REVIEW PARTY - RECENSIONE IN ANTEPRIMA "Savage" di Debora C. Tepes

Titolo: Savage 
Autore: Debora C. Tepes
Genere: Contemporary Romance/ Retelling
Data di pubblicazione: 15 Maggio 2019
Editore: Self
Formato: ebook
Prezzo: € 2,99
Protagonisti: Ophelia, Kamlesh
Pagine: 333 pagine

Una donna fortunata… Ecco come mi avrebbero definita in tanti. Ma nessuno conosceva la verità. Ero disposta a tutto pur di scappare dalla mia gabbia dorata e dal mio aguzzino. Mio marito, il sindaco di Sacramento. E l’ho fatto. Sono partita per rinascere. Ho abbandonato il mio personale inferno per approdare in un paradiso di una bellezza accecante: la giungla è diventata la mia casa, l’oceano il mio solo amico, il cielo l’unico testimone. Eppure questi luoghi inesplorati sono tutt’altro che ospitali e celano un pericoloso segreto. Due occhi glaciali mi scrutano nella notte, un predatore affamato mi bracca senza sosta, un animale feroce mi insegue con rabbia. Lui è la natura. La più incontaminata, lussureggiante e insidiosa natura. Un uomo. Una belva. L’ennesima. Il fato non è stato clemente con me. Mi chiamo Ophelia e sono una sopravvissuta. Mi chiamo Ophelia e sono ancora in pericolo.

Debora C. Tepes è una lettrice, sognatrice e scrittrice. Ama viaggiare per il mondo e seguire nuove serie tv su Netflix. Scrive da quando è una bambina, ma solo da adolescente ha deciso di creare la sua prima storia. Ha pubblicato il suo primo romanzo "Predestined", uno young adult paranormale, nel dicembre 2014 con la casa editrice Genesis Publishing. Il 20 luglio 2015 ha auto-pubblicato su Amazon "Sono sempre stata tua", riscuotendo un enorme successo. È stata prima in classifica per due mesi diventando bestseller amazon e ha venduto più di 4000 copie in poche settimane. Dopo le richieste delle sue lettrici, ha pubblicato il sequel "Sei tu il mio paradiso". “Come fuoco sulla pelle” è il terzo volume autoconclusivo della serie Dangerous Souls a cui segue la novella “Para siempre”. Nel maggio 2018 pubblica il suo primo mafia romance “Javier”, amatissimo dalle sue lettrici che entusiaste hanno richiesto di scrivere il sequel “Cattleya”. Savage è il suo nuovo contemporary romance.

Buongiorno Lettori, oggi vorrei parlarvi di un romanzo molto particolare, un libro che parla di abusi  ma al contempo di rinascita, di scoperta di se stessi. In poche parole un romanzo davvero consigliatissimo e da leggere assolutamente.

Cominciamo a scoprire chi è la nostra protagonista e la sua storia...
Ophelia è una ragazza di ventisette anni, vive a Sacramento ed è sposata con il Sindaco della sua città. Una ragazza fortunata penserete. Certo sarebbe tutto molto bello se suo marito non la picchiasse regolarmente, non la insultasse, non la riempisse di lividi e costole incrinate, non le facesse violenza non solo fisica ma anche psicologica... esatto avete capito bene, quello che per tutti è l'uomo ideale per la nostra Ophelia è un mostro. Agli occhi degli altri indossa la maschera del maritino perfetto che ha al suo fianco una donna ingrata e ridicola. 

"Quando l'uomo che hai amato per anni, a cui hai dedicato la tua vita intera, eclissandoti come donna, si trasforma nel peggiore dei mostri, ti senti morire. Impotente, esausta, fragile. Annullarsi e subire sono le uniche cose che puoi fare se vuoi continuare a vivere, ma a tutto c'è un limite. O aspetti inerme che lui ti uccida, o nel cuore della notte, mentre lui non è in casa, prepari una valigia e sfrecci in aeroporto. Dopo anni di maltrattamenti e umiliazioni, dopo aver subito le peggiori sevizie e violenze psicologiche dall'uomo che doveva proteggermi, qualcosa dentro di me si è rotto. E ho trovato il coraggio di reagire."

Tutti i giorni procedono uguali, fino a quando una goccia fa traboccare il "famoso" vaso e la nostra protagonista trova il coraggio di reagire a tutto questo e di scappare lontano da suo marito e dalla sua città. Si trasferisce in un luogo lontano, dove non conosce nessuno, per cercare di ricominciare a vivere. Per cercare di riscoprire se stessa. Per ritrovare finalmente la "vecchia" Ophelia. Capirà presto che la paura continua a impedirle di vivere a pieno, di instaurare un qualsiasi tipo di rapporto. È arrivato il momento di mettersi alla prova, di cercare di superare i propri limiti. Ed è proprio quello che farà. Ed è così che Ophelia si ritroverà in un paradiso terrestre, dove la giungla diventerà la sua casa il tutto con il suo amato oceano a farne da cornice.  

"Non so cosa mi stia capitando, so solo che da quando sono sull'isola mi sento una persona diversa. Sto riacquistando fiducia in me stessa, sto imparando a essere indipendente e impavida, non avverto più il bisogno di fare uso di tranquillanti, è come se fossi ritornata a essere l'Ophelia di anni fa".

Ma sappiamo che il destino ci mette sempre lo zampino, e anche in questo caso la nostra protagonista si ritroverà faccia a faccia con un altro problemino. Sull'isola infatti non è da sola. Si ritroverà presto a fare i conti con l'indigeno che vive su di essa. E il problema è che lui non parla la sua lingua, non riesce a capire se sia un uomo o un animale, segue l'istinto, gira con un grosso pugnale legato in vita, ha due occhi penetranti color acquamarina. E lei che pensava finalmente di essere uscita dall'incubo di suo marito si ritrova a dover affrontare un uomo pericoloso. Che ne sarà di lei? Cosa avrà intenzione di fare l'indigeno? 

"Lui è qui. Lo sento. Mi volto e lo vedo: è immobile su un sasso non distante dal mio. Le braccia tese lungo i fianchi, in una mano il suo tagliente pugnale. L'espressione disegnata sul suo viso mi incute timore e lui ne è consapevole. Lo sguardo accigliato che mi rivolge mi fa chiaramente capire che non posso fidarmi..."

Non mi resta che lasciare a voi il piacere di leggere questo romanzo e augurarvi Buona Lettura!

CONSIDERAZIONI
Avevo già letto altri libri di Debora C. Tepes e quando mi hanno proposto di leggere anche questo ne sono stata felice ed elettrizzata. E che dire... non mi ha deluso neanche questa volta. Dalla trama avevo intuito che la protagonista avesse dei problemi con il marito, ma mai avrei immaginato il resto della sua storia. Quindi complimenti all'autrice per questa trama coinvolgente, emozionante. Tratta un argomento delicato, soprattutto in questo periodo dove sentiamo molto spesso abusi e violenze sulle donne. Ophelia potrebbe essere proprio come ognuna di quelle donne. La cosa che mi è piaciuta di più è il modo in cui la protagonista riesce a riprendere in mano la sua vita. 
Per la parte tecnica il libro è ben scritto, molto semplice e scorrevole, i personaggi sono descritti in maniera esaustiva così come i luoghi circostanti. A livello stilistico il romanzo è scritto in prima persona dalla nostra Ophelia, tranne per alcuni capitoli in cui Kamlesh ci racconta la sua storia.
Ancora tantissimi complimenti Debora, alla prossima! 

Buona lettura!



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