RECENSIONE "Le ragione del cuore" di Lucille Bauman

Titolo: Le ragioni del cuore
Autore: Lucille Bauman
Genere: Romance storico
Editore: More stories
Prezzo ebook: € 2.99
Data pubblicazione: 9/09/2019
Serie: autoconclusivo



Cornovaglia, agosto del 1939.
Catherine è un giovane e bella ragazza di ricca famiglia, innamorata perdutamente di Peter, il garzone di un emporio.
Quello tra i due sembra un amore destinato a durare per sempre, ma la guerra appena scoppiata minaccia di incrinare le loro speranze.
Peter, infatti, viene mandato al fronte e Catherine, presa dalla disperazione, decide di unirsi alle infermiere volontarie.
È qui, tra bende, siringhe, e mille difficoltà, che Catherine farà la conoscenza di Amanda, Lucy e Sara. Tre donne, tre infermiere molto diverse tra loro, che le insegneranno a cavarsela e a trovare la sua via, grazie alla solidarietà e all’amore.

Ben trovati, cari lettori. Torno con le mie recensioni per il blog dopo la pausa estiva. Per voi ho letto Le ragioni del cuore di Lucille Bauman, edito da More Stories edizioni.
Siamo in Cornovaglia nel 1938 e la Grande Guerra è alle porte. 
Catherine, ragazza di ottima famiglia, figlia di un medico, è innamorata del garzone Peter. La loro storia è profonda ma sembra impossibile vista la disparità sociale tra i due. 

“«Non capisci che senza di te io non sono più nulla?» ammise tra i singhiozzi. Dinanzi all’evidente fragilità di Catherine, a Peter sembrò che qualcuno gli avesse legato con del filo spinato la bocca dello stomaco, tanto era intenso il dolore che provava in quel momento, ma a ciò si mescolava anche la felicità di rivedere, nelle parole che aveva pronunciato poco prima e nel suo viso arrossato, la ragazza di cui si era innamorato. «Anche tu mi mancherai, amore mio» le sussurrò stringendola, premendo le labbra su quelle della ragazza, infuocate dal pianto.”

Tuttavia, a separali sarà la guerra. Peter infatti parte per il fronte, deciso a fare carriera nelle forze armate per elevare il suo stato e garantire una vita agiata alla sua Catherine.
Ma la guerra non regala niente a nessuno, non fa sconti, non fa privilegi.

“«Ti aspetterò» bisbigliò Catherine, premendo il viso contro il petto del fidanzato, inspirando l’odore acre della sua uniforme. Peter sorrise al suono di quelle parole appena accennate, prese la mano di Catherine v’impresse un bacio che avrebbe segnato per loro due un nuovo inizio; questa volta avrebbe lottato contro qualunque nemico per ritornare da lei. Catherine notò che negli occhi di Peter non c’era più alcuna traccia del ragazzo animato da spirito patriottico che l’aveva salutata dal treno in corsa; ora davanti agli occhi un uomo perfettamente consapevole del suo destino e terribilmente spaventato da quello che lo aspettava oltre il Mediterraneo.”

Catherine decide di rendersi utile lavorando come infermiera in un ospedale di guerra. A questo punto la sua vita cambia. Da ragazza cresciuta in una bolla di sapone, viene a contatto con la dura realtà della vita. Incontrerà molti ostacoli, ma grazie alle sue nuove amiche Amanda, Lucy e Sara riuscirà ad affrontare questo periodo difficile.
Purtroppo, nonostante sia stata una lettura piuttosto scorrevole, non sono riuscita a farmi coinvolgere. 
Catherine è un personaggio molto razionale, è guidata dalla ragione e dall’etica e ha difficoltà a esprimere a pieno i suoi sentimenti. Se questo all’inizio l’ha resa interessante, successivamente è diventato un ostacolo a creare una connessione con lei. Non sono riuscita a immedesimarmi. Nonostante alcuni bei momenti narrativi, anche evocativi e di una certa intensità, non mi sono arrivate le emozioni come me le aspettavo, considerando il contesto. Dopo la prima parte il libro ha preso un andamento mirato al drammatizzare il più possibile, ma allo stesso tempo è risultato un po’ ripetitivo. Mi riferisco soprattutto alla protagonista, che nei suoi drammi e dilemmi, tende a entrare in un loop che determina un calo di attenzioni.
Il personaggio più interessante e realistico, a mio parere, è sicuramente Amanda. Proprio le vicende che la riguardano sono state, per me, quelle più coinvolgenti e significative. Le altre due amiche rispecchiano la coscienza di Catherine. Sono un po’ come il diavolo e l’angelo che stanno sulle nostre spalle, e che spesso danno consigli opposti confondendo sempre di più la protagonista nei momenti cruciali dando, allo stesso tempo, voce ai suoi pensieri. 
Durante la lettura ho riscontrato alcuni piccoli e ripetuti refusi, e in un caso una dimenticanza di una parola nella frase.
La narrazione è in terza persona ma intervallata da pagine di diario di Catherine scritti in prima persona e dai racconti della vita delle amiche, anch’essi in prima persona. Un’idea per spezzare la narrazione.
Tirando le somme penso che 3/5 sia un punteggio adeguato al mio parere. 
Lo consiglio agli amanti del genere.

Buona lettura!




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