RECENSIONE "Dove finisce la notte" di Daniela Tully

Titolo: Dove finisce la notte
Autore: Daniela Tully
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa
Formato: ebook e cartaceo
Prezzo: € 9.99/€ 15,22
Data pubblicazione: 17 gennaio 2019
Pagine: 287
Serie: Autoconclusivo

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Sei sicuro di sapere tutto del tuo passato?
Non puoi più nasconderti.
Devi affrontarlo se vuoi far luce sulla verità.

Monaco, 1990. Il vento del Nord è arrivato, e con lui quella lettera. Una lettera inaspettata, datata 1944, e destinata a cambiare la vita di Martha Wiesberg per sempre. Martha è una sopravvissuta, ha conosciuto l’odio e la violenza, ma, per la prima volta, ha paura. Paura di quelle parole scritte, del segreto che custodiscono e che la riporta agli anni dell’ascesa di Hitler e del Terzo Reich. Scoprire la verità è pericoloso, ma Martha non ha scelta: deve partire per un luogo che solo lei conosce, anche a costo di abbandonare la nipote, la giovane Maya, che ha allevato e accudito sin dalla nascita.
Stati Uniti, 2016. Morbide colline si stendono a perdita d’occhio fino a incontrare una foresta densa e scura: è qui, nel folto degli alberi, che sorge un antico e lussuoso residence. È qui che Maya cerca di far luce sulla morte della nonna Martha. Era scomparsa nel nulla, molti anni prima. E adesso la scoperta del corpo. Anche se non è riuscita a perdonarla per averla lasciata all’improvviso, Martha sa di doverle molto: è lei ad averle insegnato tutto quello che sa attraverso le sue storie. Favole che narravano di tempi in cui amarsi era proibito, in cui una carezza poteva fare male, in cui la notte pareva senza fine. Ora Maya vede tutto con chiarezza: la nonna ha sempre voluto che lei arrivasse lì, disseminando tanti piccoli indizi nelle sue storie. E adesso ha intenzione di ritrovarli tutti per riportare a galla la verità. Perché c’è un’ultima storia che aspetta di essere svelata. Quella di un amore profondo e contrastato che la guerra ha reso impossibile, ma non ha distrutto. Di una promessa che attende di essere mantenuta. Di un odio che non bisogna dimenticare, perché è capace di uccidere ancora.


Dopo una carriera nel mondo del cinema, Daniela Tully debutta sulla scena letteraria internazionale con un’opera prima che ha conquistato pubblico e critica. Dove finisce la notte è una storia epica che trascina il lettore nelle pieghe del tempo ricordando come l’amore incondizionato sia capace di vincere anche le ombre più lunghe. Quelle prodotte dai pregiudizi degli uomini e che la Storia, nonostante tutto, ci chiede di non dimenticare.


Buongiorno lettori, il romanzo di cui vi parlerò oggi è “Dove finisce la notte” di “Daniela Tully” pubblicato da Garzanti.
Vi dico subito che rimango sempre stregata dalle storie d’amore a sfondo storico e questo romanzo non ha deluso le mie aspettative: l’autrice, con il suo intreccio e il suo stile, è riuscita a farmi innamorare di questa struggente e dolorosa storia famigliare che si svolge su diversi piani temporali.
La vicenda inizia nel 1990 quando Martha riceva una lettera datata 1944. Questa lettera cambierà la sua vita per sempre e accadranno diversi avvenimenti che coinvolgeranno nel 2016 sua nipote Maya.
La struttura del romanzo non ti permette di “prendere fiato” e ti tiene incollato alle pagine fino alla fine.
Nella prima parte del romanzo, ci troviamo a Monaco nel 1940 e l’autrice ci racconta la vita di Martha, una giovane ragazza consapevole che il nazismo sta distruggendo la vita di tutti, compresa quella della sua famiglia e di suo fratello gemello Wolfgang.
Ma Martha è una ragazza forte e coraggiosa, ama leggere, ed è proprio la lettura che le permette di viaggiare con la mente.

