RECENSIONE IN ANTEPRIMA - "Liam" di Veronica Scalmazzi


Titolo: Liam
Autore: Veronica Scalmazzi
Editore: Self publishing
Pubblicazione: 7 novembre 2022
Genere: Sport romance - Age Gap - Hate to love  (autoconclusivo)
Prezzo ebook: € 2,99 + KU
Pagine: 394
Serie: Morris brothers series
#3 Cam - Recensione
Mi chiamo Liam Morris e lei mi odia.
Mi odia dopo avermi strappato un fottuto battito inaspettato, dopo avermi stregato con i suoi intensi occhi grigi graffiati dal dolore.
Un angelo dalle ali spezzate.
Una Ragazzina dalla lingua tagliente.
Un'attrazione fuori controllo.
Più mi odia e più vorrei stringerla a me, fare miei i suoi pensieri e riaccendere nel suo sguardo la scintilla.
Perché il suo dolore è anche il mio.
Perché non appena l'ho vista, lei mi è entrata dentro.
Lei e le sue cicatrici.
Lei e il suo essere così meravigliosamente complicata.
Lei e quel suo modo inaspettato di tirare fuori la parte più vera di me, quella che ho sempre soffocato per non mostrarmi debole e sopraffatto dalla vita.
Mi chiamo Liam Morris, detto Raptor, e sono il capocannoniere della Premier League. Vivo per la mia famiglia e il calcio è la mia passione più grande. O almeno lo era fino all'arrivo di lei.
Mi chiamo Liam Morris e il mio mondo è appena stato stravolto da un "Ti odio" sibilato con ardore.
Lei è la mia partita più importante.
E il suo nome è...
Buongiorno a tutti, siamo giunti all'ultimo volume della serie Morris brothers, quello che attendevo con trepidazione. Si tratta di Liam, di Veronica Scalmazzi, che ringrazio per la copia ARC. Per conoscere tutti i componenti della famiglia vi suggerisco di leggere anche: gioco d'amore . Recensione

Liam è il fratello più grande, quello che ha vegliato su tutti nel momento più buio che la famiglia ha attraversato. È il loro supereroe. Questo ruolo gli è rimasto attaccato fin da piccolo e l'ha reso un uomo attento e pronto verso il prossimo. Affascinante, virile e un campione del calcio dove ricopre il ruolo di attaccante ed è così che vive la vita. La morde, l'affronta di petto, ma sempre con gli occhi ben aperti per cogliere i dettagli, questo lo rende un giocatore temibile e una persona di grande empatia.

"Ha la postura rigida, tesa. Non sono io a spaventarlo, ma la verità e il suo cuore straziato da un amore che non vedrà mai luce. Tenuto segregato e al riparo dagli altri, da chi poteva giudicarlo. Io non sono fra quelli."

A metterlo ko è una persona che non dovrebbe neppure avvicinare. Con lei condivide il dolore della perdita che parla a entrambi, oltre lo spazio e il tempo. Un dolore che scava dentro e che ognuno affronta in modo differente.

"XXX è un libro proibito rilegato di dolore e molto altro. Altro che vorrei scoprire di persona, sulla mia stessa pelle, ma inavvicinabile."

Lei lo obbliga a riaprire le ferite che pensava cicatrizzate, lo costringe ad analizzarsi e al contempo a trovare la forza per tirare fuori entrambi da un baratro che rischia di soffocarli.
Ma basta davvero la determinazione di una sola persona a salvare tutti?

«Puoi nasconderti quanto vuoi, XXX, ma non ti basterà. Non con me. Io ti vedo fin troppo bene.»

Considerazioni

A costo di essere brutalmente onesta vi dirò che la prima parte del libro non mi ha entusiasmata perché la protagonista ha una caratteristica che non mi appartiene e trovo irritante: è facile alle lacrime. Ok, è un pianto giustificato, ma sono una persona che tende a rinchiudere e tenere sotto controllo le emozioni fino a un livello estremo. È per questo che mi è più congeniale Liam.

"Il dolore è un tatuaggio invisibile, un grido silenzioso che ti consuma da dentro. Fa casino, ti fa barcollare, spesso ti divora. 
Alcuni lo scorgono, altri no."

In questo volume ritroviamo la famiglia Morris al completo e le rispettive compagne, il clima è quello goliardico a cui ci hanno abituato. Ma c'è una cosa che li contraddistingue: quando uno di loro ha bisogno sanno fare squadra e lo aiutano oltre l'impossibile.
È questa la chiave di forza e di lettura di questo testo: l'amore incondizionato e duraturo della famiglia di sangue e di quella formata dalle persone che si scelgono.

"Non siamo semplicemente una rosa di professionisti che calciano un pallone, siamo ventitré compagni di squadra pronti a dare tutto e a essere l'uno il supporto dell'altro."

L'altra famiglia è quella formata dalla squadra con cui Liam gioca, li lega il calcio e  la passione che condividono li rende pronti a far fronte comune verso le difficoltà fuori e dentro al campo. È in questo frangente che emerge anche l'amore che l'autrice ha per questo sport. Lo si denota dall'attenzione delle scene e della forza empatica con cui descrive ogni dettaglio.

"Il calcio è un amore viscerale che dura oltre il novantesimo, è un'altalena di emozioni che ti stordiscono, ti si attaccano addosso e ti accompagnano a ogni vittoria e pure nelle sconfitte. Il calcio non si guarda, il calcio si vive."

La narrazione è a pov alternati e in prima persona al presente. La lettura risulta emotiva e di forte impatto. La storia evolve a tratti velocemente e in altri più lentamente, non è un difetto anche perché segue il ritmo di scene e avvenimenti. Il passato dei protagonisti emerge attraverso i ricordi, molti dei quali sono commoventi. Scalmazzi ha riversato molto in questo testo o almeno è ciò che penso dato l'intensità di alcuni passaggi. 
La differenza di età non l'ho mai avvertita come un ostacolo. I personaggi si mettono in discussione e quando hanno bisogno si affidano alle persone che amano. La crescita è evidente e scaglionata durante tutta la storia. Non ci sono drammi incommensurabili, ma ci sono sofferenza e dolore intimo, privato, quello che tocca l'anima dei personaggi e quindi giunge al lettore.

"Non è solo il mio cuore a urlare ma anche la mia anima. Un unico grido di sofferenza per avere perso un pezzo di me."

Non è un libro che ho divorato, l'ho centellinato per assaporarlo al meglio, avendo bisogno di razionalizzare il vissuto di Liam e della sua Ragazzina. Gli argomenti trattati riguardano anche i personaggi secondari, in questo caso ho apprezzato la delicatezza con cui sono stati affrontati. La stessa autrice è cresciuta lasciando andare alcune cose che, a mio avviso, appesantivano i testi precedenti danno la sensazione di già letto.
Conosco l'autrice personalmente, ma non le ho mai risparmiato critiche o appunti. In questo caso voglio farle i miei complimenti perché questo libro mi è piaciuto e mi ha convinto fino in fondo.
Ora chiudo la recensione e ringrazio chi l'ha letta tutta, siete stati coraggiosi!
Ne consiglio la lettura a chi sta seguendo la serie e a chi cerca storie sì dolorose, ma che parlano di amore in ogni sua declinazione e di rinascita.

Buona lettura!
Monica S.

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