RECENSIONE IN ANTEPRIMA - "Eternal Night" di Debora C. Tepes

Titolo: Eternal Night
Autore: Debora C. Tepes
Editore: Self publishing
Genere: Dark Romance
Prezzo ebook: € 2,99
Data pubblicazione: 10 Febbraio 2020
Pagine: 246

ORDER


Nadir 
Nadir è solo un ragazzino quando è costretto a fuggire con suo fratello Quadir da una moschea in fiamme nella sua città, in Libano. Lì, tra le pietre divorate dall’esplosione, ha perso non solo i suoi genitori ma anche tutta la vita così come l’ha conosciuta sino a quel momento, e ha siglato un inconsapevole patto di sangue con la violenza, che d’ora in poi sarà il suo destino.
Adesso che è ormai un adulto, la vita di Nadir è scandita da violenza e aggressioni e dalle regole del clan che ha fondato con suo fratello e che gestisce scommesse clandestine, droghe di ogni genere e racket. La violenza è l’unico linguaggio che Nadir conosca, tutto ciò che ha portato con sé dalla sua terra e che l’ha seguito fino in Europa, dove si è rifugiato. Tuttavia, anche per lui esiste qualcosa di sacro e intoccabile: la famiglia, il bene supremo da proteggere. A ogni costo.

Layla
Layla non ama la compagnia della gente. Preferisce rinchiudersi nel suo mondo, cullata dalle note del pianoforte sul quale lascia scorrere le dita. A casa, Layla non ha nessuno che l’aspetti: d’altra parte, suo padre è il capo della squadra omicidi della polizia di Berlino e ha ben altro di cui occuparsi. Tuttavia ogni tanto, trascinata da un’amica, anche lei si concede una nottata diversa dal solito. Ed è così, durante una notte in una discoteca della capitale, che il destino di Layla prende una piega inaspettata. È lì, tra le luci stroboscopiche che l’accecano e la musica techno che l’assorda, che incontra Nadir e si perde nei suoi occhi color dell’ebano. Le loro orbite collidono e, da quel momento in poi, niente sarà più lo stesso. Lei cade nella trappola dell’oscuro sconosciuto arrivato dal Medio Oriente e lui crede di avere il potere in mano. Non l’ha scelta per caso: sa perfettamente chi sia e, soprattutto, quale ruolo ricopra suo padre. Rapirla e consegnarla a suo fratello Quadir è il suo unico scopo. Ma ciò che Nadir ancora non sa è che sarà lui stesso a cadere in una trappola dalla quale sarà impossibile fuggire: quella della passione.

In bilico tra la vita e la morte, costantemente sospesi tra la verità e la menzogna, il giusto e lo sbagliato, Nadir e Layla si lasciano travolgere in una spirale di attrazione incontrollabile. Ma può l’amore sopravvivere al richiamo irresistibile del sangue? Possono due anime perdute ritrovarsi al di là del bene e del male?


Buongiorno lettrici,
Oggi vorrei parlarvi del nuovo romanzo di Debora C. Tepes “Eternal night”, un raro romance pieno di adrenalina, tristezza, sentimenti forti, violenza e amore. Una storia di due persone all'apparenza diverse e sconosciute ma che scopriranno insieme di essere due anime affini. Conosciamo meglio i nostri protagonisti…

Da bambini bisognerebbe vivere la vita spensierati, circondati solo da amore e felicità. Questa sicuramente non è l'infanzia vissuta da Nadir. Un evento tragico ha inoltre cambiato per sempre la sua vita. Era infatti solo un ragazzino quando i suoi genitori morirono a causa di una esplosione avvenuta in una moschea nella sua città in Libano. Gli resta solo il fratello Quadir, con il quale diverrà inseparabile. Si trasferiranno a Berlino e la loro vita sarà segnata da sangue e violenza d'ora in poi. I due fratelli infatti, nella capitale tedesca, fonderanno un loro clan, apriranno un club, gestiranno ogni genere di scommesse clandestine, droghe e racket. Nadir vive la sua vita costantemente suo filo di un rasoio, si nutre di adrenalina e sangue, la sua vita è diventata oscura.

“Anche se fisicamente mi sento distrutto, nel mio sangue circola l’adrenalina. È incandescente e rapida, mi inonda le vene e mi fa sentire su di giri. Mi nutro del pericolo. Immischiarmi nei guai è la mia droga. Vivere sul filo del rasoio è l’unico modo di stare al mondo che conosco. Vivo assecondando i miei impulsi peggiori. Zero regole e zero limiti. Vivere borderline, proprio come il disturbo che mi porto dietro. Solo buio. Niente luce. Notti eterne e giorni neri. È questo ciò che sono.”

