RELEASE BLITZ - RECENSIONE in ANTEPRIMA "Io sono l'usignolo" di Emanuela Navone
TITOLO: Io sono l’usignolo
AUTORE: Emanuela Navone
EDITORE: Autopubblicato
GENERE: Thriller
NUMERO DI PAGINE: 330
DATA DI USCITA: 10/12/2017
PREZZO ED. CARTACEA: ND
PREZZO ED. DIGITALE: 2,99 €
Chi è Florian Chevalier e perché ha bruciato la casa del sindaco di Val Salice? Questo si domanda il giornalista Rubino Traverso, intenzionato a scoprirne di più e sorpreso che nessuno voglia raccontare
nulla.
Quando, proseguendo le ricerche, inizia a ricevere disegni bizzarri e strani messaggi intimidatori, capisce la verità non deve venire a galla. Che cosa nascondono gli abitanti di Val Salice?
In un agosto spazzato dal vento, Rubino scoprirà a poco a poco che perfino un piccolo paese sperduto fra i monti liguri ha i suoi scheletri nell’armadio. E dovrà scoprire quali.
Cosa sei disposto a perdere pur di conoscere la verità?
Emanuela è nata a Genova e vive in un paesino sperduto sui monti proprio sul confine con il Piemonte.
Scrive da quando era una bambina, e da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. È cresciuta a pane e Stephen King, e gran parte della sua esistenza l’ha trascorsa leggendo i suoi horror e i fantasy della Bradley, Tolkien, Goodkind e autori meno famosi.
Nel 2014 ha finalmente ottenuto la laurea dopo anni di lacrime e sangue e si è trovata nel mondo reale e ha scoperto che era pieno di denti aguzzi. È diventata assistente editor per Edicolors, una casa editrice specializzata in narrativa per l’infanzia; poi, cedendo allo smisurato ego che la divora, ha deciso di diventare freelance.
Vive in una grande casa circondata da gatti — prima o poi diventerà come la gattara dei Simpson. Oltre alla scrittura, adora la musica metal e la fotografia. La trovate spesso in giro per i boschi con la sua fedele reflex e la testa sulle nuvole.
Ha pubblicato, sempre come self, il breve Prontuario di editing e il racconto Reach, contenuto anche nella raccolta a scopo benefico Only Hope.
Benvenuti sul nostro blog cari lettori, oggi vi parlerò del romanzo Thriller di Emanuela Navone in uscita oggi!
Il romanzo è ambientato nella nostra Italia, Liguria, in un piccolo paese dal nome Val Salice, dove un giornalista, Rubino Traverso, stanco delle città decide di trasferirsi con la sua famiglia, sua moglie Rossana e sua figlia Stella.
Rubino è un uomo semplice, che vive la sua vita come se fosse racchiuso in una fotografia, con la sua Reflex si sente libero, e con le sue foto rivive momenti felice ormai lontani.
Come tutti i giornalisti è dotato di una forte curiosità e, nonostante non sia entusiasta del suo trasferimento a Val Salice, la sua vita in qualche modo cambia.
In una buia e umida farmacia di paese, viene a conoscenza di un fatto accaduto nel 1979, che a Val Salice tendono ad occultare.
Il motivo? Per dimenticare? O per celare verità scomode che è meglio tenere nascoste?
Come ho già detto, Rubino è un uomo molto semplice, il classico giornalista curioso, che decide di indagare e scoprire la verità sull'incendio nel quale morirono il sindaco e la sua famiglia.
Il suo personaggio è veramente particolare, non esagero quando dico che sembra vivere di momenti, di istantanee, racchiuso in una foto tenta di colmare un vuoto che si porta dentro ormai da tempo.
Nonostante il suo essere anonimo e semplice, con il suo arrivo, smuove le acque direi "torbide" di un piccolo paese di montagna, dove le persone non amano parlare, tantomeno di quel fatidico incendio.
Questo romanzo, mi ha attratta dal titolo e infine conquistata, una giusta dose di mistero avvolge questo paese, che si plasma perfettamente alla trama.
La scelta dell'ambientazione è fondamentale e l'autrice ha scelto il luogo giusto, il paese omertoso, che non parla, che decide di nascondere i suoi scheletri.
Rubino mi ha trasportata con sé alla ricerca di indizi, nelle biblioteche, nelle chiese, nei boschi, luoghi dove si racchiude un mistero che chi è vicino a lui tenta di nascondere.
"Le labbra della donna si stirarono verso l'altro.
«Ne dubito. A Val Salice nascondono bene i segreti.»
Non replicai, le rivolsi un saluto e mi avviai all' uscita. La camicia appiccicata alla schiena come una seconda pelle.
«Fossi in lei troverei un altro argomento per la sua rubrica.»
Mi voltai. La vedova Claretta aveva aperto il Tupperware. Aroma pungente di qualcosa alla griglia. Melanzane, forse.
«Mi scusi?»
«Trovi un altro argomento per la sua rubrica» ripeté la donna lanciandomi un' occhiata fugace. Prese una forchetta e infilza qualcosa. Scuro, rotondo, grondava olio. La sua bocca si allarga, una galleria pronta a inghiottire macchine.
«Sembra che Florian non abbia mai lasciato Val Salice» altra forchettata.
«E non ama che certe cose vengano rivangate. »
«Ne è sicura? »
«Cosa dicono ».
Ma forse è solo un modo per spaventare i curiosi, chi lo sa. La vedova Claretta chiuse il Tupperware con un clock secco che risuona per la farmacia. Il gioco è finito, amico. Game over.
«A Val Salice non amano che si aprano gli armadi. Gli scheletri, sa... »"
Il Romanzo è ben scritto, semplice scorrevole, con un buon ritmo.
I protagonisti come i luoghi sono ben caratterizzati, descrizioni accurate, e per ogni personaggio ha messo in risalto la caratteristica principale che predomina, senza mai scoprire troppo, lasciando sempre il dubbio di chi sia coinvolto o meno.
La trama si infittisce, oddio chi sarà il colpevole?
La trama ha un folto intreccio di misteri e intrighi, l'autrice ha mescolato bene la caratteristica dominate del Thriller con il dramma familiare e personale del protagonista.
E così che tiene il lettore legato pagina dopo pagina e quando sul finale si pensa di aver risolto...boom!
Un finale da paura, che ti lascia anche un po' perplessa, ma come? E ora?
Consiglio assolutamente questo romanzo agli amanti del genere, vi auguro buona lettura, a presto!!!
Buona lettura!
Se si fa attenzione, l'Autrice ci vuole comunicare una serie di messaggi e riesce ad ingannarci molto bene, a suo favore ovviamente, realizzando un thriller tutt'altro che scontato.
RispondiEliminaL'usignolo è un mistero che riserverà diverse sorprese, ma anche Rubino Traverso attraverserà numerose vie di comprensione della vira.
E tutto questo è uscito dalla testa della Navone! Tosta!!