RECENSIONE "La figlia del peccato" di Marianna Vidal

Titolo: “La figlia del peccato”
Autore: Marianna Vidal
Editore: Self Publishing
Genere: Storico
Prezzo e-book: € 1,99
Prezzo Cartaceo: € 14,99
Data di pubblicazione: 06/01/2020
Pagine: 521
Serie: Autoconclusivo

ORDER

1957

Margherita è per tutti la figlia del peccato.
Concepita fuori dal vincolo matrimoniale, è nata in carcere e a vent'anni, nonostante la straordinaria bellezza, sa che non potrà mai sposarsi, perché l'amore è un lusso che non si può permettere.

Vittorio Ranieri di Montebello paga sempre i suoi debiti. Lo sa bene Alberto Coletti che, dopo averlo messo a capo della sua azienda, spera ora di assicurare il titolo di marchesa a sua figlia. Un vincolo legato all'eredità rischia però di mandare a monte i suoi piani, perché l'integerrimo genero insieme al titolo di marchese ha ereditato Margherita Di Meglio, la figlia ventenne di un'assassina.

Vittorio e Margherita dovranno lottare con le unghie e con i denti per il loro amore, sfidando il carcere e le regole bigotte di una società che cambia rapidamente, ma non al passo dei loro desideri.

Buongiorno e bentornati sul blog, oggi vi voglio parlare del nuovo romanzo di Marianna Vidal, che si è cimentata per la prima volta in uno storico, La figlia del peccato.
Margherita Di Meglio è quella che un tempo veniva considerata “una figlia del peccato”, concepita da una madre senza marito, e pure in carcere. A soli vent’anni rimane orfana e l’unica persona che si prende cura di lei è il vecchio marchese di Ranieri di Montebello, che da sempre la considera come una figlia. Margherita infatti, ora che la madre non c’è più deve trovare un lavoro e un posto in cui vivere in modo dignitoso e decoroso per una ragazza senza marito. Lei infatti ha deciso di volersi sposare, non crede nell’amore, perché è stato quello a causare tanti problemi a sua madre, inoltre nella sua condizione sa benissimo che difficilmente un uomo possa interessarsi a lei.

Vittorio Ranieri Di Montebello, è il nipote del vecchio marchese, che pur essendo molto affezionato a suo nonno e alla tenuta, da tempo vive a Milano. Si è infatti sposato con Angela Coletti, figlia di quello che lui considera il suo benefattore, in quanto ha salvato lui e suo fratello durante la guerra, oltre ad averlo messo a capo della sua azienda. Pur non essendo innamorato di lei, ha deciso di sposarla per evitare uno scandalo, convinto che non avrebbe mai trovato l’amore.
La morte improvvisa del vecchio marchese porta Vittorio a un viaggio a Ischia, dove si trova la tenuta. Qui, oltre a rendersi conto di essere il nuovo marchese, e dover capire come gestire la tenuta, scopre di essere diventato il tutore di Margherita.

Fin da subito Vittorio e Margherita provano attrazione l’uno per l’altra. Sono però entrambi consapevoli di non poter assecondare i loro sentimenti.
Margherita andrà con Vittorio a Milano e lavorerà presso la sua azienda, dove inizierà a far amicizia con le sue colleghe, con le quali condividerà l’appartamento. La vicinanza di Vittorio però è vero tormento, perché nonostante i buoni propositi, i suoi pensieri vanno a lui.

“Non le era mai capitato di pensare tanto spesso a un uomo e seguendo la fortuna di sua madre, si era infatuata di un impossibile”
Anche Vittorio combatte costantemente contro i suoi sentimenti verso Margherita, sia per rispetto verso la moglie, che per non mettere Margherita nei guai.
“Avrei voluto baciarla” gli confidò. “Era a pochi passi da me…” “Era così bella e aveva un tale sguardo…” Scosse il capo “La evito da allora, ma non faccio altro che pensarla e devo costantemente ripetermi che non devo alimentare questa cosa, anche se…”. Poggiò i gomiti sul ripiano della scrivania, affondando le dita tra i capelli. “Non posso continuare a vederla”.
“Perché mai doveva fargli questo effetto? Non era certo la prima donna che incontrava! No, era inutile ingannarsi. Sapeva che non era solo la bellezza ad attrarlo. C’era qualcosa nel suo sguardo che parlava alla sua anima.”

Siamo alla fine degli anni cinquanta, un periodo di transizione dopo la fine della guerra, le donne erano ancora soggette a delle regole ferree imposte dalla società e vittime del bigottismo di persone che non vedono al di là del proprio naso.
Riusciranno Margherita e Vittorio a vincere contro la mentalità dell’epoca e coronare il loro amore? Non vi resta che leggerlo.

Considerazioni
Il romanzo è abbastanza lungo, ma l’autrice riesce a non far calare l’attenzione, grazie a un mix di ingredienti, che rendono la storia avvincente dalla prima pagina all’ultima. La trama è costellata di avvenimenti e vicende, troviamo amore, amicizia, affetto, sotterfugi, gelosie, tradimenti, segreti che rendono la lettura avvincente.

La storia è narrata in terza persona e questo permette al lettore di conoscere le sfaccettature di ogni personaggio, e di avere una visione completa e a entrare in empatia con i due protagonisti e a conoscere meglio i personaggi secondari che avranno comunque un ruolo rilevante nella storia.

Ho apprezzato molto che l’autrice abbia deciso di ambientare la storia in un periodo di transizione e di emancipazione, raccontando una realtà destinata a cambiare in modo radicale negli anni successivi.
Un romanzo che consiglio a chi ama le storie romantiche di ogni epoca.

Buona lettura!
Alessia


Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

RECENSIONE "Deviant" di Ellie B. Luin

REVIEW TOUR - RECENSIONE "Jaded" di Robin C.

RECENSIONE - Il narratore di storie, di Rita Nardi

RECENSIONE - La sposa gitana, di Carmen Mola

RECENSIONE - La piccinina, di Silvia Montemurro