RECENSIONE - "Il tempo che mi serve" di Margherita Meloni

Titolo: Il tempo che mi serve
Autore: Margherita Meloni
Editore: Youcanprint
Genere: Rosa
Prezzo ebook: €2,99
Prezzo cartaceo: €16,90
Data di pubblicazione: 10 novembre 2018
Pagine: 458

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Quando Alessia aveva sei anni, suo padre è uscito di casa e non è più tornato.
È iniziata quel giorno la sequenza di addii a cui lei si sente predestinata e da cui si protegge pensando di non avere bisogno di nessuno.
In realtà Alessia non è stata mai veramente sola, alcuni amici la proteggono come se lei fosse un oggetto prezioso e Fede si è proposto da subito come il suo salvatore.
Per anni lei crede di aver dimenticato le sue paure grazie a loro, ma un fatto inaspettato la costringe a guardare di nuovo in faccia il suo passato.

Margherita Meloni è nata a Milano nel 1973. Durante l’infanzia ha vissuto molto all’estero con la famiglia, ma Milano è sempre stata la sua città di riferimento, anche se dal 1996 vive ad Arese col marito e i due figli. Ha cominciato a scrivere per passione a tredici anni, tenendo nel cassetto tutti i suoi scritti fino a oggi. L’attenzione dell’autrice alle tematiche femminili le ha permesso di comporre una storia coinvolgente e appassionata.

Ben trovati cari lettori. Ho letto per voi “Il tempo che mi serve” di Margherita Meloni.
Si tratta della storia di una donna, Alessia, che affronta un periodo molto difficile, in realtà ha sempre avuto una vita complicata e piena di eventi dolorosi.
Il suo passato è costellato da numerose delusioni che le rendono difficili i rapporti con gli altri. Non ha mai voluto innamorarsi, finché non ha conosciuto Fede.
Il suo precario equilibrio emotivo e psicologico viene turbato da un ritorno inaspettato e un “addio” altrettanto duro. Il suo castello crolla, si sgretola sotto le sue mani. Alessia cerca di riprendere in mano la sua vita, nonostante si senta tradita, abbandonata. Ci prova per se stessa e per i suoi figli, la sua famiglia.

“Tutti i baci che mi hai dato. Tutte le volte che mi hai capito, che mi hai difeso dalla mia solitudine. Tutte le volte che ti sei fidato, che mi hai difeso dal resto del mondo. Tutte le volte che hai pensato che ti bastavo. Tutti gli altri baci che mi hai dato. Tutto questo mi manca terribilmente di te. Non era un ’opera d’arte, ma era ciò che sentivo e non riuscivo a dirgli.”

La storia ci viene narrata in prima persona da Alessia, quindi conosciamo tutti i suoi pensieri, il suo modo di vedere se stessa e gli altri. 
Il libro è diviso in capitoli che alternano vicende del passato a quelle del presente.
Mi sono piaciuti i capitoli del tempo attuale, dove leggiamo di una donna che rimette insieme i pezzi di sé, si scopre forte e si riplasma. Una donna che ammette di aver bisogno di aiuto per andare avanti e capisce finalmente il valore che hanno le persone intorno a lei.
Non mi sono piaciuti, invece, i capitoli del passato. Sono sicuramente necessari per comprendere a pieno tutto il mondo di Alessia, il perché ha un certo tipo di carattere. Tuttavia, a parer mio, sono troppi e solo alcuni sono veramente importanti ai fini di comprendere il personaggio.  
Inoltre lo stile non si confà propriamente ai miei gusti, soprattutto perché in alcune parti della narrazione vengono usate espressioni colloquiali che stonano con il resto.
Mi risulta difficile assegnare un punteggio, ma tirando le somme direi che valuto questo libro con 3/5. 
Buona lettura!

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