Recensione in anteprima - "Gli angeli non muoiono mai" di Soren Petrek

Titolo: gli angeli non muoiono mai
Titolo originale: angel's don't die
Autrice: Soren Paul Petrek 
Traduttore: Andrea Fracassi
Editore: Nua edizioni
Genere: Thriller Storico 
Prezzo Ebook: € 4,99 
Prezzo cartaceo: € 16,50
Pagine: 270 
Serie: Madeleine Toche 

Quando un agente americano viene preso in ostaggio, la famosa assassina della Seconda Guerra Mondiale Madeleine Toche ritorna in azione per salvarlo, affrontando l’OLP e altri avversari nel bel mezzo della guerra israeliana dello Yom Kippur.
Toche, conosciuta con terrore come l’Angelo della Morte, deve inviare all’OLP un messaggio sanguinoso: rilasciare l’agente o morire.
Con l’aiuto del Mossad, Toche scatenerà la sua furia, lasciando dietro di sé una scia di distruzione.

Buongiorno a tutti, è con vero piacere che vi parlo de: gli angeli non muoiono mai, di Soren Petrek, pubblicato dalla Nua edizioni che ringrazio della copia ARC.Si tratta del terzo volume della serie Madeleine Toche
Questa serie mi ha colpita fin dal primo libro e mentre scrivo questa recensione attendo che Amazon mi consegni la mia copia cartacea, perché voglio averla nella mia libreria.

"Avrebbe fatto di tutto per risparmiare alle future generazioni di ebrei il destino che era toccato ai suoi cari."

Nei primi due volumi ho avuto modo di conoscere Madeleine e la sua famiglia, l'arrivo della guerra e le vicissitudini l'hanno trasformata ne l'ange de la mort, l'angelo della morte. Un agente segreto e temuto da tutti per le sue capacità di entrare in luoghi inespugnabili e portare la distruzione. 

La seconda guerra mondiale è finita e sono passati quasi trentanni, tutti i protagonisti di quella guerra sono morti o in pensione, ma la vita non concede loro un attimo di tregua.
Altre guerre sono aperte, altri intrighi si svolgono nelle sale dei bottoni e i soldati sono nelle trincee o nei paesi ad altissimo rischio. 

«Hai già la cosa più importante a tuo favore, Karen,» continuò Madeleine. «Che cosa? «L’odio,» disse Madeleine con una voce che veniva dal profondo. Era piatta e priva di emozioni, una semplice esposizione dei fatti. Sia John che Jack la guardarono. L’avevano già vista così prima. Davanti a loro, i suoi occhi si scurirono e sembrò chiudersi in sé stessa. Senza una parola, John e Jack sapevano di chi sarebbe stata questa operazione. L’ange de la mort era tornato.

Madeleine ha circa cinquant'anni e si è ritirata dalle scene, conduce una vita tranquilla anche se alcune vecchie abitudini sono solo sopite. Basta veramente poco a riportare a galla l'assassina spietata e lucida che l'ha resa una leggenda.
Sola e solitaria per tutta la sua carriera, ma disposta ad accettare aiuto in questo frangente che la vede coinvolta in un modo del tutto nuovo.

«Sono così grata che Madeleine mi abbia coinvolto in tutto ciò. Mi tratta come una sua pari.» «Lei sa esattamente cosa stai passando, Karen. Ha perso così tante persone che amava durante la guerra. Si potrebbe dire che sono state quelle perdite a formare la persona che è oggi.»

Considerazioni

Non vi nascondo che la prima cosa che mi ha colpito di questo autore è il fatto che mette in luce il ruolo delle donne durante la guerra. Non le rende robot, non le priva della fragilità, ma ne mostra il coraggio, la dedizione e la forza di cui sono capaci.
La stessa Madeleine mostra le sue crepe e il desiderio di trovare la pace interiore e non solo. È consapevole di non poter continuare in eterno a rifugiarsi nelle ombre, ma per proteggere i propri affetti è disposta a tutto. Questo capitolo è incalzante, la lettura coinvolgente e le vicende si susseguono tra intrighi vecchi e nuovi. Alleanze che si cementano e tradimenti che prendono piede.

«La guerra non finirà mai. Vero Jack?» «No.» Lui la strinse ancora di più. Il suo amore era l’unico scudo che poteva offrirle contro la verità.

Tanti i personaggi che tornano dal passato e l'aiutano in nome di un'amicizia nata in circostanze tremende. Emerge la loro umanità e forse per la prima volta questi eroi svestono l'armatura mostrandosi per le persone che sono, coi loro sentimenti, le paure e le speranze.
Mi è mancata un po' di empatia che nei precedenti volumi ho provato, qualcosa di intimo, l'affinità che si era creata tra donne (protagonista e lettrice), non so se dipenda dalla traduzione o dall'autore. Un vero peccato perché la protagonista si mette completamente a nudo ripensando agli errori e alle scelte che non rinnega, ma comprende essere state precipitose e il motivo per cui si trova nuovamente a combattere contro un nemico implacabile.

Nonostante la sua difficile situazione, il deserto era sterminato e di una bellezza assoluta. Come poteva odiare qualcosa che non le portava rancore? Era una meraviglia della natura, minacciosa e meravigliosa allo stesso tempo. Lei era l’intrusa; impreparata alle sfide del deserto. Il deserto non aveva colpe.

Faccio i complimenti all'autore per aver scritto la storia di Madeleine e alla casa editrice per averla portata in Italia.
Ne consiglio la lettura a chi ha seguito la serie e a chi piacciono i romanzi storici. 


Buona lettura!
Monica S.

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