RECENSIONE - "I rumori del cuore " di Rachele Vestri
Titolo: I rumori del cuore
Autrice: Rachele Vestri
Editore: self publishing
Genere: romanzo con sfumature fantasy
Prezzo ebook: € 2,69 + KU
Prezzo cartaceo: flessibile € 10,40 - rigida € 17,00
Data pubblicazione: 11 ottobre 2021
Pagine: 355
Serie: autoconclusivo
Dopo anni di battaglie combattute con la mamma, Sebastiano Ferraro ha quasi vinto. È un non udente che conduce una vita normale. Frequenta la facoltà di psicologia, è amatissimo dalla famiglia, dagli amici, dalle ragazze, e vive nella sua Verona una rassicurante routine, aggrappato a legami roccaforte che gli fanno da scudo. Ma non tutto è come sembra. La sua disabilità arreca disagio al mondo esterno.
Il misterioso effetto collaterale di un intervento chirurgico all'improvviso cambia la sua rotta, portando una ventata di straordinario nella tanto agognata normalità. Dopo un periodo di scetticismo, infatti, il giovane deve fare i conti con un super potere che lo rende quasi eroico. Una violenta aggressione, tuttavia, lo defrauda dal magico dono e, il concatenarsi di eventi angosciosi, lo fa inciampare in uno sconforto che sarebbe forse senza rimedio... se una timida e dolce ragazza non si fosse insinuata nel suo cuore.
Quando i medici pongono Seba davanti ad un'ardua scelta, è con lei che vorrebbe compierla. Lo sosterrà?
Un giovane " speciale" che deve accettarsi, emanciparsi, risolversi. Un percorso "fantastico" in direzione dell'amore.
La più potente delle terapie.
Sono Filomena Iarìa, scrivo con lo pseudonimo di Rachele Vestri.
Calabrese di nascita e veronese d’azione. Vivo nella città di Giulietta e Romeo da 25 anni. Sposata, con due figli. Una meravigliosa adolescente di nome Rebecca e un bambino “speciale” di nome Simone.
Ero un’impiegata quando l’arrivo del mio bimbo mi ha portata a cambiare totalmente la mia vita. Ho scelto di aiutare, sostenere e guidare Simone nel suo percorso di vita fatto di tornanti, qualche discesa e tantissime salite.
Durante le diverse ore di terapie, avevo bisogno di trovare un modo per trascorrere il tempo. Da qui è iniziato il percorso come scrittrice. Nelle sale d’attesa sono nate le mie storie che con il tempo farò conoscere.
Le prime a leggerle sono state le mie amiche, che mi hanno convita a farle esaminare da professionisti del settore. Solo dopo il loro parere positivo e il grande sostegno da parte di mio marito, ho pubblicato in self le prime due storie, e una terza è in arrivo.
Conduco una vita molto semplice fatta di famiglia, scrittura, qualche cinema con le amiche. Ma c’è una cosa a cui io non rinuncio mai. La pizza, ne sono una divoratrice seriale.
Buongiorno, vi parlo anche oggi di una lettura privata che ho fatto per curiosità. Si tratta de: i rumori del cuore, di Rachele Vestri, un romance contemporaneo con sfumature fantasy.
Disabilità - una parola che indica tutto e nulla, se non si ha la voglia di entrare nel contesto a cui viene associata.
“Cazzo, sono un essere umano come tutti gli altri! Sì, sono sordo! Soltanto sordo!”
Rachele Vestri sa cosa significa e lo si capisce fin dalle prime pagine perché attraverso Sebastiano, è lui che racconta la sua storia, ci guida nel percorso medico e diagnostico della sordità. Difficoltà, timori, senso di inadeguatezza, paura, voglia di fuggire e quella di non arrendersi anche se il senso di sconfitta è sempre dietro l'angolo.
