RECENSIONE "Tutto il buio dei miei giorni" di Silvia Ciompi

Titolo: Tutto il buio dei miei giorni
Autore:  Silvia Ciompi
Formato: Ebook / Cartaceo
Prezzo: 9.99 / 12.66
Genere: Contemporary Romance
Editore: Sperling & Kupfer
Data pubblicazione: 10 Aprile 2018
Pagine: 325

ORDER



Camille ha vent'anni, ama lo stadio nelle domeniche di primavera, con le maniche corte e le bandiere mosse dal vento, e ama la sua curva, in ogni stagione. Lì salta sugli spalti, tiene il tempo con le mani: è la cosa che ama di più al mondo. È l'unico posto dove si sente davvero viva. Ma un giorno, proprio fuori dallo stadio, la sua vita si spezza. Un'auto con a bordo un gruppo di ultras la investe.Tra di loro c'è anche lui: in curva tutti lo chiamano Teschio. Sembra il cliché del cattivo ragazzo, ricoperto di tatuaggi e risposte date solo a metà. Eppure Teschio e Camille sono come due libri uguali rilegati con copertine differenti. Due anime che non hanno fatto in tempo a parlarsi prima, a guardarsi meglio. Si sono passati accanto migliaia di volte, ma non sono mai stati davvero nello stesso posto. Lo sono ora. Ora che il dolore si è mangiato tutto ciò che Camille era.


Buongiorno lettori, il libro di cui sto per parlarvi oggi è "Tutto il buio dei miei giorni" di Silvia Ciompi. Attratta dalla bellissima copertina ho deciso che dovevo assolutamente leggere questo libro. Posso dirvi che non me ne sono assolutamente pentita. Ho scoperto un libro intenso e indimenticabile e un'autrice con un talento per la scrittura, che non si trova spesso.

Camille adora lo stadio da quando era bambina e il padre fin da allora la portava con sé. Affascinata dalla curva e dai tifosi pian piano crescendo cerca di avvicinarsi a loro, fino ad arrivare a sedersi proprio lì in mezzo agli Ultras. Ha imparato a conoscere i leader dei tifosi, osservandoli in lontananza. Conosce tutto di loro ed è segretamente innamorata di uno in particolare, che non si è mai accorto di lei. Tra questi c'è Teschio, cappuccio in testa e occhi di ghiaccio, e nonostante non sia lui colui che le interessa e non si siano scambiati una sola parola, spesso tra quegli spalti si sono guardati, intensamente. Si osservano, si studiano, si ignorano. 

"Nell'inconsapevolezza di sentirsi osservata, mentre faceva vagare lo sguardo dal punto dove i capi ultras guidavano il tifo al campo, anche lei l'aveva visto. Erano rimasti incastrati l'uno nell'altra. Lei era arrossita ma non si era voltata. E avevano continuato a guardarsi, a scavarsi buchi dentro, zitti e fermi, inzuppati di pioggia. Poi Camille aveva abbassato gli occhi. Teschio si era acceso una sigaretta e non si erano guardati più. Avevano fatto finta di niente, come se non si fossero incisi a vicenda sulla pelle quello sguardo. Come se quella non fosse stata la prima cicatrice che si sarebbero lasciati addosso l'un l'altra. La prima di tutte quelle che sarebbero venuti dopo."

Poi un giorno tutto cambia. Mentre entrambi si stanno recando allo stadio, ormai prossimi all'inizio della partita, il cielo si fa nero. Camille, intenta a parlare con la sua cara amica Alice, spunta da dietro un muretto dritta sulla strada senza controllare prima, e Vale, Teschio e Bolo incapaci di frenare in tempo spezzano la vita di quella ragazza, insieme a tutto il resto. Il dolore di Teschio nel vedere con i propri occhi di chi si tratta sarà inconsolabile, disperato, lo sbriciolerà dentro come una bomba che esplode disintegrando tutto ciò che ha intorno, lasciando solo macerie. Da quel momento la seguirà passo passo, la sua vita trascorrerà giorno e notte dentro le mura di quell'ospedale, dove la osserva di nascosto, perché lui non ce la fa a lasciarla andare, lui non ce la fa a vederla spegnersi giorno dopo giorno e a vederla lasciarsi morire. Mentre vede che caccia le sue amiche, i suoi genitori e chiunque le voglia stare intorno, decide che lui qualcosa deve farla anche a costo di farsi odiare, ma pur sempre farle provare qualcosa che la faccia sentire viva. 

"Fare lo stronzo è la cosa che mi riesce meglio. E ha ragione lei, ho detto una cosa orrenda, una cosa perfida, ma non ce la faccio a vederla così. Sono settimane che la guardo spegnersi e morire dentro, precipitare. Non sarei dovuto salire su questo ascensore dopo aver visto chi c'era dentro, sarei dovuto scappare via, ma ormai mi ci sono infilato, tanto vale provare a fare qualcosa. Qualsiasi cosa per farla smuovere. Mi va bene se s'incazza, se mi odia, se mi prende a pugni. Non le devo stare simpatico, mi deve detestare. Basta che ti scuoti, basta che fai qualcosa e la smetti di continuare a respirare soltanto e a farti scorrere la vita addosso come se nemmeno ti toccasse più." 
Dopo quell'incontro ne susseguiranno altri, i loro dialoghi fatti di battute al vetriolo, punzecchiamenti, cominceranno a colorirsi di confidenze mai dette, poco a poco si riveleranno piccoli pezzetti di vita e nonostante non se lo dicano, cominciano a legarsi l'uno all'altro. Di nascosto da tutti, soprattutto da coloro che non approverebbero questa loro amicizia. 





Teschio porterà nella vita di Camille quella voglia di vivere che le mancava. Soprattutto non la fa sentire una "Spezzata". Perché ora Camille ce la fa a vedere un domani dopo che la sua vita è cambiata totalmente. Ma  gli incubi che affollano la mente di Teschio, conditi dei suoi sensi di colpa, lo porteranno spesso a tirarsi indietro a non sentirsi degno di quell'affetto e di ciò che sta nascendo nel cuore di Camille.



Due anime distrutte, due vite spezzate che solo insieme riescono a stare in piedi, a completarsi, a vivere. Un amore di quelli impossibili, talmente incompatibili tra loro, che nonostante tutte le buone intenzioni non riescono a colmare le lacune che li separano. Ma ciò che provano è qualcosa fuori dal comune, dove uno non riesce a sopravvivere senza l'altro. È un libro che vi susciterà emozioni, commozione, voglia di arrendersi ma anche di lottare, rabbia, delusione, sconforto ma anche coraggio e speranza. 




La scrittura dell'autrice è molto fluida, condita di descrizioni e metafore. Riesce a entrare dentro e a far immedesimare il lettore nel racconto. Le emozioni e i fatti della storia sono quasi palpabili. I personaggi sono ben descritti e caratterizzati, tanto da sembrare quasi di conoscerli personalmente. 


Ho amato tanto questa storia, nonostante non sia il genere che prediligo, eppure non mi sono pentita di averlo letto, anzi, posso confermare che è un libro che va letto assolutamente. Un libro che entra nel cuore e starà lì, in un angolo dei ricordi, che difficilmente riuscirete a dimenticare. 

Buona Lettura!





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