Layla è una ragazza tedesca che vive la maggior parte del suo tempo da sola, non ama molto stare con le altre persone. Le è rimasto solo il padre da quando da piccola sua madre fu uccisa durante una sparatoria. Ma essendo lui capo della squadra omicidi della polizia di Berlino non ha molto tempo da dedicare alla figlia. Layla passa le sue giornate tra il bianco e il nero dei tasti del suo pianoforte.

“Sono una sociopatica, la gente mi infastidisce. Preferisco la solitudine e il mio pianoforte al resto del mondo.”

La sera in cui Layla e Nadir si incontrano non è casuale. La nostra protagonista di stava concedendo una serata diversa dal solito in un club con la sua amica, quando viene avvicinata da un uomo affascinante, misterioso, dagli occhi penetranti. Nadir è affascinato da quella ragazzina piccola e spaventata, ma le sue azioni sono tutte calcolate per uno scopo ben preciso. Infatti Nadir sta semplicemente portando a compimento un incarico affidatogli dal fratello. Il suo scopo è quello di rapire una ragazza e tenerla in ostaggio. Ma non una ragazza qualunque. Proprio lei. Layla. Questo sarà l'inizio della fine…per entrambi.

“«Layla vuol dire notte» le rivelo, scostandole una ciocca di capelli dal viso. Si bagna le labbra con la lingua e continua a boccheggiare. «Notte… la notte è l’emblema della mia vita» riflette ad alta voce. «La mia, di vita, è una notte eterna. Vedi? Abbiamo già trovato una cosa che ci accomuna»” 

Saranno giorni infernali, intervallati da una irrefrenabile passione, dalla sete di sangue, dolore, vendetta, costantemente in bilico tra la vita e la morte, tra il giusto e sbagliato. Lui non può provare amore e compassione, lei non si arrenderà mai.

“Nadir mi ascolta con le palpebre socchiuse, in contemplazione, e a vederlo così sembra quasi umano. È come se i diavoli avessero per un momento smesso di torturarlo. Non conosco nulla di lui. Non so chi sia, perché si comporti così, cosa voglia da me. So solo che, in questo fuggente attimo, riesco a vederlo per quello che è davvero: un uomo spezzato.”

Quale potrebbe essere il rimedio per colui che è sempre vissuto nella violenza se non l’amore?
Cosa succederà ai due protagonisti? Continueranno a vivere le loro vite o si lasceranno andare ai sentimenti?

Non mi resta che lasciare a voi il piacere di leggere questo romanzo e augurarvi Buona Lettura!

CONSIDERAZIONI

Quando mi hanno proposto di leggere questo libro, ho accettato a scatola chiusa, non sapevo né la trama né di cosa trattasse, l’unica cosa che sapevo erano l’autrice e il genere. Avendo letto molti libri di questa autrice, ho accettato volentieri. Per quanto riguarda il genere ho letto spesso dark romance e ammiro il coraggio di scrivere un romanzo di questo genere in questo periodo dove i femminicidi e la violenza sulle donne sono purtroppo all'ordine del giorno. Vi preannuncio che ci saranno scene forti pertanto se non amate questo genere di libri, potreste avere qualche problema con la lettura.
È un libro ben scritto, i protagonisti sono entrambi due caratteri molto forti e al contempo fragili. Amo il modo di scrivere di Debora C Tepes, ha la capacità di tenere incollato il lettore a quelle pagine come se fossero linfa vitale.
Dal punto di vista tecnico il romanzo è scritto in prima persona alternando i pensieri di entrambi i protagonisti. Scritto al presente a parte alcuni flashback del passato, come il capitolo iniziale, che ci aiutano a capire meglio la vita di Nadir e Layla. Non ho trovato errori ortografici o refusi.
Nonostante il libro mi sia piaciuto, non mi sono sentita di dare il massimo dei voti in quanto mi è sembrata una storia già letta in vari libri, a parte la modifica del clan di riferimento, in questo caso arabo.
Concludo facendo il mio in bocca al lupo a Debora C Tepes e al suo romanzo. E a voi lettrici, se vi piace questo genere, ve lo consiglio assolutamente!


Buona lettura!

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