RECENSIONE - "La cospirazione dell'inquisitore" di Giulia Abbate

Titolo: La cospirazione dell'inquisitore
Autore: Giulia Abbate
Editore: Leggereditore
Genere: narrativa storica
Prezzo ebook: € 4,99
Prezzo cartaceo: € 13,60
Data di uscita: 2 gennaio 2019
Pagine: 388

ORDER

All’alba del XIV secolo, in un feudo isolato tra i boschi della marca papale, la vita della giovane vedova Elisa è sull’orlo del baratro. La sua più cara amica Gisella è stata arrestata con l’accusa di stregoneria, e l’infamia rischia di coinvolgere anche lei. Sopravvissuta a un’infanzia luttuosa, vedova dell’antico signore del feudo e madre di una figlia nata già orfana, secondo il buonsenso Elisa dovrebbe lasciare il mondo per entrare in convento. Invece lei resiste, per sua figlia e per sé stessa, con la speranza battagliera in un futuro migliore. E quando nel feudo arriva un potente inquisitore papale, la sua speranza si fa più concreta. Riccardo appartiene a un nobile casato milanese e prima di diventare frate domenicano è stato un uomo d’armi, esperto del mondo in tutti i suoi aspetti. L’attrazione tra i due scoppia inesorabile, ma l’inquisitore ha un compito difficile da portare a termine: da lui dipendono la vita o la morte di Elisa, e niente e nessuno potrà condizionare le sue decisioni. Riuscirà Elisa a scalfire il cuore indurito di Riccardo e a trovare in lui un alleato contro il destino che sembra tramarle contro?
Sullo sfondo di un medioevo burrascoso, una storia d’amore appassionante con due protagonisti indimenticabili.
Cari lettori, eccomi di nuovo a voi per parlarvi di un romanzo storico: “La cospirazione dell’inquisitore”, edito da Leggereditore (che ci ha fornito il file per la lettura), scritto da Giulia Abbate.
Siamo nel medioevo, dove la figura dell’inquisitore è temuta e rispettata da tutti. Nessuno si aspetta, però, di vederne uno alle proprie porte.
Elisa degli Altoviti capisce subito che il suo destino si intreccerà inesorabilmente a quello di Riccardo, inquisitore giunto sul posto dopo l’arresto di Gisella, amica di Elisa. Che tipo di uomo è Riccardo? Elisa è affascinata e spaventata da lui, ma lei è una donna forte, sopravvissuta alla vedovanza per amore di sua figlia e non si farà mettere i piedi in testa tanto facilmente. Eppure le trame di un disegno più grande di lei rischiano di imbrigliarla per sempre e garantire la sua rovina.

“Lui era minaccioso, era grande e oscuramente forte... proprio per questo valeva la pena capirne qualcosa in più. Il calcolo era sempre quello, ma in quel momento la sorprese di nuovo: nove anni. Erano nove anni che non si sentiva così piacevolmente irrequieta. Nove anni, nei quali l’amore per la vita le era scivolato dalle mani giorno dopo giorno. Nove anni, e solo in quel momento si sentì di nuovo esistere.”

Cosa si cela dietro gli avvenimenti che sconvolgono Elisa? Riccardo si rivelerà un amico o un carnefice?
Devo dire che mi mancava un libro del genere, dove suspense, antiche superstizioni, religione e costumi si intrecciano in un vortice che sembra non lasciare scampo.
L’ambientazione storica è ben ricostruita, come gli usi, le credenze, gli atteggiamenti. Tramite i personaggi l’autrice ci presenta un medioevo oscuro e crudo, dove per una donna sola non c’è altra scelta che chiudersi in convento, dove l’arte della guarigione è assimilata alla stregoneria, dove la bellezza esteriore è considerata peccato. Ma Elisa è diversa, è una donna del suo tempo che però non vuole rinunciare a essere viva e fa di tutto per preservare sua figlia e garantirle una vita dignitosa. Riccardo è un uomo dalle mille sfaccettature, è pericoloso, astuto e affascinante. Tra i due si sviluppa un rapporto particolare, segnato dal pericolo e dalla passione. Ho apprezzato molto la dicotomia di entrambi i personaggi, la vividezza di alcune immagini che l’autrice ci regala e la franchezza delle emozioni che ci fa arrivare. Interessante anche tutto l’aspetto dell’indagine dell’inquisizione. Si intende subito che c’è molto di più sotto, ma è bello arrivarci piano piano.

“La pravità dell’eresia. Era il fulcro di tutto. Era la ragione per la quale Riccardo era lì, il motivo di ogni sua manovra e studio. Eppure, Elisa sentiva di essere comunque incatenata al centro di un disegno oscuro. Non dei suoi nemici. Ma dell’inquisitore.
In che genere di ragnatela si trovava? Che tipo di ragno si sarebbe trovata addosso?”

Lo stile narrativo è perfettamente consono al periodo storico che viene evocato. I personaggi dialogano tra loro con un registro linguistico adatto all’epoca, riconoscendo con i giusti appellativi le varie cariche rappresentate dai personaggi e il lessico è molto ricercato e cambia a seconda di chi parla e del suo interlocutore. La narrazione in terza persona è la scelta giusta che permette una visione d’insieme.
Ho trovato solo l’inizio un po' lento e avrei preferito che alcune cose venissero approfondite. L’autrice ha voluto lasciare intendere molto sul piano eretico e delle pratiche di guarigione e malefici, senza però entrare particolarmente nei dettagli. Anche il finale non mi ha fatto impazzire per il modo in cui è presentato.

“Un angolo di lenzuolo sarebbe bastato a dieci malefici! Per non parlare di un corpo di donna. Nessun sapone lavava davvero quel tipo di contaminazione. Il pensiero le leccò le cosce, le strinse il ventre in una tagliola. Quanto sei lurida, le disse la voce sottile, e lei reagì: Taci, anima bella, se non hai un modo migliore di questo da prospettarmi.”

Tuttavia l’ho trovato un libro appassionante che cattura l’attenzione, soprattutto nella parte centrale.
Lo consiglio a tutti, in particolar modo a chi preferisce gli storici non troppo sdolcinati e con un pizzico di mistero.
Valutazione finale 4,5/5.

Buona lettura!


Commenti

  1. Grazie davvero per questa recensione e per la lettura dettagliata. Non posso che essere grata per un parere tanto positivo, ma anche e soprattutto per il tempo e l'attenzione, e per le critiche, che per chi scrive sono assolutamente utili.
    Mi colpisce, inoltre, leggere dei passi del mio testo in citazione... è come se non li avessi scritti io. Grazie per averli scelti.
    Un abbraccio a Kaori e a tutto il team di Opinioni librose :-)
    Giulia

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  2. Grazie infinite e ancora complimenti per il libro

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