BLOG TOUR - Recensione "Ray of Darkness" di Paola Gianinetto
Titolo: Ray of Darkness
Autore: Paola Gianinetto
Editore: Emma Books
Genere: Storico
Prezzo: 3,99 €
Data pubblicazione: 13/02/19
Saprà il guerriero invincibile conquistare un cuore che trema?
Mar dei Caraibi, inizio XVIII secolo. Lily Archer ha vent’anni quando suo padre, prima di essere barbaramente ucciso, le salva la vita imbarcandola di nascosto su una nave. Qualcosa però non va come previsto e Lily si risveglia a bordo della Ray of Darkness, capitanata dal pirata più temuto di tutti i tempi.
La crudeltà di Damon Blood lo ha reso leggenda. Da quando, anni prima, la persona a lui più cara l’ha tradito, il Demone Sanguinario naviga inseguendo la vendetta e soffoca nel sangue il suo dolore.
Lily, con i suoi capelli d’oro e gli occhi del colore del cielo, è un’aperta provocazione al demone che è in lui, una sfida a soffocare l’innocenza nella malvagità, la luce nell’oscurità più profonda.
Sullo sfondo dell’immensità dell’oceano, il diavolo e la fanciulla si scontrano nella battaglia più antica del mondo, finché una terribile rivelazione minaccia di trascinarli entrambi all’inferno e costringe il Demone Sanguinario ad affrontare la battaglia più difficile che abbia mai combattuto.
Comincio subito col dirvi che questo romanzo mi è piaciuto moltissimo. L’ho letto a velocità supersonica, perché non riuscivo a sospendere la lettura. L’ho divorato, curiosa e impaziente di sapere come sarebbero andate le cose. Sono ritornata a 40 anni fa, quando a 14 anni mi nascondevo nel semiinterrato di mia zia per leggere i suoi romanzi d’amore accatastati in enormi montagne. In quelle letture cercavo di capire come funzionasse l’amore, come potesse essere amare ed essere amati. Li bevevo nascondendomi e leggendo in fretta, senza lasciare traccia e rimettendoli nel posto esatto dove li avevo trovati. Ogni volta che ne chiudevo uno sospiravo e mi sentivo contenta, come se quello che avevo letto lo avessi davvero vissuto io e sperando in cuor mio di poter vivere anche in minima parte storie d’amore fantastiche come quelle.
È in realtà un tipico romance storico con un pirata terribile, una virginea ragazzina, un aiutante burbero all’esterno e paterno nella realtà, un giovane pirata dolce e coraggioso. Tema centrale è un enorme odio, un bisogno di vendetta straziante che condiziona la vita di Damon, il pirata che è il Male in persona, di una bellezza cupa e spaventosa, dall’anima nera, ma che dall’inizio ti aspetti possa mostrare il lato umano e buono, sepolto da tanto odio fino a non ritrovarsi più.
Niente di nuovo allora, mi direte, ma invece la narrazione pulita, leggera, la scrittura semplice, ma curata, i colpi di scena ben congeniati e il susseguirsi incessante di eventi fanno di questo romanzo un piccolo scrigno narrativo.
La portata sensuale del racconto è potente e la forza erotica innesca meccanismi davvero difficili da controllare. Ho desiderato con tutto il cuore di avere anche io il mio pirata personale e da una donna matura come me, non me lo sarei mai aspettato.
Damon non si odia, ma si ama, qualunque cosa abbia fatto e questo un poco mi ha spaventata. La protagonista a un certo punto sembra prigioniera della sindrome di Stoccolma, si innamora del suo carnefice e li perdona anche la più terribile delle violenze. La cosa mi ha fatto allarmare, ma poi ho deciso di godermi gli eventi narrati e di perdonare anche io Damon cedendo al sentimento passionale che era il motivo di tale perdono.
Insomma che vi devo dire ho ceduto come Lily al piratone abbronzato, bellissimo e che sa farsi perdonare. Ho messo da parte tutte le mie idee femministe e mi sono lasciata andare alla passione per quel magnifico pirata e devo dire mi sono divertita un sacco. Ho riavuto i miei 14 anni ed è stato molto divertente.
A chi può piacere questo romance storico? A chi ha voglia di una storia ben orchestrata che si legge velocemente, a chi si aspetta un meraviglioso lieto fine e ambientazioni storiche ben descritte con conturbanti e sensuali pirati.
L’uomo saltò agilmente dall’impavesata e fendette il ponte come se attorno a lui non fosse in corso una battaglia. Alto e imponente, con i lunghi capelli simili a serpenti neri che gli frustavano il volto, incedeva altero, guardando fisso davanti a sé.
Lei era sempre stata l'oceano: si innamorava da lontano dei colori del mondo e sognava che un giorno sarebbe diventata cielo, che avrebbe potuto toccare con mano quella bellezza.
Perché ogni tanto, per quanto una vita fosse brutta e spaventosa, bisognava per forza trovare un motivo, anche piccolissimo, per essere felici.
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