REVIEW TOUR - RECENSIONE "La persona che resta" di Melanie Summers

 


Titolo: La persona che resta
Titolo originale: The after wife
Autore: Melanie Summers
Traduzione: Francesca Noto
Editore: Darcy edizioni
Genere: Romance contemporaneo - second chance - small in the town - narrativa femminile
Pagine: 400
Costo: 0,99€ in pre-order - 1,99€ il giorno d’uscita, poi 3,99€ in ebook - 16€ cartaceo - disponibile su KU
Data d’uscita: 10 marzo 2021


Vincitrice della medaglia d'argento della narrativa femminile, Reader's Favorite Awards 2020. 
Dall'autrice di bestseller Melanie Summers, arriva una storia emozionante che ci parla dell’amore, della perdita e della rinascita...

Dopo aver perso il marito, la scrittrice Abigail Carson ha praticamente rinunciato a vivere. Ha trascorso l'ultimo anno rinchiusa nel suo appartamento di Manhattan, fino a quando, a causa dei suoi esigui risparmi, è costretta a trovare una nuova casa. 
Abigail è alla ricerca dell’anonimato e dell'isolamento, per questo si trasferisce in un minuscolo villaggio della Nuova Scozia dove immagina che non ci sarà nessuno che possa interrompere la sua solitudine.

Tuttavia, Abigail non si rende conto che la vita in un piccolo paese offre molta meno privacy rispetto alla grande città. Con i vicini che bussano alla porta offendo dolcetti fatti in casa e inviti, Abby si ritrova presto immersa fino al collo nella vita della gente di South Haven. Tra i tanti, stringerà un'improbabile amicizia con Liam Wright, il tuttofare che sta ristrutturando il suo cottage fatiscente, e sua figlia, Olive di sette anni.

All’improvviso il cielo oscuro che avvolge Abigail sembra schiarirsi, inizia persino a pensare di aver ritrovato l'amore. Ma proprio quando è pronta a rischiare, scopre che Liam nasconde un segreto scioccante che potrebbe sgretolare le sue ultime certezze. Abigail si trova di fronte a un bivio: deve decidere se voltare per sempre le spalle al dolore o aprire di nuovo il cuore anche se il cielo minaccia ancora tempesta.

Profondo, commovente e pieno di speranza, La persona che resta ci ricorda l'importanza delle relazioni familiari e sociali e la natura inseparabile dell'amore e della sopravvivenza.


Cari lettori, ho letto per voi in anteprima “La persona che resta” di Melanie Summers, pubblicato in Italia da Darcy Edizioni. È uno di quei libri cui si stenta ad avvicinarsi a causa del tema, ma che nascondono sempre una grande forza e molte sorprese. 

Abigail, la protagonista, è una donna rimasta vedova. La perdita dell’amato marito l’ha praticamente distrutta, svuotata di ogni voglia di vivere. Non riesce a trovare conforto neppure nel lavoro che tanto ama. Abigail è infatti una scrittrice affermata, che dopo la scomparsa del marito non è riuscita più a buttare giù nemmeno una parola. Tutto viene stravolto ancora una volta, quando decide di lasciare Manhattan e trasferirsi in una piccola cittadina canadese. Intraprenderà un viaggio non solo sulle lunghe strade che la porteranno in una nuova casa, ma neanche nelle vie nascoste dello spirito dove riscoprirà sé stessa e la vita. 

“Immagino che la vita sia così, non ti chiede mai il permesso. Va avanti e basta, a tutta velocità, facendo svolte violente e casuali, e tu sei costretto a fare tutto il giro, anche se non gliel’hai mai chiesto.” 

 Complici di questi cambiamenti saranno i suoi nuovi vicini, soprattutto Liam e la sua bambina Olive. Tra lei e Liam, si instaura un rapporto di amicizia e fiducia, e anche qualcosa in più, che rischia di essere rovinato da una scioccante rivelazione. 

“Infine, Liam si gira verso di me e mi guarda negli occhi con un’espressione addolorata. La riconosco immediatamente, perché l’ho già vista una volta.” 

Questo libro mi è molto piaciuto, è malinconico, ironico e profondo allo stesso tempo. I sentimenti di Abigail li ho trovati realistici e coerenti con la sua situazione. Inoltre, molti passi sono commoventi ed emozionanti, soprattutto durante l’interazione con Olive e Liam. Il giusto peso viene dato anche alle persone vicine ad Abigail, come la madre e la sua migliore amica. Nonostante qualche piccolo refuso e una dose extra e un po' eccessiva di dramma alla fine, è un libro che ho apprezzato davvero molto. Lo stile è semplice e diretto, ma con momenti molto poetici e delicati. L’ironia e il sarcasmo di Abigail rendono tutto più divertente e movimentato. Il tema della perdita è affrontato con delicatezza ma con tutte le sfumature del caso, dalla disperazione, alla rabbia, alla ripresa della lucidità. 

“Liam riprende a parlare. «È difficile essere la persona che resta, vero? Ci sono così tante domande senza risposta. Così tanti “se solo” e “chissà se” e “avrei dovuto”.»”

È un libro che colpisce per la capacità di mettere in comunicazione il lettore con il personaggio di Abigail e coinvolgerlo nella sua vita. 
Complessivamente lo valuto con un 4,5/5 e lo consiglio a tutti coloro che non temono di provare delle emozioni intese sia di felicità che di dolore. 
Buona lettura.

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