RECENSIONE IN ANTEPRIMA "Ricordati di me" di Anita Sessa

TITOLO: Ricordati di me
AUTRICE: Anita Sessa
EDITORE: Self publishing
GENERE: Romanzo contemporaneo
FORMATO: ebook/cartaceo
PREZZO: 2,99 €/ 9,98 €
DATA DI PUBBLICAZIONE:28/09/2018




Edoardo è un giovane architetto, ha tutta la vita davanti per realizzarsi e vivere la sua storia d’amore con Giulia. O almeno questo è ciò che crede, fino a quando un incidente stradale non spezza a metà il filo sottile della sua vita.
Giulia ha solo Edoardo a fargli da scudo contro il mondo. E quando il destino decide di portarglielo via all’improvviso quel mondo le crolla addosso, tutto diventa più pesante, oscuro e fragile. Un percorso in salita, quello di Giulia, fatto solo di lacrime e ricordi, di un dolore devastante che la costringe ad arrancare un passo alla volta per continuare a vivere al meglio delle sue possibilità. Ma non può rinunciare a portarlo a termine, perché Edoardo le ha sempre chiesto solo una cosa: “Ricordati di me”.
Una storia d’amore profonda, raccontata dalla doppia voce di Edoardo e Giulia, in un intreccio tra passato e presente, tra ciò che è stato e ciò che non potrà più essere.


«Io non sarei in grado di lasciarti» la rassicuro.
«E allora?»
«E allora potrebbe accadere comunque, a prescindere dalle nostre volontà. Ho solo bisogno di sentirti dire che ti ricorderai di me. Solo questo» insisto.
«Intendi che debba vivere il resto della mia esistenza come una zitella acida, circondata da gatti e non potrò avere nessuna storia con nessun uomo che non sia tu?» borbotta, incrociando le braccia al petto.
Sorrido e sono tentato di dirle di sì. Ma è così bella e dolce, che non riesco ad immaginarla circondata da gatti a vivere un’esistenza vuota e oscura.
«No, voglio che ti ricordi di me mentre vivi la tua vita al massimo delle tue possibilità. Voglio che ti ricordi di me la sera, prima di addormentarti accanto a tuo marito, mentre coccoli i tuoi figli. Voglio che ti ricordi di me al lavoro, mentre fai la spesa, mentre sei al bar a divertirti con le amiche. Voglio essere nei tuoi pensieri a prescindere da come andranno le cose tra noi e da cosa il destino abbia in serbo per entrambi. Insieme o separati, voglio essere un ricordo sempre felice per te, Giulia. Ricordati di me, ma non smettere mai di vivere la tua vita».


Anita Sessa ha 30 anni ed è di origini campane. Di professione giornalista, da qualche anno scrive per passione. Il suo primo romanzo, “Jordan+April” è stato auto pubblicato su Amazon. I diritti del libro sono stati poi acquisiti dalla “Butterfly Edizioni” e il romanzo sarà pubblicato nella sua nuova edizione entro il 2018. La stessa casa editrice ne pubblicherà anche il sequel. Su Amazon potete trovare invece “You are my Superhero”, una storia dolce e romantica pubblicata lo scorso 14 febbraio



Buongiorno lettori, ho avuto il piacere di leggere in anteprima il nuovo romanzo di Anita Sessa dal titolo Ricordati di me. È il primo libro che leggo di questa autrice e, quando ho letto la trama, ho immaginato che non sarebbe stata una lettura facile, per il tema trattato. Perdere una persona amata è qualcosa che fa paura e, anche se tutti siamo consapevoli che potrebbe capitare, si cerca di non pensarci per evitare di soffrire. Leggere una storia dove il lutto e il dolore sono il fulcro della vicenda, risveglia paure comuni a tutti, e sicuramente mi aspettavo di commuovervi e di affliggermi insieme ai protagonisti, ma sono rimasta un po’ delusa e leggendo la mia recensione capirete i motivi.  

L’autrice ci mostra, attraverso il punto di vista di Giulia, la reazione di una giovane ragazza universitaria alla perdita improvvisa del suo amore Edoardo.
Giulia è una ragazza spensierata e intelligente, innamorata follemente del suo fidanzato e quando lui perde la vita in un incidente automobilistico, il mondo le crolla addosso. 

