RECENSIONE - "Quello giusto" di Sara Baffetti

Titolo: quello giusto
Autrice: Sara Baffetti
Editore: Libro/Mania
Genere: narrativa 
Prezzo ebook: € 1,99
Prezzo cartaceo: € 11,40
Data pubblicazione: 1 marzo 2022
Pagine: 187
Serie: autoconclusivo

Mara è una forza della natura, una ragazza travolgente e solare. Lavora per un giornale locale, dove si trova ogni giorno ad affrontare i problemi di coppia di Pietro e Leo, due colleghi molto esuberanti. A casa vive sola col gatto Floriano e viene accudita da Flavia, l’anziana vicina sempre pronta a mettere ordine nella sua vita. Nel frattempo, sogna di diventare una scrittrice famosa ed è determinata a trovare finalmente un uomo che la apprezzi per com'è fatta davvero.
Ma se è già difficile incontrarne uno affidabile, gentile, simpatico e di bella presenza, le cose si complicano ulteriormente quando si soffre di endometriosi. Per Mara è doloroso un momento che dovrebbe essere solo di piacere, e una vita sessuale normale è quasi impossibile, come le ha rinfacciato il fidanzato (ormai ex) per giustificare un tradimento.
Una sera, mentre è a teatro, entra per errore nel suo palchetto Nico. È affascinante, spiritoso e – anche se Mara non può saperlo – è uno scrittore di successo. Quando, giorni dopo, si ritrovano a un club di lettura, tra i due nasce qualcosa. Sarà lui quello giusto? Solo il letto può confermarlo. Ma davvero basterà l’intesa sessuale a dirlo?
Come parlando a un’amica, senza vergogna né tabù, sempre armata di sorriso e tanta ironia, Mara racconta le difficoltà che una donna affetta da endometriosi incontra nell'intimità e nella vita di ogni giorno, perché nessuna si senta sola e sbagliata per com'è fatto il proprio corpo. Una commedia degli equivoci divertente, ricca di personaggi stravaganti ed eventi spassosi, che affronta la sessualità con delicatezza e fa luce su una condizione comune a tante donne, ma ancora poco conosciuta.
Sara Baffetti è nata a Osimo, in provincia di Ancona, nel 1993. Dopo gli studi in lingue e traduzione, oggi lavora come bibliotecaria e insegnante di italiano ad Annecy, in Francia. Da quando ha scoperto d’essere affetta da endometriosi, si impegna a raccontare la sua esperienza a più donne possibili, convinta che conoscere questa malattia e parlarne senza vergogna sia la prima cura.

Buongiorno,
vi parlo oggi di una lettura privata che ho piacere a condividere con voi. Si tratta di quello giusto, di Sara Baffetti, edito da Libro/Mania.
A spronarmi alla lettura due elementi: l'endometriosi, che è l'argomento principale e la cover con fiori che richiamano l'apparato riproduttivo femminile. Una malattia che ancor oggi è ai più sconosciuti e di conseguenza argomenti tabù come mestruazioni e tutto ciò che ne consegue.

"Non se ne parla molto, per paura di passare per piagnucolone o perché di queste cose che riguardano sesso e ciclo non se ne discute, no?"

La sinossi è veramente dettagliata quindi non  vi ammorbo con ulteriori dettagli.
In prima persona e con un tono confidenziale, Mara si racconta nella quotidianità: lavoro, abitudini, vizi e conoscenze. Il tono della prima parte del libro è molto ironico e ho riso come raramente mi è successo, mentre la seconda parte è più riflessiva. Non saltate a conclusioni errate dandomi dell'insensibile perché l'intento dell'autrice era proprio questo: rendere la protagonista una donna comune con un livello smisurato di fatalismo. Precisa e attenta sul lavoro, ma molto rilassata nella vita quotidiana e mentre si delineano queste sue caratteristiche, entrano in campo le prime spiegazioni sulle difficoltà che comporta avere l'endometriosi.
Il titolo diventa assume molteplici connotazioni mano a mano che la storia evolve.

"Inoltre in me c’è un altro dubbio che sorge ogni volta: Glielo dico o no? All’inizio non lo dicevo, ma ormai chi se ne frega, se devo trovare quello giusto, deve essere comprensivo e paziente."

L'endometriosi viene trattata con rispetto e senza edulcorarne le problematiche che comporta. L'autrice ne sottolinea le caratteristiche e riporta le difficoltà del quotidiano. Porta il lettore a ragionare sull'argomento, gli pone domande e lo incita a farne a sua volta. La cosa più importante è la presa di coscienza di Mara, la necessità di rispettarsi e pretendere il rispetto dai partners sessuali e anche di vita. L'auspicio è che il rispetto per se stesse sia sempre al primo posto in ogni situazione e vicissitudine.

"Oggi invece non mi importa, voglio preservare i miei punti deboli, voglio ascoltare i miei desideri e non voglio
far male al mio corpo né tanto meno alla mia anima. Perché è così che ci si può sentire: ferite."

Questa storia mi è piaciuta per il taglio narrativo che richiama quello di un diario con confidenze, vissuto e scene che hanno un filo conduttore, ma non sempre sono temporalmente collegate. 

Si può parlare di una malattia pur mantenendo un tono leggero? Sì, a patto di farlo con rispetto.
È giusto abbattere i tabù e parlare di difficoltà dell'atto sessuale, mestruazioni e problematiche legate all'apparato genitale? Assolutamente sì perché i tabù si alimentano proprio del silenzio.

"la vita sessuale per una donna affetta da endometriosi, nonostante possa essere più complicata, può essere altrettanto piacevole e soddisfacente se ci si ricorda di rispettarsi e di volersi bene."

Faccio i complimenti all'autrice per aver osato in questo senso e per averlo fatto in modo intelligente e rimuovendo i veli di pudore che spesso, troppo spesso, ammanta la sessualità femminile.
Trovo che questo libro sia utile per chi ha voglia di trovare un'amica con cui condividere le difficoltà di questa malattia. Potrebbe essere una buona lettura anche per chi non conosce l'endometriosi, ma vuole approfondire l'argomento.


Buona lettura!
Monica S.





 

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