RECENSIONE IN ANTEPRIMA - "Una madre perfetta" di Kimberly Belle

Titolo: Una madre perfetta 
Autore: Kimberly Belle 
Editore: Newton Compton
Genere: Thriller
Pagine: 320 
Cartaceo: € 9,90  
E-book: € 2,99
Data pubblicazione: 23 luglio 2019

Quando Kat Jenkins viene svegliata nel cuore della notte da un agente di polizia, il suo peggior incubo diventa realtà: suo figlio Ethan, di soli otto anni, è scomparso nel nulla durante una gita scolastica dopo uno strano incendio. Sconvolta per l’accaduto, Kat si precipita sul luogo, ma è tardi: le autorità sono già di ritorno dopo che le ricerche si sono rivelate vane. Le tracce di Ethan, infatti, si perdono nella foresta alle pendici delle montagne. Stef Huntington è una donna influente nella comunità e la sua posizione, i suoi soldi e la popolarità di suo marito, sindaco di Atlanta, l’hanno resa un punto di riferimento per tutte le mamme della scuola. Conosce Kat solo di sfuggita, ma ha sentito voci sul suo conto che si riferivano a un passato traumatico. Stef e Kat vengono da due mondi completamente opposti, eppure le loro strade stanno per incontrarsi. E la loro disperata ricerca della verità potrebbe presto trasformarsi in una corsa contro il tempo destinata a sconvolgere per sempre le loro esistenze. Una normale gita scolastica si è appena trasformata nel peggiore incubo.

Con immenso piacere vi parlo di "Una madre perfetta" di Kimberly Belle, edito dalla Newton Compton Editori che mi ha fornito il file per la lettura. 
Un thriller che si dipana dal punto di vista della madre della vittima, un dolore immenso che cresce insieme alla paura e alle tante incognite su quale potrà essere l'epilogo di questa scomparsa.


"Tutte noi madri viviamo con questo segreto terrore. Che s’insinua in noi nei momenti più cupi. Ci soffia nelle orecchie con un alito bollente e aspro una paura primordiale: che accada qualcosa di brutto ai nostri piccoli."

Kat è una donna sola, figlia unica, orfana e divorziata dal marito col quale ha un rapporto conflittuale. L'unica persona che le dà la forza di affrontare i problemi quotidiani è suo figlio Ethan, un bambino di 8 anni con un'intelligenza fuori dal comune e un carattere chiuso. È lui la sua stella polare che l'aiuta a ritrovare la strada, una strada che di punto in bianco si apre su un dirupo. 


"Qualcosa di aguzzo e tagliente mi squarcia lo stomaco, facendomi piegare in due. Ethan è scomparso."

La scomparsa di Ethan è inspiegabile, le colpe vengono date a tutti ma cosa è successo veramente e cosa ne è stato del bambino nessuno lo sa.

"«Lo troveranno», dice Lucas, bloccando quel pensiero avvilente, con voce sicura e determinata. «Altrimenti, lo troverò io». Il respiro mi esce di getto, un sospiro caldo alimentato dal sollievo. Erano le parole che volevo sentire, la ragione, se devo essere del tutto onesta, per cui ho chiamato. Lucas sta arrivando e non avrà pace finché non troverà Ethan. Una voce, non tanto piccola, dentro di me spera che non sia già troppo tardi."

Un dramma che ha colpito un piccolo nucleo famigliare ma che coinvolge un'intera comunità.

Ciò che è successo al bambino di Kat poteva succede al figlio di chiunque, è questo pensiero che smuove Stef a dare un contributo nelle ricerche. Stef è una donna abituata ad avere tutto, la sua posizione sociale la mette in una condizione di privilegiata ma dietro le mura di casa è davvero tutto così splendente?

"Immagino Ethan, spaventato e infreddolito, da qualche parte nel bosco. Avrà il pigiama fradicio, i piedi nudi e infangati. «Ha otto anni». Mi si spezza la voce, la gola mi brucia come se avessi inghiottito dell’acido. «Ed è là fuori tutto solo»."

Considerazioni

Vi dico subito che sono stata catturata fin dai primi dettagli, la narrazione è in prima persona al presente e a pov alternati. Ci si trova a essere una madre a cui danno la notizia peggiore che ci si possa immaginare: Suo figlio è scomparso.

Il dramma, la rabbia, l'angoscia, l'incredulità e l'agonia della madre si riversano sul lettore come una sostanza vischiosa che opprime e rende difficile respirare. Il senso di impotenza aumenta man mano che le ore dalla scomparsa aumentano e le ricerche sembrano a un punto morto.
La speranza, il sentimento a cui ci si dovrebbe attaccare, va via via scemando fino a lasciare smarriti.
Vi posso assicurare che l'autrice ha reso talmente vividi gli stati emozionali da riuscire a farli sentire in prima persona.

"Arrivo a casa e vado dritta a letto. Il letto di Ethan. Mi tiro sulla faccia le lise lenzuola a dinosauri e respiro una boccata di mio figlio. Quanto ci vorrà perché la stoffa non abbia più il suo odore?"

I personaggi principali sono costruiti alla perfezione, la parte predominante è quella psicologica cosa che in un libro di questo genere è fantastico.
I personaggi secondari hanno una forte presenza e gravitano all'interno della storia assumendo il grado di semplici comparse od occupando la scena al momento giusto.
Anche la parte poliziesca è stata ben gestita nella ricerca degli indizi, nel formulare ipotesi e nello svolgimento delle indagini.
La traduzione è ottima, cosa che apprezzo infinitamente, la storia ha uno svolgimento ottimale, ogni tassello rientra nel suo posto al momento opportuno, questo indica un buon lavoro di editing. La correzione presenta purtroppo delle sviste alcune lievi altre no.
Un finale al cardiopalma che lascia realmente sconcertati anche se, cogliendo alcuni elementi disseminati qua e là, è intuibile. Un epilogo ancor più incredibile lascia soddisfatti e mi fa dire che questo libro ha tutti gli elementi per piazzarsi tra i migliori thriller che ho letto quest'anno.

Lo consiglio a tutti gli amanti del genere e a chi piacciono le storie viscerali che si basano sulle emozioni forti, che coinvolgono il lettore e lo rendono parte degli avvenimenti.

Buona lettura!
Monica S.

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