"La mia sordità è un grosso limite, Max! Non posso permettermi di avere storie importanti. Un giorno io sarò un peso. Per chiunque. Le famiglie giustamente non mi accettano. Hanno pure ragione…"
Questa prima parte è molto intensa e coinvolgente, oserei dire commovente perché l'amore di questa madre abbatte ogni muro rappresentato dai no dei medici e dalle loro diagnosi. La malattia coinvolge il diretto interessato, lo segna fisicamente ed emotivamente, ma anche l'intera famiglia e io lo capisco il senso di solitudine che viene esposto.
"Sento una morsa al petto mentre la mente va a mia madre. Deve aver vissuto lo stesso inferno. Anche lei deve essersi sentita sola e senza alleati. In cuor mio, in quest’angolino da cui rivedo me bambino in un bambino che non sono io, ringrazio mamma per aver saputo combattere e per aver creduto che un giorno avrei potuto condurre una vita normale."
La seconda parte di libro è più romanzata e Sebastiano, ormai adulto, si trova nel mondo del lavoro e qui inizia la sua seconda vita. Conosce di persona certe difficoltà e le emozioni che ne scaturiscono, entra in sintonia con pazienti che a loro volta riceverebbero un no come diagnosi. L'intervento e il dono, o la maledizione, che ne consegue rischia di farlo finire alla deriva se non ci fosse una boa a cui aggrapparsi.
Un giovane uomo con desideri e insicurezze, ma anche con una sensibilità estrema che lo aiuta e lo penalizza perché non riesce a staccarsi dall'idea di essere difettato rispetto agli altri. L'amore necessario a tutti noi che posto può avere nella vita di una persona che si sente spezzata e non adatta?
"Tutto sembra sospeso dentro di me. Il mio respiro. Il mio cuore. I loro respiri. Il rumore dei loro cuori. Casa Ferraro Carli in via Ederle si è come svuotata. Mi sembra di ascoltarne il silenzio pieno, spesso, totalizzante."
Considerazioni
Ho trovato adeguata la scelta di far raccontare la storia a Sebastiano, la prima persona al presente mi ha permesso di capirlo in ogni sfumatura. Non penso che sarebbe stato altrettanto empatico leggere una storia in terza persona. Nonostante questo l'autrice è riuscita a dar voce a tutti i personaggi presenti e parlo anche della voce interiore, i loro pensieri e le emozioni escono attraverso i dialoghi. Tutto ciò rende il romanzo ricco e in continuo mutamento.
Come vi ho accennato all'inizio: ho apprezzato l'attenzione con cui viene esposta la malattia senza filtri o edulcorazioni. La stessa cura è stata usata per la parte tecnica e medica. Questo mi farebbe propendere per un giudizio pieno anche solo per le emozioni provate.
«La mia disabilità, per voi potrebbe costituire un problema?», vado al sodo.
Il testo risulta curato anche se durante la correzione sono scappate alcune imperfezioni. In alcuni capitoli ho trovato un cambio repentino di scena che mi ha un po' destabilizzata. Consiglierei una rilettura per smussare questi inconvenienti.
Non posso che fare i complimenti all'autrice perché ha scritto una storia degna di esser letta e non si è risparmiata, mettendo a nudo una parte di sé, ma anche dando voce a chi nel quotidiano lotta per ottenere la sua normalità. La parte fantasy è un elemento che si sposa bene e dona quel tocco in più che aiuta la lettura a essere ancor più incalzante.
"...papà scompigliandomi i riccioli e stringendomi in un raro abbraccio. Non accenna a mollare la presa e io resto qui a sentire tutta la dolcezza del suo cuore, quella che lui si sforza invano di nascondere."
Ognuno di noi è unico e non dovrebbero esserci canoni a decidere chi è giusto e chi sbagliato.
Questo libro aiuta a comprendere quanto male può fare il giudizio degli altri, soprattutto, quando è rivolto a sminuire la persona in favore della sua problematica.
Consiglio questa lettura a chi piace il genere e a chi ha un cuore capace di ascoltare le persone fragili, ma immensamente forti perché devono lottare per ottenere il loro posto nel mondo.
Buona lettura!
Monica S.
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