RECENSIONE - "Commedianti - Andreotti, Berlusconi e la mafia" di Giampaolo Grassi

Titolo: Commedianti - Andreotti, Berlusconi e la mafia
Autore: Giampaolo Grassi
Editore: Edizioni Epoké
Genere: Saggio - Politica
Prezzo ebook: 7,99 € - KU
Prezzo cartaceo: 14,00 €
Data pubblicazione: 18 maggio 2018
Pagine: 122
Serie: autoconclusivo

ORDER

Sui rapporti fra Stato e mafia è stato detto e scritto tutto e il contrario di tutto. Che sono avvolti da una coltre di mistero; ma anche che le indagini e i processi vanno avanti da troppo tempo. Che i Governi di Andreotti e Berlusconi erano condizionati dalla mafia; ma anche che ottennero grandi risultati nel combatterla. Che Andreotti e Berlusconi sono stati mafiosi; ma anche che i giudici li hanno scagionati. Che la mafia condiziona il voto in Sicilia; ma anche che certi Sindaci e Governatori dell’isola sono espressione dell’antimafia. Che nel 1994 la Seconda Repubblica è nata grazie a un patto fra Stato e mafia; ma anche che l’arresto di Riina, nel 1993, ha segnato l’inizio della sua parabola discendente. L’intento di questo libro è fornire un quadro chiaro e semplice delle migliaia di pagine che compongono la ricostruzione giudiziaria di una fase cruciale della storia d’Italia. Come mappa sono state utilizzate le sentenze dei processi Andreotti e Dell’Utri, i decreti dei giudici per le indagini preliminari di Firenze e Caltanissetta sulle inchieste a carico di Dell’Utri e Berlusconi per concorso nelle stragi del 1992-1994, le richieste, le requisitorie e le memorie dei Pubblici Ministeri.



Giampaolo Grassi è nato a Ponsacco nel 1973. Attualmente è giornalista dell’Ansa. Per dieci anni ha seguito la cronaca giudiziaria a Firenze, dove sono in corso le indagini sui concorrenti esterni a Cosa nostra nelle stragi del 1993-1994. Dal 2016 si occupa di economia e finanza a Milano. Nel 2015 ha pubblicato Processo alla Trattativa. Stato-mafia: tre procure, tre verità, Pagliai Editore. Nel 2005, insieme al giornalista parlamentare Fausto Pettinelli, ha scritto Lando Ferretti il giornalista di Mussolini, edito da Bandecchi e Vivaldi.




Salve miei cari,
vi parlo di un libro particolare che ho avuto qualche perplessità a leggere. Lo ammetto, l'idea di addentrarmi in sentenze e ricostruzioni storiche durante le ferie non mi entusiasmava ma mi sono dovuta ricredere.

Giampaolo Grassi in "Commedianti - Andreotti, Berlusconi e la mafia", edito da Edizioni Epoké,  racchiude sì il resoconto di sentenze che hanno segnato il nostro Paese e hanno visto come protagonisti due personaggi politici di rivelanza e la parte più oscura: la mafia.
Un viaggio che ripercorre le tappe e gli avvenimenti più contorti della storia con ricostruzioni dal 1974 al 2014.

"Può essere consolatorio sapere che nessuno è immune dalle sentenze e che se ci sono prove verrà svolto un processo e le successive fasi per emettere la sentenza definitiva."

Nessuno è sopra la legge, un dato di fatto rassicurante.

ANDREOTTI

Un'interessante analisi delle sentenze, dove, l'autore traduce in un linguaggio accessibile a tutti, le frasi burocratiche che a volte richiedono conoscenze legali per l'interpretazione.
I fatti che vanno tra reali conoscenze e fantomatiche relazioni atte più a "vantare" conoscenze e il tentativo di sbrogliare delle situazioni che legalmente avrebbero richiesto tempi lunghi o non avrebbero avuto soluzioni.

BERLUSCONI

Interessante, scoprire come la strada di un imprenditore si intrecci a quella di poteri malavitosi nel tentativo di proteggere le persone della sua famiglia. Legami che si addentrano sempre più, nel quotidiano, fino a non comprendere chi usa chi e per quale scopo. Un insieme di fatti che nonostante vari tentativi di allontanarsi dagli "altri" fanno infittire ancor più i rapporti in uno strano equilibrio tra sfruttamento e aiuto.

MAFIA
Poteri, interessi, sfruttamento e legami di comodo ma al contempo necessita di contatti capaci di assicurare una parvenza di stabilità e conoscenze superpartis.
Un tessuto che getta le radici nei più piccoli borghi per poi ampliarsi fino ai vertici di comando più alti e insospettabili. 

Considerazioni

Giampaolo Grassi ha incorporato una buona serie di fatti salienti che ogni italiano ha appreso, direttamente o indirettamente, attraverso informazioni più o meno frammentarie.

Una raccolta di sentenze che portano a ragionare sugli eventi, al lettore, dopo la conoscenza dei fatti raccolti e delle decisioni prese, resta il libero arbitrio di tirare le proprie somme e dichiararsi d'accordo o meno con quanto deciso.

Una nota personale: Non ho trovato una verità assoluta e in alcuni casi sono sottolineati i "punti controversi" di alcune sentenze che facevano e poi smontavano le tesi. Insomma non attendetevi la rivelazione di tutto ma un buon resoconto di ciò che ha decretato questa o quella assoluzione o condanna. 
Un processo si può imbastire su testimonianze ma l'inchiesta si avvale di prove e dove queste non ci sono, difficilmente ci sarà un verdetto inequivocabile.

Faccio i complimenti all'autore perché si capisce il grande lavoro che ha svolto per raccogliere le informazioni; ho apprezzato la scelta di non sbilanciarsi nell'esporre le sue considerazioni, così da non influenzare il lettore dal trarre le proprie.
I complimenti vanno anche a Edizioni Epoké per aver pubblicato un libro con un tema così particolare e a chi ha svolto il lavoro di editing e correzioni, un libro impeccabile. 

Consiglio di leggere questo libro per venire a conoscenza dei fatti per come si sono svolti nei tribunali, è utile conoscere la storia del nostro Paese e può portare anche a farsi un'idea propria su determinati avvenimenti. senza fermarsi a notizie incomplete o al "per sentito dire".

Buona lettura!
 Monica S.



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