RECENSIONE "Questa non è una commedia romantica" di Francesca C. Cominelli

Titolo: Questa non è una commedia romantica
Autrice: Francesca C. Cominelli
Editore: Self
Genere: Chicklit – Hate to love – Country Romance
Data di uscita: 31 maggio 2022
Prezzo lancio ebook: 2,69€
Prezzo lancio cartaceo: 13€

Olimpia Stone è una giornalista newyorkese col grande sogno di diventare capo redattrice di Pinkette Magazine, la rivista più glamour di tutta la Grande Mela. Il giorno della sua fantomatica promozione, però, Johanna, la sua responsabile, le dà l’infausta notizia: Olimpia sì diventerà capo redattrice, ma di Sparkle Magazine, la rivista del paesino del Wyoming, Crimson Pine.
Per Olimpia è un incubo, non solo deve lasciare la sua amata città, ma becca pure il suo fidanzato mentre se la spassa con un’altra sul loro divano. Non c’è più nulla che la tiene a New York, a parte sua sorella Kelly, perciò decide di accettare il lavoro a Crimson Pine.
All'inizio odia il posto in cui si trasferisce, Crimson Pine non è New York sotto molti punti di vista. Qui la gente gira con cappelli da cowboy e camicie a scacchi, e l’evento di maggior prestigio è il rodeo storico del paese. Quando poi scopre di dover alloggiare in un ranch, in compagnia di un cowboy tutt’altro che amichevole, la situazione non migliora. Kyle Lock, il cowboy poco amichevole, di certo non aiuta Olimpia ad apprezzare il posto. Lui odia lei e lei odia lui.
Una persona del suo passato l’ha spinto a essere molto diffidente nei confronti dei cittadini e
di chiunque arrivi dalle grandi città. I due, però, saranno obbligati a convivere in quanto vicini di casa al Lock’s Ranch di cui lui è proprietario. Tra battibecchi, litigi e cavalcate notturne, Kyle e Olimpia riusciranno a sopravvivere o si renderanno presto conto che questa non è una commedia romantica?

Buongiorno Librose,
Oggi vi parlo dell'ultimo romanzo di Francesca Cominelli "Questa non è una commedia romantica". Confesso che è la prima volta che leggo un libro di Chicca. La cover illustrata mi piace perché  è simpatica ma soprattutto ci sono tutti gli elementi della storia. 
Attenzione una cosa: quello che ha in testa alla nostra Olimpia, non è un gatto, se non si fosse capito. 

Lei Newyorkese che si trasferisce in un paesino dove il bestiame conta il doppio delle persone. Riuscirà a sopravvivere ai cowboy e alle camice a scacchi? 

Sollevo il labbro, rispondendo al suo sorriso. «Sei la classica cittadina che crede di averla solo lei. Altezzosa, megalomane, che guarda tutti dalla cima del suo piedistallo di carta.» La rossa perde il sorriso all’istante. «Credi di essere migliore di tutti noi solo perché vieni dalla grande città di New York ma, sinceramente, vale molto di più questo tovagliolo di carta di te.» 

Tutti e due hanno dei pregiudizi e paure che di certo non facilitano le cose, ma hanno anche dei progetti che li vedono lontani uno dall'altra. Rivedranno le loro convinzioni e si lasceranno prendere al "lazzo" dall'amore?

Considerazioni
Olimpia è strana. Ha un rapporto complicato con la madre tanto che la ha trasformata nel suo "diavoletto mentale". Quando deve prendere una decisione, la voce di lei le parla, mostrando le sue paure e debolezze, proiettandola verso decisioni drastiche. E fin qui ci può anche stare, insomma non è molto strana. Beh le sue stranezze non finiscono qui. 

Doppio POV che ho molto apprezzato. 
L'autrice tratta situazioni che nella vita reale possono essere imbarazzanti con nonchalance, che le fa sembrare quasi normale. "Io in quei momenti mi dicevo: non ci credo, l'ha scritto per davvero " e nel frattempo mi tenevo la pancia dalle risate. 
Indizio: Io e Olimpia condividiamo l'intolleranza al lattosio. 
La love story è slow burn ma intanto non mancano le battute piccanti e le ripicche per scaldare l'atmosfera. 
L'espressione che mi è rimasta impressa e che mi ha fatto ridere è "Montami come un toro meccanico"

Le imprecazioni/ preghiere/ modi di dire della protagonista con i nomi dei scrittori classici, ("Santa Jane Austen, aiutami tu") all'inizio sembrava carino, divertente  ma alla lunga le ho trovate ripetitive, così come la parola "cittadina", usata per indicare lei che viene da New York.

Ho apprezzato la storia, e mi ha regalato risate e spensieratezza. Si denota uno studio minuzioso sui cowboy e sull'ambiente circostante. 

Consiglio la lettura a chi ama i cowboy e a chi vuole una lettura divertente e rilassante. 

Alla prossima,
Jenny K.

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