PRESENTAZIONI - SELF PUBLISHING


Titolo: Un cuore di vetro
Autore: Ilari C.
Editore: self publishing
Genere: romance MM contemporaneo
Prezzo ebook: € 3,99
Data di uscita: 2 luglio 2019
Pagine: 262
Serie: Sotto la superficie vol. 3
ORDER


Gli eventi di Un'altra occasione sono trascorsi senza strascichi, Cristian crede. Sbaglia. A provarglielo sarà Marc che una sera piomba nella sua villa ubriaco. Cristian riesce a mandarlo via, ma il ricordo di quanto sarebbe potuto accadere quella notte e che Samir lo scopra lo tormenta. Decide di accettare l'offerta di una squadra inglese, convinto che a Londra sarà tutto come prima e che sarà possibile ritrovare l'armonia che Marc ha infranto.

Samir non è mai stato bravo a soffrire in silenzio e se ha smesso di dare pugni è solo perché ha trovato un'altra valvola di sfogo ancora più pericolosa. A Londra cerca di combattere i suoi demoni, ma una vecchia conoscenza, il suo primo amore Alain, che vive nella capitale inglese, tramerà nell'ombra per avere quello che vuole. Sono passati più di dieci anni da quando Alain e Samir vivevano in Belgio. Il rimorso delle loro azioni tormenta ancora Samir, ma Alain non sembra essere cambiato. Mentre Cristian tenta di ritrovare la tranquillità e progetta di allargare la famiglia, il peso dei segreti di Samir rischia di mandare tutto all'aria. E se Samir incarnasse tutto ciò che Cristian ha sempre rifiutato?

La vita di Cristian e Samir rischia di cambiare per sempre, non è facile uscire indenni da un labirinto di sofferenze e bugie se le sue pareti rischiano di crollarti addosso e distruggere un cuore fragile come vetro.

Per via delle scene descritte e delle tematiche trattate questo volume è adatto a un pubblico adulto. Questo libro fa parte della serie Sotto la superficie e non è autoconclusivo.

Ilari è da sempre appassionata di storie, convinta che nelle storie degli altri possiamo ritrovare qualcosa di noi stessi, anche se in modo contorto e imprevisto.
Ama le storie tormentate e ha esordito con un romance, a pensarci non è così sorprendente dato che a soli sei anni non solo guardava cartoni animati, ma anche telenovelas.
Cosa fa quando non scrive? Traduce, canta, ascolta musica e, ovviamente, legge.
Samir sentì dei rumori fuori dalla stanza. «Ora devo andare». Chiuse la conversazione e posò il telefono sulla superficie in marmo che circondava il lavabo.

Non aveva nessuna intenzione di rivelare a Cristian quello che Alain faceva in Belgio, quello che lui l’aveva aiutato a fare qualche volta. Aveva solo diciassette anni allora e Alain era lì per lui tutti i giorni ed era l’unica persona a farlo sentire importante. Non avrebbe dovuto aiutarlo ugualmente. Adesso lo sapeva, e forse anche allora. Se ne vergognava così tanto, moriva al solo pensiero di come Cristian l’avrebbe giudicato, se avesse saputo.

Si asciugò, sfregandosi l’accappatoio sulla pelle. Lo aprì. L’immagine che lo specchio gli restituiva non gli piaceva, gli sembrò che i suoi muscoli non fossero definiti come quando combatteva. L’arrivo di Cristian lo fece sobbalzare.

«A che pensavi?» Cristian lo canzonò cingendolo con le braccia.

«Al film», lui mentì. Ultimamente mentiva sempre, senza problemi.

«Profumi di buono». Cristian lo fece girare lentamente. Erano uno di fronte all’altro.

Samir sentì il lavabo premere contro il suo fondo schiena, era arretrato senza neanche accorgersene.

«James mi ha detto agli allenamenti che oggi uscite insieme». Cristian gli posò una mano sul petto. «Mi devo preoccupare?»

Samir scosse la testa. Cristian era così bello lì davanti a lui, la sua mano che scorreva sulla sua pelle così calda, eppure voleva solo sottrarsi, coprirsi, mentre un senso di colpa e di nausea gli salivano dallo stomaco. «Scusami», disse stringendosi nell’accappatoio.

«Non ti va di parlarne?», Cristian domandò. «Vedere Alain ha risvegliato brutti ricordi di quando stavi in Belgio, di quando stavi con tuo padre, vero?»

«Devo vestirmi».

Cristian lo vide andare in camera da letto, voleva seguirlo e pregarlo di essere onesto, di aprirsi con lui, ma una parte di sé gli ricordò che non aveva il diritto di pretendere onestà da Samir. Non dopo quello che gli aveva nascosto su Marc. L’aveva fatto solo per proteggerlo, si giustificò. Eppure, la sensazione che un solco lento e inesorabile si stesse scavando tra loro gli tolse il respiro

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