BLOGTOUR - RECENSIONE IN ANTEPRIMA - "(Non) ho bisogno di te" di Marianna Calandra


Titolo: (Non) ho bisogno di te
Autrice: Marianna Calandra
Editore: Pubme
Collana: un cuore per capello
Genere: Young adult
Prezzo ebook: 0,99 €
Data pubblicazione: 03 aprile 2019
Serie: Autoconclusivo

ORDER
Ginevra Eleonor Douglas vive nel Tennessee, è una ragazza semplice, dalla battuta sempre pronta ma dietro la sua spavalderia si nasconde un animo gentile e sarà proprio questo a cacciarla nei guai. La sua famiglia ha una fattoria e per questo è denigrata, ma la stessa ragazza derisa potrebbe avere un ruolo importante nel futuro di Jacob Lord Serpe Verde e sua sorella Trisha: il tormento di Ginevra da quando loro padre è diventato vice sindaco, in quanto non riescono proprio a rivolgersi a lei con gentilezza. A loro piace ostentare, a lei no, ma il destino ha in serbo delle sorprese: è infatti in grado di capovolgere sentimenti e situazioni.


Ben ritrovati, cari lettori.
Oggi vi vorrei parlare, in anteprima, del nuovo romanzo di Marianna Calandra, intitolato "(Non)ho bisogno di te".
Il libro è autoconclusivo, ma come viene indicato nei ringraziamenti, ci sono molti punti ancora da chiarire, per cui può essere che in futuro avremo l'occasione di leggere qualcos'altro sui protagonisti di questa storia, Ginevra e Jacob.

Ginevra è una ragazza di quasi diciotto anni, solare e spigliata; Jacob, invece, ha tre anni in più di Ginevra, e ci viene descritto come un ragazzo borioso e altezzoso.
Conosceremo i due protagonisti alle porte dell'estate, successivamente al termine della scuola; un giorno il ragazzo si troverà a perdere il lavoro per colpa di Ginevra, la quale, dopo aver ascoltato di soppiatto una telefonata di Trisha, sorella di Jacob, scopre le difficoltà economiche in cui verte la famiglia del ragazzo e decide di aiutarlo.
Jacob non ha minimamente intenzione di accettare nulla da Gin, ma quando si troverà a perdere il secondo lavoro in pochi giorni per via del suo carattere scontroso, sarà Trisha che, arrivando anche a umiliarsi, chiederà una mano a Ginevra.
La giovane protagonista, che ha sempre detestato i due ragazzi per questa immagine arrogante che hanno sempre dato di loro, farà prevalere il suo animo buono e li aiuterà.

Inizialmente Jacob rifiuterà la proposta di Ginevra, ma su preghiera di Trisha, in questa strana e quasi surreale complicità nata tra le due ragazze, deciderà di accettare: lavorerà presso la fattoria dei genitori di Gin, assieme alla stessa protagonista.
Sembra essere tutto uno scherzo, Ginevra che per tanto tempo è sempre stata derisa proprio a causa della fattoria della sua famiglia, ora si ritrova a dover lavorare al fianco del ragazzo che più detesta al mondo.
Ma, invece, sarà proprio così che Gin, giorno dopo giorno, conoscerà meglio sia Jacob che Trisha, andando oltre alle apparenze di questo loro carattere altezzoso.

Tra il lavoro alla fattoria e un matrimonio imminente, lascio a voi la lettura dell'evoluzione di questo rapporto tra Gin e Jacob, che sembrava caratterizzato da un profondo detestarsi l'un l'altra, ma che in realtà, sotto sotto, nasconde ben altro!

La storia di questo racconto è semplice e leggera, con la narrazione dal punto di vista in prima persona della sola Ginevra. Purtroppo, un po' per la mancanza del pov di Jacob, un po' per la carenza di una precisa delineatura dei protagonisti, non sono riuscita a entrare in sintonia con loro, perché non ne percepivo né emozioni né stati d'animo.

La scrittura, invece, è fluida, ma l'ho trovata un po' troppo continua, non del tutto in linea con uno stile di libro scritto, oltre che presentare refusi; il linguaggio e i dialoghi sono ancora un po' acerbi e superficiali (un po' come i protagonisti, giustificati in parte per la loro età), ma sufficientemente naturali.

Una piccola, ma evidente, stonatura che ho trovato è il cambio radicale del nome del personaggio maschile: per metà lettura, viene chiamato solo e soltanto Jacob; successivamente viene chiamato per vari capitoli, senza preamboli, solo e soltanto Jay, per poi ritornare a Jacob e verso la fine concludere con la corretta alternanza Jay/Jacob. Ovviamente si capisce il richiamo al diminutivo, ma è stato un passaggio confidenziale troppo netto e distanziato, tanto che mi è parso quasi come se ci fosse stato un cambio di nome a metà scrittura.

Nota a favore per la copertina: bellissima e dolcissima!

Consiglio questo racconto a tutti coloro che cercano una lettura giovane e poco impegnativa, ideale per trascorrere un momento domenicale di relax.

Buona lettura a tutti!




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