“Resto muta, svuotata di tutto, in un silenzio perpetuo che logora chi mi sta intorno. Me ne rendo conto, ma non posso preoccuparmi di loro in questo momento. Non posso preoccuparmi di niente, neppure di me stessa. Le ultime forze che mi sono rimaste devo impiegarle per concentrarmi su Edoardo, per non far svanire dalla mia mente e dal mio cuore tutte le sensazioni, tutti i ricordi. Non c’è spazio per altro. Ho solo questo.”

Edoardo è un giovane architetto, con una famiglia che lo adora e, quando conosce Giulia, capisce subito che lei è la donna della sua vita. Più di una volta nel corso della loro storia ha ripetuto a Giulia che, qualsiasi cosa fosse accaduta fra loro, lei si sarebbe dovuta ricordare di lui. 

«Ricordati di me» Sbuffa alla quattrocentesima ripetizione della stessa richiesta fatta con il tono petulante e perentorio che riesco ad assumere quando voglio. «Giulia, non sbuffare. Devi dirlo e basta: ti ricorderai di me» «Di certo mi ricorderò di questa stupida conversazione. Anzi, guarda, credo sia un buon motivo per lasciarti» Trattengo un piccolo sorriso, guardandola fingersi offesa. In fondo non le ho chiesto molto. Solo la rassicurazione che se un giorno ci lasciassimo lei non si dimentichi di me. Io non potrei mai dimenticarla. 


Considerazioni:

(Attenzione Spoiler)

L’autrice alterna presente e passato, e tende a privilegiare i pensieri e quindi la vita interiore dei protagonisti rispetto alle azioni e all’ambiente che li circonda.
È un romanzo dove gli stati d’animo, le emozioni e le riflessioni sono il fulcro di questa triste vicenda, e sicuramente la storia d’amore di Edoardo e Giulia è speciale, i protagonisti sono due anime affini legate da un filo interiore che le terrà unite anche dopo la morte ma, pur amando i romanzi introspettivi e drammatici, ho trovato la scrittura un po’ pesante. 
Scrivere una storia drammatica non è facile, bisogna saper trovare un giusto equilibrio fra la tragicità della vicenda narrata e lo stile con cui si decide di raccontarla, per evitare di appesantire una lettura già dolorosa e triste. 
Sicuramente lo stile dell’autrice si alleggerisce ed è meno ridondante quando racconta la parte al passato e la storia d’amore dei protagonisti, ma c’è molta introspezione e malinconia anche in quella parte, e ha fatto una scelta che mi ha lasciato perplessa: ha usato il punto di vista di Edoardo. Una scelta che comprendo poco, perché Edoardo è morto e l’unica protagonista che poteva narrare i ricordi è Giulia. Secondo me, era più giusto usare il suo punto di vista. L’avrei trovata più credibile e avrei compreso meglio quel velo di malinconia che impregna anche il passato. 
Forse, se si voleva inserire i ricordi di Edoardo, c’erano altri modi per farci conoscere il suo punto di vista. Ho anche trovato eccessivo che lui ripetesse più volte a Giulia di ricordarsi di lui (ovviamente è un parere personale). La morte di Edoardo è stata improvvisa, lui non sa di dover morire e alcune frasi davvero le ho trovate ripetitive e poco coerenti con la loro felice storia d’amore. Perché loro erano felici, ma quella felicità non arriva (a parte in alcuni piccoli momenti, ma davvero troppo brevi) e per tutto il romanzo mi è sembrato di avere un cappio legato al collo che mi stringesse la gola. Quando leggevo, mi sembrava che Edoardo fosse un malato terminale e invece non è così.
Ho avuto difficoltà a dare un voto a questa storia, poi ho deciso di dare tre stelle perché l’autrice sa scrivere, la storia comunque è scorrevole, anche se ho trovato qualche refuso e piccole dimenticanze ma nulla che non si possa sistemare con una rilettura.  

Consiglio questo libro a chi ama le storie drammatiche e introspettive dove gli stati d’animo sono al centro della narrazione. 

Buona lettura.


Commenti

Post popolari in questo blog

RECENSIONE "Deviant" di Ellie B. Luin

REVIEW TOUR - RECENSIONE "Jaded" di Robin C.

RECENSIONE - Il narratore di storie, di Rita Nardi

RECENSIONE - La sposa gitana, di Carmen Mola

RECENSIONE - La piccinina, di Silvia Montemurro