se Dorian fosse proprio il mentore di cui ha bisogno, Virginia, per risolvere il suo problema?
Iniziano così delle strane lezioni di sesso, in cui Dorian istruisce in modo molto accademico Virginia, con un pragmatismo e una tranquillità davvero invidiabili, visto il tipo disciplina.
Entrambi sono convinti che le queste lezioni non li coinvolgeranno sentimentalmente, ma sarà davvero così?

Considerazioni
L’autrice è riuscita a creare una trama semplice ma nello stesso tempo originale; il romanzo è caratterizzato da botta e risposta tra i due protagonisti, con quel pizzico d’ironia che lo rende frizzante.
Virginia è ben caratterizzata, all’inizio si fatica a provare empatia per il suo personaggio, sembra essere un po’immatura a causa delle sue reazioni eccessivamente sulla difensiva, e a tratti quasi aggressive; poi man mano che si comprendono meglio le motivazioni che l’hanno portata ad avere determinati atteggiamenti.
Dorian è un uomo tutto d’un pezzo, molto ricco, molto bello, e circondato da donne che lo venerano: praticamente il sogno di ogni donna. Eppure i modi distaccati, la freddezza, la tendenza a sorridere poco, lo rendono un po’ antipatico, soprattutto all’inizio della storia.
Lo stile dell’autrice frizzante e ironico, rendono il romanzo scorrevole e leggero. Le scene hot sono descritte con garbo e senza mai cadere nel volgare.
Il romanzo è narrato in terza persona, quasi interamente dal punto di vista di Virginia, e a mio parere questo lo penalizza un po’, perché crea una leggera barriera tra il lettore e le emozioni dei protagonisti, che non permette di essere pienamente coinvolti nella storia.
Un romanzo divertente e romantico, che consiglio a chi ama le storie hate to lover e le commedie romantiche in generale. 

Buona lettura.
Alessia

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