Aveva perfezionato una tecnica tutta sua per quando si trovava in situazioni spiacevoli: vagare con la mente. Durante l’incessante blaterare sui doveri della donna tedesca, Martha viaggiava nei luoghi lontani dei suoi romanzi. Adorava Goethe, Schiller, Lessing e Fontane. Ma ad ammaliarla erano soprattutto alcuni dei romanzi che nel 1933 erano stati inseriti nelle  schwarzen Listen, le liste nere: libri scritti perlopiù da autori ebrei e i cui titoli erano considerati «non tedeschi», romanzi di Bertolt Brecht, Thomas Mann, tutti i libri di Erich Kästner.

Ed è proprio in questo periodo difficile che nasce la sua storia d’amore (non vi dirò con chi per evitare spoiler) ostacolata dalla guerra, ma che resisterà nel tempo e che Martha custodirà nel suo cuore per sempre.
Martha, oltre a leggere, ama raccontare storie. Questa passione per i libri la trasmetterà a sua nipote Maya e nella seconda parte del romanzo, quando ci troviamo nel 2016, sarà proprio una favola della nonna che aiuterà Maya a far luce sulla sua scomparsa avvenuta nel 1990, quando la nipote, su insistenza di Martha, si era trasferita in America per studiare.
Maya è una ragazza insicura, sempre insoddisfatta, e non è mai riuscita a superare la scomparsa della nonna. Quando le comunicano che il corpo di Martha è stato ritrovato in America, a Stone Ridge, nella riserva Montgomery, decide di affrontare il passato e di partire con lo scopo di far luce sull’accaduto. Non riesce a capire che cosa abbia spinto la nonna ad allontanarsi dalla sua città, senza dire nulla a nessuno, e ha un tremendo dubbio che la tormenta: ha paura che la nonna sia andata a cercare lei. Quando è partita, avevano avuto una piccola discussione e Maya rimpiange di non averla nemmeno salutata.
Ma che cosa scoprirà Maya quando alloggerà nel resort della famiglia Montgomery? Maya non potrà che domandarsi se questa famiglia sia coinvolta nella morte di Martha e farà delle indagini personali che la condurranno a scoprire un lato del carattere della nonna di cui non era a conoscenza.
Anche nella vicenda raccontata nel 2016, che vede protagonista Maya, troviamo delle parti ambientate nel passato. La nipote scoprirà l’amore segreto della nonna tramite delle lettere e la lettura di un romanzo, che le consegnerà la bibliotecaria di Stone Ridge, le svelerà alcuni segreti della famiglia Montgomery. Anche Maya incontrerà l’amore, ma non sarà facile fidarsi di una persona con cui ha iniziato un rapporto dove la sincerità è mancata da entrambe le parti.

Questo romanzo ha molti elementi del giallo, l’intreccio che ha costruito l’autrice crea suspense e mistero, i personaggi sono tutti ben caratterizzati e hanno tutti qualcosa da nascondere, soprattutto Siegfried, un personaggio affascinante che nasconde molti segreti. Tutti gli indizi che l’autrice ha disseminato nel romanzo, alla fine, ci porteranno a scoprire la verità su Martha e la famiglia Montgomery.

“Dove finisce la notte” è il primo romanzo pubblicato da Daniela Tully e devo farle i complimenti perché è riuscita a ricordarci, attraverso le vicende di due famiglie, l’atrocità della guerra riuscendo a tessere una storia piena di segreti e colpi di scena, dove l’amore è l’unico sentimento che permette a ogni personaggio di trovare la forza di combattere e di compiere delle scelte a volte difficili.
In questa storia, Daniela è riuscita a raccontare sentimenti profondi e intensi, in un’epoca dove non c’era nessun rispetto per la vita umana.

Consiglio questo romanzo a tutti: è un viaggio che conduce il lettore a scandagliare l’animo umano in tutti i suoi aspetti. Durante la lettura, ci si renderà conto che l’amore e l’odio condizionano da sempre la nostra vita, rendendola migliore o peggiore di quella che in realtà è.

Buona lettura.



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