RECENSIONE - Il narratore di storie, di Rita Nardi

Titolo: Il narratore di storie
Autrice: Rita Nardi
Editore: Garzanti
Genere: romanzo young adult 
Prezzo ebook: € 8,99
Prezzo cartaceo: € 16,05
Data pubblicazione: 17 ottobre 2023
Pagine: 503
Serie: autoconclusivo

C’ERA UNA VOLTA
UN NARRATORE DI STORIE.
SI DICE CHE INCANTASSE ANCHE LE
ANIME PIÙ DISILLUSE, PERCHÉ I
SUOI RACCONTI DONAVANO CIÒ CHE
PIÙ CI RINCUORA: LA SPERANZA.

Sogna in grande, Trinity. Era la frase con cui papà mi dava la buonanotte. Si sedeva sotto il nostro acchiappasogni e mi leggeva i suoi racconti per spazzare via gli incubi. Ora che lui non c’è più, passo le sere a bordo della mia auto, con il finestrino abbassato, il cappuccio in testa e la musica dei Bee Gees che sovrasta il rumore delle onde. D’altronde, qui a Seafolk, non c’è nulla da fare. Ma la monotona routine a cui sono ancorata sta per essere stravolta dall’arrivo di Acher Morris. Mia madre ha deciso di ospitarlo per aiutare la sua migliore amica, ma io non lo voglio in casa mia. Per quanto mi riguarda, può mettere in valigia le sue immacolate camicie di lino e uscire dalla porta, con i suoi odiosi ricci e i suoi finti sorrisi educati. Voglio che se ne vada dallo studio in cui mio padre scriveva le sue storie solo per me. Voglio che fugga lontano dalle mie parole taglienti, dalla mia rabbia che sobbolle, dai miei sbagli a cui risponde con irritanti silenzi. Eppure, solo lui riesce a scovarmi al faro quando voglio stare da sola. Solo lui non mi volta le spalle quando esplodo. Solo lui capisce il mio dolore. Noi due, tempesta e quiete, insieme, ci completiamo.

Buongiorno a tutti,
vi parlo della mia ultima lettura, si tratta del secondo libro di Rita Nardiil narratore di storie, edito da Garzanti che ringrazio per la copia ARC digitale

Rita Nardi ha una predilezione per le storie corali, di sofferenza, solitudine e senso di impotenza, con protagonisti che hanno vissuto dei traumi e che devono lottare per ritrovare se stessi e al contempo farsi comprendere da chi gli sta vicino.
Trinity e Acher sono agli antipodi, lei irruente e imprevedibile come una tempesta; lui pacato, calmo e riflessivo, in una parola: solido. Esternamente vivono le proprie emozioni in modo completamente diverso, ma non per questo sono meno intense o brutali.

"Avevo paura. Perché in fondo, tanto in fondo, sentivo Acher fin troppo simile a me. Quando fissavo i suoi occhi ricolmi d’amarezza, mi pareva di guardarmi allo specchio e la sensazione non mi piaceva."

In questo libro vengono messe in luce tematiche molto attuali e difficili. Anche se molte cose vengono trattate senza addentrarsi troppo nel merito delle situazioni e ripercussioni. Si crea nel lettore una sorte di desiderio di protezione verso questi due ragazzi che sono dovuti crescere troppo in fretta.

"Non avevo paura di loro, ma ero stanca. Esausta di essere l’emarginata, quella che rimaneva sola, in fondo alla classe. Ero stufa di sentire Sandie ridere alle mie spalle e di vedere come tutti gli altri la ascoltassero."

La parte psicologica in libri come questo è fondamentale  e l'autrice non esita a fornire dettagli dando voce ai pensieri e ai timori di Trinity. È suo il pov che leggiamo, questa cosa da un lato mi spiace perché avrei voluto sapere molte cose di Acher, direttamente da lui.

"Acher era… complicato. Non ero riuscita ancora a inquadrarlo. Agli altri dava l’idea di un ragazzo freddo e distaccato, eppure con me era diverso. Era scostante."

Qualche passaggio della storia è lasciata all'immaginazione del lettore e sovente c'è solo un accenno con un successivo cambio di scena a decretare la soluzione. Credo che in 500 pagine ci sarebbe stato lo spazio per gestire i vari dettagli. Una lettura coinvolgente, ma con diversi tempi morti anche perché bisogna attendere il 45% del testo affinché succeda qualcosa di decisivo.
In questo caso c'è stato il desiderio di sconvolgere i lettori per poi fare un grande passo indietro che mi ha fatto storcere il naso.

«Perché siamo soli, Trin.» Si limitò a rispondere. È vero, siamo soli. Non fisicamente, ma nell’animo.

Questo libro è destinato a un target di adolescenti e comprendo la decisione, ma anche in questo caso la soluzione è piuttosto rocambolesca e troppo prevedibile. 

Mi è piaciuta l'idea di intrecciare le storie di vari personaggi e raccontare una storia nella storia attraverso l'incipit e dedicando spazio a chi non è presente nel libro. Capirete questo ultimo concetto solo leggendo il volume.

Se mi facessi guidare solo dalle emozioni vi direi che questo libro è bello, intenso e mi ha coinvolta, ma analizzando il testo in ogni parte c'è qualcosa che è mancato e che mi porta a dare 4 stelle con una punta di riserbo.

"Ero così combattuta tra la ricerca della mia strada e i ricordi da non accorgermi dell’incessante scorrere del tempo, che stava inghiottendo ogni cosa sotto i miei stessi occhi."

Chi ha letto liberi come la neve, recensione qui apprezzerà di sicuro il narratore di storie perché ci sono degli elementi simili.
È una lettura adatta a ragazzi dai 16 anni in su, età vicina a quella dei protagonisti. Ne consiglio la lettura a chi piacciono le storie turbolente, introspettive, ma che approntano la crescita personale.

Buona lettura!
Monica S.

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