RECENSIONE IN ANTEPRIMA - "The sheik - Il fascino della bestia" di E. M. Hull

Titolo: The Sheik - Il fascino della bestia
Autore: E. M. Hull
Editore: Cignonero
Prezzo ebook:  € 3.99
Prezzo cartaceo: € 12,66
Genere: Narrativa
Pagine: 318
Data pubblicazione: 26 settembre 2019


PREORDER

1919.
Una spedizione in solitaria nel deserto: è così che Diana Mayo, giovane aristocratica inglese, ha intenzione di festeggiare il suo ventunesimo compleanno. A nulla valgono le proteste di suo fratello Aubrey e lo sconcerto dell’opinione pubblica. Diana è arrogante e volitiva, cresciuta come un ragazzo, interessata solo allo sport e ai viaggi, e convinta di essere invincibile e intoccabile. Ma non sa che tra le dune sconfinate e le pianure sabbiose, c’è un uomo che la conosce e che prepara la sua trappola. E le sue intenzioni non sono onorevoli.
Ahmed Ben Hassan è lo sceicco di una potente e selvaggia tribù del deserto. È bello, ricco e colto, straordinariamente crudele e molto incline a soddisfare ogni capriccio. E non prova alcuna pietà per quella giovane viziata e ribelle, che crede di avere il mondo in pugno. Il suo obiettivo è farla sua, domarla, renderla schiava. Ma Diana è un osso duro, Diana non vuole piegarsi, e l’odio che brucia nei suoi occhi è un incentivo alla vendetta. Perché Diana è inglese e Ahmed Ben Hassan ha più di un motivo per odiarla, ma non riesce a capire cosa sia quella strana sensazione che lo spinge a desiderarla più di ogni altra cosa al mondo. Non sa cosa sia, sa solo che non vuole provarla.
Perché nel deserto non c’è spazio per l’amore.

Un romanzo spregiudicato e sconvolgente, estremamente attuale.
Una storia d’amore e passione che è la matrice perfetta di ogni dark romance.
Cari lettori, ben trovati.
Ho letto in anteprima per voi “The Sheik, il fascino della bestia”, scritto da E. M. Hull e pubblicato da Cigno Nero Edizioni che ci ha fornito il file.
Il titolo e la cover mi hanno subito incuriosita, quando poi ho scoperto che si tratta di una ristampa di un libro scritto nel 1919 ho deciso di leggerlo. Da questo libro è stato anche tratto un film con Rodolfo Valentino. Davvero interessante!
Il libro è ambientato proprio nel 1919, quindi è possiamo considerarlo un contemporaneo per l’epoca, ma non certo per i contenuti. Infatti, già la protagonista, Diana, sfata lo stereotipo della donna dell’alta società tutta merletti e chiacchiere. Lei è un’avventuriera che, affidata alle cure del fratello appena nata, è cresciuta come un uomo. La sua bellezza però è tutta femminile. Nonostante abbia molti pretendenti, il suo desiderio più grande è vedere il deserto. Non si cura delle questioni di cuore, né tanto meno di quelle matrimoniali.

“È evidente che sono nata senza la capacità di provare certi sentimenti. Non ho mai amato nessuno nella mia vita, neanche mio fratello. Ci sopportiamo a vicenda, ma non proviamo affetto l’uno per l’altra. E come avremmo potuto?”

“Per una donna, il matrimonio significa la fine della sua indipendenza. Non ho mai obbedito a nessuno in vita mia, e di certo non intendo cominciare ora!”

Ha un obiettivo e riuscirà a raggiungerlo.

“Quel luogo su cui aveva tanto fantasticato le sembrava già familiare. Il sole infuocato nel cielo terso, i miraggi tremolanti che si sollevavano dal suolo bollente, le sagome slanciate di alcune palme in una piccola oasi lontana. Era felice. Si sentiva giovane, forte, perfettamente adatta a quel tipo di vita.”

Proprio durante la sua tanto agognata spedizione nel deserto, però, accade l’irreparabile. Viene rapita da Ahmed Ben Hassam, uno sceicco crudele e senza scrupoli.
Ahmed ha intenzione di far soffrire Diana, ma qualcosa comincia a strisciare sotto le coltri indurite del suo cuore. Diana, intimorita e terrorizzata da lui, comincia un processo di mutamento dettato anche dalla confusione che Ahmed genera in lei.

“Si sentiva esausta, vittima di una stanchezza invincibile. La vecchia Diana era morta la notte precedente, e adesso doveva fare i conti con quello che era diventata: una donna nuova e diversa, di cui non poteva fidarsi, perché troppo volubile e spaventata. La Diana che conosceva non avrebbe mai ceduto di fronte a niente, mentre la nuova sé stessa era un essere timido e impaurito, che le suscitava solo disprezzo per quella paura insuperabile che le toglieva le forze. Ma se non poteva combatterla, poteva almeno cercare di nasconderla.”

Possiamo definire questa storia come un primitivo dark romance soft, dove nonostante lei sia una vittima e lui un carnefice, non c’è un vero rapporto di odio e violenza, anzi si sviluppa un sentimento del tutto diverso.

“Gli occhi di Diana lo percorsero lentamente, fermandosi poi sul suo viso olivastro, completamente sbarbato, incorniciato da riccioli corti e scuri. Era il volto più bello e crudele che avesse mai visto. Non riusciva a smettere di guardarlo, e lui ricambiava il suo sguardo in modo così intenso che Diana ebbe l’impressione di sentirsi nuda, privata dei suoi abiti maschili, il suo corpo bianco esposto a quello sguardo spietato.”

La trama può essere scontata ai nostri occhi, ma per l’epoca è stata sicuramente un’innovazione. Lo stile narrativo è fluido e le descrizioni dei luoghi sono molto suggestive. L’atmosfera è avvolgente e calda, scossa talvolta da alcuni colpi di scena. L’autrice non ci fa pesare troppo la situazione di prigionia, il malessere di Diana è descritto tramite i suoi pensieri, ma in realtà non l’ho percepito sulla pelle. Ahmed è un tiranno spesso crudele con i suoi sudditi, ma in qualità di rapitore l’ho trovato decisamente troppo soft. Questa è l’unico appunto che mi sento di fare.
Avrei preferito una resistenza maggiore alla prigionia, sembra che Diana si sia adattata fin troppo in fretta, e una rappresentazione più realistica della situazione.
Comunque è un libro molto piacevole, sicuramente avanti rispetto ai suoi tempi.
Lo consiglio a tutti, non solo perché è una bella lettura, ma anche perché è interessante e utile leggere romanzi precursori, se così vogliamo chiamarli, di generi che oggi piacciono tanto.
Vi consiglio in generale di leggere libri scritti nel secolo scorso, c’è da rimanerne piacevolmente sorpresi.

Buona lettura.



Commenti

Post popolari in questo blog

REVIEW TOUR - RECENSIONE "Jaded" di Robin C.

RECENSIONE "Deviant" di Ellie B. Luin

RECENSIONE - Il narratore di storie, di Rita Nardi