RECENSIONE "Oltre le paure, te" di Ilenia Bernardini

Titolo: Oltre le paure, te
Autrice: Ilenia Bernardini
Editore: Self publishing
Genere: romanzo rosa
Formato: ebook/cartaceo
Prezzo:  0,99 €/   14,56 €
Data pubblicazione: ottobre 2017
Pagine: 293



Anne Hudson Sinclair è bloccata nel suo dolore per la perdita del marito morto in Afghanistan nella sua ultima missione militare, lasciandola sola senza il suo amore di sempre,  il suo confidente, il suo migliore amico, il padre delle sue figlie. Si limita a respirare, a fare quello che tutti si aspettano da lei: cerca di essere una madre presente per l’adolescente Claire e le gemelle Alison e Alice, un punto di riferimento. Non permette a se stessa di tornare a vivere a pieno la propria vita, incapace di lasciare andare il dolore e i sensi di colpa.
Matt Cooper è il suo sbaglio più grande, l’uomo che con un solo bacio ha messo sottosopra le sue convinzioni, prima che il suo mondo crollasse.
Per Matt esiste solo una donna, ma sa di non essere quello giusto per lei. Il suo passato violento lo ha forgiato, nel fisico, nella mente ma soprattutto nel cuore, blindandolo. Non permette a nessuna donna di avvicinarsi: meglio amare da lontano piuttosto che rovinare la vita di Anne. Ma quando una decisione sbagliata li porta a stare a stretto contatto, il cuore sceglie di combattere, di andare contro ogni regola imposta. Vicino a lei suo fratello Chuck e la fidanzata Blair che sono il suo sostegno, la guida, la certezza di non essere sola, ma anche il migliori amici di Matta che sanno tirarlo fuori dal baratro e spingerlo a mettersi ancora in gioco in cerca dell’amore.



Ilenia Bernardini nasce a Rimini l’11 ottobre 1988, ma vive in provincia di Pavia, con suo marito Marco e due cani. Ha iniziato ad appassionarsi alla lettura fin da piccola, diventando presto una divoratrice di libri. Gestisce, assieme a due amiche, il blog letterario “Pretty in Pink”. Amore dietro le quinte è il suo romanzo d’esordio.



Ciao a tutte, ho appena finito di leggere questo romanzo e le mie sensazioni sono contrastanti. L’ho trovato leggero e leggibile, con un linguaggio semplice e diretto, senza fronzoli e che non si perde in descrizioni, ma che si concentra sulle emozioni e sensazioni dei protagonisti. Bella l’idea dei diversi punti di vista dei personaggi che mandano avanti la storia o la descrivono da due diverse angolazioni emotive. La storia si dipana senza troppi imprevisti, un poco prevedibile, con i colpi di scena al momento giusto e le soluzioni che ci si aspetta, ma d'altronde se si leggono romanzi rosa è proprio questo che si cerca, una storia leggera, piena di eventi che si susseguono secondo uno schema conosciuto che alterna momenti di eccitazione, a momenti di abbandoni e tristezze in cui tutto sembra perduto.
La storia d’amore segue il solito cliché, bella lei, bello lui, ci incontriamo. Ci scontriamo, ci perdiamo ci ritroviamo. Quello che ho trovato interessante è la dedizione all’amore e la tenacia nel cercarlo e ottenerlo. La storia sembra dipanarsi senza luoghi reali e tempi reali, perché sbilanciata all’interno dei protagonisti che cercano e scavano nel proprio dolore, forse tirando anche un poco troppo la corda della pazienza della lettrice, che si trova dentro rocambolesche situazioni tese a narrare questi sentimenti. Interessante l’immagine della donna avvocato forte e senza paura che affronta senza timore anche le situazioni più difficili e la sua fragilità davanti al dolore di sua figlia.

 “Tra poco saranno quattro anni che mio marito, il mio migliore amico, il mio più grande amore, è morto. Sono spaccata in due: una parte di me è nel presente, è una mamma orgogliosa dei suoi tre gioielli, un avvocato di tutto rispetto, una sorella premurosa. Ma l’altra metà è ancora nel baratro, è ancora sulla porta di casa, con gli ufficiali dell’esercito davanti a me. Questa parte di me è morta e non risusciterà mai.”

 Altrettanto interessante la figura di Matt che ha paura d’amare perché sopraffatto dal terrore di essere violento come il padre, ma che non esita a essere protettivo con un bimbo che vive la sua stessa esperienza.
Alcune ingenuità della trama sono necessarie per mantenere l’attenzione su sentimenti ed emozioni a volte troppo sviscerate. Le emozioni sono raccontate dall’interno dei personaggi in prima persona, ma spesso non hanno la forza dell’immedesimazione. 
Poco credibili sono, poi, alcune scene di sesso, come quella nei camerini di un negozio di abbigliamento, ma solo forse per me che non mi immagino nemmeno di avere voglia di farlo in un luogo in cui qualcuno possa interrompermi. Devo dire che non mi è dispiaciuto leggerlo. Lo trovo adatto a chi voglia svagarsi e sognare che una donna trentenne, madre di tre figlie, vedova possa pensare di trovare l’amore di un giovane uomo bello fino a farti mancare il respiro, che ha aspettato lei per tutta la sua vita e che sia possibile risollevarsi proprio nel momento in cui sembra tutto finito.

“Ogni tanto bisogna toccare il fondo, spezzarsi in mille pezzi, per poter ricominciare a vivere.”

Ci sono pochi errori di battitura che non inficiano comunque la lettura.

Buona Lettura!


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