RECENSIONE "Il filo rosso" di Alessia Coppola

Titolo: Il filo rosso
Autore: Alessia Coppola
Editore: More Stories
Genere: Romance contemporaneo
Formato: ebook/cartaceo
Prezzo: 2,99 €/ € 9,99
Data pubblicazione: 10 aprile 2020
Pagine: 187
Serie: Autoconclusivo
ORDER


Secondo la leggenda cinese del filo rosso del destino, ognuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra: questo ci lega indissolubilmente a coloro cui siamo destinati. Tempo, spazio, circostanze non contano. Finché le anime sono in vita il filo le lega.
Allyson non sa chi troverà in fondo al suo filo. È amareggiata, certa ormai che il vero amore sia solo una chimera, come quel dragone azzurro di cui favoleggiava l’amica cinese Lin Mei, e che avrebbe dovuto guidare la sua strada per la felicità mentre invece l’ha solo illusa. L’unica soluzione è cercare rifugio in quella stanza che profuma di trementina e ha i colori di una tavolozza d’artista. Ally si fa curare dalla pittura, il suo primo amore, e chissà che cosa emergerà da quella tela. Forse il futuro che lei desidera per se stessa…

Alessia Coppola è nata e risiede a Brindisi. È una scrittrice, illustratrice e blogger.
Diplomata al liceo artistico, ha proseguito gli studi presso la facoltà di Beni culturali. Durante gli anni dello studio si è dedicata alla scrittura, pubblicando raccolte di poesie, favole illustrate, romanzi, novelle e racconti. Collabora con editori, blog e riviste come articolista, illustratrice e grafica.


Dopo un periodo di pausa, eccomi qui a parlarvi di una nuova lettura romantica e leggera dal titolo
Il filo rosso di Alessia Coppola, pubblicato da More Stories.

Il romanzo è ambientato a San Francisco e la protagonista Allyson è una ragazza che non crede più
nell’amore. Il suo cuore batte per un ragazzo che, come dice la sua migliore amica Sabine, è sbagliato per lei. È fidanzata da anni con Lucas, un musicista di una band, che entra ed esce nella sua vita quando e come vuole. Lucas è un immaturo, non ha mai degli obiettivi di coppia e non permette al loro rapporto di evolvere. Per quanto Ally viva momenti molto intensi con lui, ogni volta che cerca di parlargli, di fargli capire che cosa manca nel loro rapporto, Lucas fugge sempre invece di riflettere e cercare di essere più presente nella vita della ragazza. Ma nonostante Lucas sia del tutto inaffidabile, Allyson continua a stare con lui.

“Mi sentivo in bilico, sull’orlo di un burrone e bastava un soffio per spingermi giù. Ero sempre sul
filo con lui, in oscillazione su un’altalena che dondolando sfiorava il dolore e la felicità. Ma lo
amavo. Amavo Lucas più di me stessa, tanto da annientarmi, da dimenticare chi fossi. Tuttavia ero
estremamente orgogliosa e non ammettevo che una donna svilisse se stessa per un uomo.”

Ally è una ragazza che ha bisogno di essere amata, di sentirsi unica e non una fra tante, però è talmente sfiduciata che non riesce a lasciarlo e a iniziare nessun tipo di rapporto con altri ragazzi.
La pittura è l’unico rifugio che la fa sentire al sicuro. Finché il destino non le fa incontrare Ethan, un coinquilino dell’appartamento del migliore amico di Ally, dove lei si rifugia a dipingere. Sarà qui che inizierà a leggere i libri che ama Ethan e qualcosa in lei inizia a cambiare.

“Li leggevo e li sfogliavo come fossero miei, anzi, con più premura e devozione, perché mi
sembrava di violare il mondo di Ethan. Benché non lo conoscessi, mi sembrava di essergli amica
da tempo. Perché leggere i libri di qualcuno è come sondarne l’anima e gli anfratti più nascosti.”

“Il filo rosso” è un romanzo dove la protagonista femminile è al centro della storia. È scritto in prima persona e il suo punto di vista è quello più usato dall’autrice. È riuscita ad approfondire la personalità della ragazza raccontando ogni sfaccettatura di lei, narrandoci i suoi pensieri e le sue emozioni, svelandoci lentamente il suo cambiamento interiore. L’ambientazione e il testo sono curati, e la leggenda del filo rosso del destino è un tema che compare per tutto il libro. A fine lettura ho proprio avuto la sensazione che ci sia stato un filo invisibile a legare tutta la storia, dal prologo, dove abbiamo modo di vedere che cosa accade nel passato di Ethan, fino all’ultima pagina. L’autrice è stata brava a comporre la trama ed è sicuramente diversa da molti altri romance. Il percorso che fa la protagonista per ritrovare se stessa e i personaggi che incontra sul suo cammino li ho trovati originali. Ho anche apprezzato molto l’importanza nella storia dell’arte e dei libri. Mi è dispiaciuto solo che Ethan sia rimasto un po’ in ombra rispetto ad Allyson. Sicuramente è lei la protagonista, ma avrei voluto leggere più parti con il punto di vista del ragazzo. Ovviamente è solo un parere personale. Consiglio questo libro a chi ama le storie d’amore a lieto fino, a chi crede nelle anime gemelle e al destino che prima o poi le fa ritrovare.

Buona lettura.


Commenti

Post popolari in questo blog

RECENSIONE "Deviant" di Ellie B. Luin

REVIEW TOUR - RECENSIONE "Jaded" di Robin C.

RECENSIONE - Il narratore di storie, di Rita Nardi

RECENSIONE - La sposa gitana, di Carmen Mola

RECENSIONE - La piccinina, di Silvia Montemurro