RECENSIONE "Cuori fra le righe"

Titolo: Cuori fra le righe 
Autore: Barbara Anderson, Mathilde Bonetti, Chiara Casalini, Chiara Cipolla, Gianni Ciardi, Lorena Corvin, Danila Delaiti, Alessandra di Girolamo, Mirta Drake, Pitti Du Champ, Alberto Guerrini, Annabelle Lee  
Editore: Self publishing
Genere: Antologia di racconti 
Formato: ebook/cartaceo 
Prezzo:   0.99 € / 8.50  € 
Data pubblicazione: 14/2/18 
Pagine: 181


Dodici autori di generi molto differenti - dal rosa al gotico, dal fantasy al distopico, dallo storico alla poesia - uniti per la prima volta per rendere omaggio al sentimento più nobile: l’amore. In ogni racconto c’è un pezzo di cuore, di animo, che chi scrive regala al lettore, in un mosaico di solidarietà a favore dell’Associazione Tom&Jerry Onlus di Buccinasco (Mi) dedicata agli animali abbandonati. Un libro fatto di emozioni, tutte da leggere. Per una nobile causa.


Carissimi Lettori e Lettrici,
oggi voglio raccontarvi la mia esperienza di lettura di questi 12 racconti di 10 autrici e due autori che hanno riunito le loro opere per uno scopo benefico, uno scopo che nella prefazione una delle autrici dice essere l’Amore con la A maiuscola, quello che lega e stringe relazioni senza ostacoli tra le persone, ma anche tra gli animali. Il ricavato della vendita di questa raccolta andrà all’Associazione Tom & Gerry e al Parco canile-gattile dell’area sud milanese.
I racconti sono del genere Romance, ma appartengono a sottogeneri diversi: paranormal, historical, new adult e ci sono anche due brevi componimenti ibridi, tra poesia e prosa, che aprono e chiudono la raccolta.
In generale i racconti sono incompleti, come sospese nel nulla le loro conclusioni, troppo veloci nella narrazione e nel susseguirsi degli eventi che a volte risultano davvero improbabili. Le trame e le narrazioni sono molto diverse tra loro.
Amori all’improvviso che diventano scene di sesso senza veli in un batter d’occhio, cambiando all’improvviso la vita mesta di chi non ha più nulla. Oppure una favola ben narrata di leggende su aquile reali che salvano la vita, metafora di Dante sulla donna angelo che salva. Amori futuribili che trasformano macchine della morte in donne d’amore al tocco dell’uomo nuovo che ti cambia, con battaglie all’ultimo sangue, come avviene anche nel racconto spargi sangue e spacca e taglia teste, su vampiri e lupi mannari. Carina la storia dei cioccolatini che ti predicono il futuro e indirizzano le tue azioni, che ricorda un poco Forrest Gump: “La vita è come un cioccolatino, non sai mai quale ti capita.”, ma al contrario, qui scarti il cioccolatino, lo gusti e ti dice che ti succederà, ti fa incontrare l’amore della tua vita.
La storia del veterano di guerra che è riluttante all’amore e che trova l’amore in un sogno e poi, per una incredibile epifania lo trova nella realtà, è proprio in linea con i romanzi d’amore, dai quali ti aspetti il lieto fine, ma che devi sudarti per ottenerlo.
Davvero strano, ma di forte impatto per la mia curiosità il racconto sulla possibilità di tornare indietro nel tempo e cambiare le cose, farle e disfarle a proprio piacimento, per aggiustarle e levare un dolore, vorremmo tutti questo dono soprattutto se questo ci garantisce di trovare il vero amore.
Il racconto che mi è piaciuto di più per la sua completezza, per la scrittura curata e scorrevole è stato quello storico, ambientato nell’Italia della Prima Guerra Mondiale, con la  protagonista Ada che è una donna nuova, insieme al suo Ruggero, uomo che la ama e la rispetta come donna, ne innalza le qualità, lotta perché lei ottenga ciò che vuole ciò che le è stato precluso, non la riempie, non la salva, ma la rende ancora più grande di quello che è. Soft nella descrizione delle scene sensuali che non diventano mai esplicite, ma hanno il potere seduttivo di farti immaginare tutto dei vecchi film anni ’70. La ricerca storica si incastra perfettamente nel racconto e anche lo stile linguistico, curato e anche ricercato nella forma, a riprodurre il linguaggio dell’epoca, sostiene il racconto. La storia è ben raccontata e distesa, ottima la trovata finale per concludere la narrazione, ma non troppo.
Il romanzo Cyberpunk, invece, risulta sbilanciato, la conclusione è troppo affrettata ti lascia in attesa di un finale che rimane sospeso, che non c’è. Peccato perché la descrizione iniziale del futuro è davvero avvincente, premonitoria. Scrivere un racconto non è per nulla facile, richiede maestria stilistica e arte narrativa. Uno scrittore esperto si vede proprio da come scrive un racconto. Devo sinceramente dire che in questa raccolta alcuni racconti sono prevedibili e scivolosi, anche noiosi e che, a mio avviso solo un paio sono degni di attenzione.

Buona lettura!



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