RECENSIONE - "Stranizza" di Valerio La Martire

Titolo: Stranizza
Autore: Valerio La Martire
Editore: Rizzoli
Genere: narrativa contemporanea
Data pubblicazione: 16 maggio 2024
Prezzo ebook: € 9,99
Prezzo cartaceo: € 16,15
Pagine: 192
Autoconclusivo


Sicilia, estate 1980. Da una radio la musica di Franco Battiato si mischia al frinire delle cicale e allo spumare delle onde tra Scilla e Cariddi. Due ragazzi sono sdraiati all’ombra di un pino marittimo in un agrumeto sulle sponde del mare. Il sole sopra di loro, gli aghi di pino sotto la pelle. Ma l’unico movimento è quello del vento. "Stranizza" è la storia di due ragazzi che si sono innamorati una mattina di giugno. Che hanno vissuto un’estate insieme e che hanno sognato che una stagione potesse diventare una vita. Ispirata ai fatti reali del delitto di Giarre, una storia che parla d’amore e dell’odio cieco e immotivato che nasce dal pregiudizio.

Buongiorno, 
oggi vi parlo di una lettura privata, si tratta di "Stranizza" di Valerio La Martire, edito da Rizzoli.

Marco e Nino sono due ragazzi che vivono in un paese siciliano. È estate quando si incontrano e si scoprono anime affini. In pochi mesi trovano la loro dimensione, vivono la bellezza di un amore passionale e carnale. Sulla loro pelle la dolcezza dei baci che si scambiano e i brividi provocati dalle occhiate malevole di chi li osserva e giudica. Una lotta tra desiderio, moralità e paura fino all'epilogo che è ingiusto e avvolto dall'omertà.

Considerazioni

Viene ribadito più volte che questa storia è liberamente ispirata a un fatto realmente accaduto. Con questi presupposti il lettore ha un'immediata connessione, il senso di giustizia, o meglio, desiderio di giustizia prende il sopravvento ed è quindi impossibile non vivere interiormente quanto accade ai due protagonisti Marco e Nino, che si fondono e sovrappongono alle vittime reali.

Da un punto di vista morale trovo che sia giusto non permettere alla memoria di sparire, ma è giusto anche analizzare la storia con un punto di vista distaccato. A metà tra un libro di narrativa e un romanzo young adult, la storia è abbastanza lineare e semplice per il modo in cui i due ragazzi si conoscono e si scoprono molto più simili di quello che pensano. I primi baci, le prime cose vissute e il timore di essere scoperti. L'ambientazione siciliana degli anni 80 viene ricreata attraverso i pregiudizi, le persone con mille occhi e l'ignoranza di chi è cresciuto credendo che non esista altro amore se non quello omologato come lecito. L'autore ha sottolineato come questi pregiudizi non siano legati al luogo, ma siano intrinsechi della natura umana in qualunque punto cardinale siano nati o vivano.

Potrei dilungarmi addentrandomi sul tradimento morale che arriva dalla famiglia o sull'inaspettato aiuto che giunge da chi, estraneo, non avrebbe obblighi.
L'autore dà una propria versione di come un sentimento possa sbocciare pur nelle peggiori condizioni; l'ha fatto in un modo delicato e senza edulcorare nulla, al contempo, forse, ha tentato di dare delle possibili spiegazioni ai fatti reali che a oggi ne sono rimasti sprovvisti. 

L'ambientazione siciliana si rimarca anche nelle frasi e nelle espressioni dialettali. In questo caso sarebbe stato opportuno inserire delle note con le traduzioni perché non si può dare per scontato che tutti comprendano i dialetti italiani né le sfumature e la drammaticità di alcuni dialoghi.

Un racconto carico di emozioni positive e anche negative, una lettura che consiglio.

Buona lettura!
Monica S.



Commenti

Post popolari in questo blog

RECENSIONE "Deviant" di Ellie B. Luin

RECENSIONE - Il narratore di storie, di Rita Nardi

RECENSIONE - La sposa gitana, di Carmen Mola

RECENSIONE - La piccinina, di Silvia Montemurro

RECENSIONE - Il libro delle storie a lieto fine, di Sally Page