RECENSIONE - "Hive" di Tim Curran

Titolo: Hive
Autore: Tim Curran
Editore: Sága Edizioni
Traduttrice: Romina Russo
Genere: horror
Data pubblicazione: 23 aprile 2022
Prezzo ebook: € 4,99 / KU
Prezzo cartaceo: € 19,90
Pagine: 642
Serie: Hive
# 1 Hive
#2 Hive2 (non ancora tradotto)
Jimmy Hayes ha avuto un brutto presentimento nel momento in cui è arrivato alla Stazione Kharkov e quella sua sensazione ha trovato conferma quando sono state ritrovate delle mummie fra le montagne.
Quando vengono scoperti i resti di una civiltà pre-umana, alla Stazione Kharkov iniziano i problemi veri...

Tim Curran (autore di Skin Medicine) ci regala uno straordinario seguito de “Le montagne della Follia” di H.P. Lovecraft.
Bentrovati, per una serie di coincidenze sono tornata a leggere il mio amato genere horror. Durante il Salone del libro di Torino, ho ricevuto in omaggio da Sága edizioni la versione cartacea di Hive, di Tim Curran. Autore che non conoscevo
Vi dico subito che la versione cartacea, che al momento non è disponibile su Amazon, ha delle illustrazioni, a cura di Federico Bertoni, che la rendono particolare.

Vi siete mai chiesti perché l'Antartide è spesso utilizzato per creare scenari drammatici, thriller efferati e storie horror? io sì, e la risposta che mi sono data è che essendo luoghi per lo più disabitati e difficilmente raggiungibili, diventano terreno perfetto per occultare al resto del mondo ogni cosa si voglia celare.

Hive ha una storia interessante dal punto di vista dell'idea. Nasce come il seguito ideologico di un libro scritto nei primi del 1930 da H.P. Lovecraft, le montagne della follia. Di cui vengono utilizzati paragrafi come incipit e delle rielaborazioni degli eventi. Arma a doppio taglio perché viene naturale fare paragoni tra stili di scrittura e capacità di coinvolgimento.

La narrazione è piuttosto piatta di emozioni se non in rari casi dove qualcosa sembra scuotersi. In campo vengono messi tantissimi personaggi che poi si perdono lungo il testo e di cui ho trovato una caratterizzazione superficiale, come se dovessero solo far numero. 
Le descrizioni delle scene sono lunghissime e ripetitive al punto da avermi appesantito la lettura. Posso però affermare che, dal mio punto di vista, questo libro avrebbe una trasposizione cinematografica notevole, proprio perché una sola immagine potrebbe racchiuderle in modo perfetto. Chissà che la speranza dell'autore non fosse questa. 
Riconosco all'autore di aver saputo raccontare la gestione dei campi di ricerca, buoni gli intermezzi dove antropologia, scienza e geologia si fondono per spiegare parte delle scoperte che vengono fatte.

Vi dico subito che degli horror amo la capacità di farmi scorrere brividi di terrore lungo la spina dorsale, quella paura inconscia che mi porta a osservare al limite del campo visivo per cogliere il movimento di ombre che forse non ci sono, o forse sì. Tutte cose che non mi sono successe con questo romanzo che ha un sapore di cose già viste.
Non mi ha convinta questo ipotetico seguito, ma devo dire che neppure il testo di Lovecraft mi ha entusiasmata anche se gli riconosco dei punti di forza, è alto il rischio di creare un effetto emulazione che perde d'intensità e non regge il confronto. L'ambientazione della storia principale è contemporanea e ci sono due interludi che riprendono eventi analoghi successi però decenni prima, ma finiscono col creare ripetizioni che a tratti confondono. Gli Antichi (gli esseri di cui si trovano le tracce) sembrano fare da sfondo quando in realtà dovrebbero essere il fulcro.  

Per comodità ho letto la versione ebook che ho scaricato con Kindle unlimited (offerta), la traduzione è fatta bene e il testo non presenta errori. Tra l'aspetto tecnico e quello del coinvolgimento voglio fare una media e dare al libro una sufficienza quindi 3 stelle.

Attendo la traduzione del secondo volume e chissà che non riesca a riconsiderare la prima impressione.
La lettura potrebbe essere interessante per chi cerca storie che sfiorano la fantascienza e incontrano il genere horror. Forse meno adatto a chi ama l'horror capace di azzerare il raziocinio e risvegliare lo spirito primordiale della sopravvivenza.. 

Buona lettura!
Monica S.

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