RECENSIONE "Fermo! Che la scimmia spara" di David Cintolesi

Titolo: Fermo! Che la scimmia spara
Autore: David Cintolesi
Editore: PSE
Genere: Pulp Hard/Boiled
Formato: cartaceo
Prezzo: 12,66
Data Pubblicazione: 8 novembre 2018
Pagine: 209

Cosa succederebbe se la notte di due ragazze sotto allucinogeni si trasformasse improvvisamente in un set di un film horror, con zombi assassini e cantanti che si tramutano in bestie cannibali? Se un ragazzo, senza arte né parte, fosse tormentato dalla sua pornostar preferita? E se tua moglie ti stesse osservando di nascosto da delle telecamere, e la tua sorte dipendesse da un dipinto di Banksy? E se la notte di due ladri strampalati, durante l’ultimo colpo prima di cambiare vita, fosse minacciata da un serial killer che taglia i piedi alle sue vittime? Dieci racconti che mescolano tutti i generi: grottesco, commedia, pulp, horror, thriller, noir ma che trovano, in una vena ironica, il loro punto in comune. Dieci storie apparentemente isolate fra di loro: le scorribande stile “Telma e Louise”, il tradimento sospettato o vissuto, la violenza sulle donne e la violenza fra donne, la difficoltà di vivere la sessualità e l’aberrante mondo della droga; e ancora le imprese di un efferato killer taglia-piedi, la fine surreale di una bravata allo zoo o la svolta di uno studente universitario, trasformatosi da vittima in carnefice. Dieci storie diverse, ma tutte accomunate da una vena ironica nero shocking. 

David Cintolesi è nato a Firenze nel 1988, dove vive tuttora. È studente universitario iscritto al corso “P.r.o.Ge.A.S.” (Organizzazione e Gestione di Eventi Imprese per l’Arte e lo Spettacolo) al terzo anno, e per pagarsi gli studi svolge saltuariamente piccoli lavoretti. Dopo aver avuto alcune esperienze nel campo della musica come cantante singolo e con gruppi, con i quali ha inciso demo e realizzato concerti, ha capito che la scrittura narrativa e la vita degli altri era ciò che gli interessava veramente. E, influenzato dai romanzi di Stephen King, Niccolò Ammaniti e i minimalisti americani, ha deciso di provare a raccontare storie. L’8 novembre 2018 è uscito il suo primo libro di racconti, dal titolo Fermo! Che la scimmia spara.

Bentornati su Opinioni Librose, oggi vi parlerò della raccolta di racconti "Fermo! Che la scimmia spara" di David Cintolesi.

Per la seconda volta, a distanza di poco tempo mi imbatto in questo genere prima d'ora a me sconosciuto, forse la prima volta ho faticato un po' ad abituarmi ma questa volta, sono partita preparata.


Una raccolta di 10 racconti che oscilla tra il genere Pulp e l'Hard/Boiled dalle tinte noir e a tratti esilarante.
Dieci racconti che hanno in comune la cruda realtà e la violenza, personaggi ben caratterizzati, accomunati da una parvenza di normalità, che perdono la testa per svariati morivi, il risultato quello di tenerti incollato con la curiosità di capire cosa ci sia nel prossimo racconto.

«Non esistono scelte giuste o sbagliate. Esistono quelle che decidi di fare. E, finché non le hai fatte non puoi sapere se lo siano o meno. A volte bisogna solo sperare».

I primi racconti colpiscono come un pugno in faccia, originali, decisi e di fortissimo impatto.
L'impatto è minore nel resto del racconto, ma comunque lasciano a bocca aperta! 
Un'unica domanda, è possibile nella realtà? Si è possibile, li puoi immaginare, ti puoi immedesimare, puoi rabbrividire e puoi pregare che non succeda mai a te, perché le storie possono sembrare molto fantasiose e inverosimili, ma non è così.

L'autore, ti trasporta in ogni singola situazione come se fossi circondata dai personaggi di ogni storia.
Il mio preferito è proprio quello che dà il nome alla raccolta, trovo esilarante e allo stesso tempo terrificante la trama e il personaggio femminile.
il romanzo da un punto di vista tecnico è semplice scorrevole e ben scritto, anche se ho trovato qualche incongruenza all'interno del testo.
Per il resto consiglio questa raccolta a chi è amante del genere o a chi vuole avventurarsi nel Pulp!





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