PRESENTAZIONE "Hotel California - Storia di una Paranoia" di Dalila Porta

Titolo: Hotel California – Storia di una Paranoia
Autrice: Dalila Porta
Editore: Eretica Edizioni
Genere: thriller psicologico
Formato: cartaceo
Prezzo: 11.90€
Data pubblicazione: 13 ottobre 2017
Protagonisti: Annie, ispirata alla canzone di Michael Jackson Smooth Criminal
Papercut ispirato alla canzone omonima dei Linkin Park e California, ispirata alla canzone degli Eagle Hotel California
Pagine: 168
Papercut è spaccato a metà fra un passato che gli si è attaccato addosso come una piaga e un futuro che non sembra brillare. Sarà California, strampalata ragazza dall’inconscio serrato, a spianargli la strada per una vita qualunque, banale, noiosa, eppure sicura e serena.

Voleva chiamare aiuto, ma allo stesso tempo temeva che se l’avesse fatto loro l’avrebbero trovata. Dunque rimase in silenzio, nel caso loro si trovassero nei paraggi. Sentiva talmente tanto freddo che tremava; o forse era la paura a grattarle la schiena con tutti quei brividi. Non serviva a nulla che stringesse le mani intorno ai piedini, continuava a sentire freddo. Aveva paura di voltarsi, di muoversi. Respirava piano. Aveva paura. Annie Aveva paura. Annie. Aveva paura.

Quand’è che una persona può affermare di stare bene? Annie, sorella di Papercut e personaggio chiave del romanzo, non riesce mai a capire come si sente. Tormentata da immagini spaventose e tetre fantasie, Annie viene privata di tutte le gioie dell’infanzia e dell’adolescenza. Ansie, paure e incertezze si proiettano nel suo acerbo mondo interiore sotto forma di allucinazioni. Saranno loro a spingerla verso la follia?

«Sono quattro anni che non vieni a farmi visita, mamma».
Annabelle continuava a tacere.
«Come mai sei qui?»
«Sei un piccolo mostro».
«Sono anni che non ci vediamo. Non sono piccola, Annabelle, sono solo mostruosa». «Tu sei la mia infelicità».
«Tu sei la tua infelicità».
E, chiusasi la porta dell’aula alle spalle, si erano subito baciati come se fosse stata per entrambi la prima volta nella vita. Fu un bacio alla frutta, con un retrogusto di bacche. Andarono a casa di lei, conclusero, infine andarono a bere.
California dimostrò per tutta la durata di quella relazione un atteggiamento parzialmente ostile. Non sapeva perché, ma pensava che ci fosse qualcosa di tremendamente folle in quel colpo di fulmine ricambiato così spassionatamente.
Secondo le sue esperienze, quando le cose vanno così bene, fanno un capitombolo molto presto.

Dalila Porta, nata Napoli nell’estate del 1989, qualificata in traduttologia, scrive articoli di geopolitica per la rivista online Il Tempo La Storia. Le sue passioni sono i viaggi, i libri e le fotografie.


Commenti

Post popolari in questo blog

REVIEW TOUR - RECENSIONE "Jaded" di Robin C.

RECENSIONE "Deviant" di Ellie B. Luin

RECENSIONE - Il narratore di storie, di Rita Nardi