RECENSIONE - "Oltre la barriera" di Filippo Mammoli
Titolo:
Oltre la barriera
Autore:
Filippo Mammoli
Editore:
Dark Zone edizioni
Genere:
Thriller
Prezzo ebook:
€ 0,99
Prezzo cartaceo:
€ 14,90
Data pubblicazione:
9 maggio 2019
Pagine:
229
Pena di morte per
omicidio di primo grado: è questo il verdetto che emette il tribunale di
Lafayette, in Louisiana, contro il ricercatore italiano del MIT Lorenzo Rossi.
Nell’angoscia dei giorni senza speranza trascorsi nel braccio della morte,
Lorenzo ottiene dal fanatico direttore del penitenziario, Carl Sain, di poter
scrivere un diario. Ma quando Susan Taylor, la moglie di una delle guardie
carcerarie, si imbatte per caso in quelle pagine, capisce che qualcosa non
torna. E comincia un’indagine personale che la porterà a svelare i contorni
inquietanti di una storia dove scienza e pregiudizio si intrecciano in un gioco
pericolosissimo. Finirà così per scoprire i dettagli di un esperimento
scientifico mai tentato prima, un’esperienza rivoluzionaria destinata a
spostare gli equilibri tra la vita e la morte. Improvvisandosi detective per
ingaggiare un’avvincente lotta contro il tempo, Susan spera di recidere il
cappio che si stringe ogni giorno di più intorno al collo del fisico italiano.
Ho quarantasei anni e vivo in provincia di Firenze, con mia
moglie Silvia e mia figlia Camilla, di quattordici anni.
Ho frequentato il Liceo scientifico e mi sono laureato in
Ingegneria elettronica con specializzazione biomedica. Lavoro come direttore
tecnico e responsabile del reparto sviluppo software in un'azienda fiorentina
che opera nell'ambito della computer vision.
Scrivo poesie dall'età di vent'anni e alcune di queste sono
state premiate in concorsi letterari e pubblicate in antologie.
Ho scritto tre romanzi. Il primo, autobiografico, è stato
autopubblicato. Il secondo, è quello in questione. Il terzo, “Il bosco delle
more di gelso” sarà pubblicato tra qualche mese da una casa editrice
fiorentina. Ho scritto anche alcuni racconti che usciranno l'anno prossimo in
una raccolta edita dalla Dark Zone. Uno di questi racconti, dal titolo
“Purezza” è stato selezionato e pubblicato in una raccolta edita dalla
Historica Edizioni.
Buongiorno
lettori, ho letto per voi il romanzo thriller di Filippo Mammoli dal titolo
Oltre la barriera pubblicato da Dark
Zone Edizioni e vi dico subito che vi catturerà fin dalle prime pagine.
Lorenzo
Rossi
è un ricercatore italiano che si trova condannato alla pena di morte nel
penitenziario di Angola. Il direttore del carcere permette a Lorenzo di
scrivere un diario ed è tramite la scrittura di questo diario che conosceremo
il protagonista e tutto ciò che gli è accaduto prima di essere arrestato. Ma
non solo: anche la vita in prigione verrà raccontata da Lorenzo. I dialoghi, in
questa parte del romanzo, non sono molti. È una scrittura molto intimista che
coinvolge e fa comprendere gli stati d’animo di Lorenzo, e la solitudine che lo
circonda.
"Sono rinchiuso qui da un
mese e sto cercando di fare di tutto per non impazzire. Anche contare i giorni
e appuntarmi qualcosa – una specie di diario – può risultare un utile esercizio
che aiuta la mente a non sprofondare nel baratro della disperazione."
L’altra
protagonista di questa vicenda è Susan
Taylor, la moglie della guardia carceraria che ha il compito di consegnare
tutti i giorni il diario a Lorenzo, per permettergli di scrivere, e che poi
deve riporre in una scatola chiusa a chiave.
Susan è una
ragazza curiosa, in qualche modo riesce a leggere le pagine del diario segreto
e rimane talmente coinvolta dal racconto di Lorenzo che decide di fare
un’indagine personale per cercare di capire che cosa è accaduto al ricercatore.
"Il timore di essere
scoperta non mi ha però impedito di continuare a leggere. Anzi, quella paura
mista a curiosità mi ha fatto scorrere le prime pagine in preda a
un’eccitazione di cui mi sono vergognata poco dopo, quando ho iniziato a
percepire il carico di dolore e di disperazione che trasudava da quelle parole."
Lorenzo e Susan
sono due persone molto diverse, e se Lorenzo non fosse stato arrestato e non
avesse scritto quel diario, difficilmente si sarebbero conosciute. Hanno sempre
condotto vite differenti, Lorenzo era un ricercatore concentrato sul suo
lavoro, cresciuto nella campagna pisana con una famiglia che lo ha sempre amato
e un nonno che lo ha aiutato a comprendere che avrebbe sempre dovuto ragionare
con la propria testa, mentre Susan è la responsabile della comunicazione del
Louisiana Art & Science Museum, una ragazza intelligente e ostinata, innamorata
del suo compagno e accetta il suo lavoro al carcere anche se è contraria alla
pena di morte.
In questa storia
Susan rappresenta la speranza. Da subito si intuisce che Lorenzo si trova in
quel carcere ingiustamente e non si può che riporre in lei tutta la fiducia,
sperando davvero che possa in qualche modo aiutarlo. Alcuni fatti che lei
scoprirà la condurranno su una pista pericolosa, dove scienza e religione si
scontreranno svelando uno sconvolgente intreccio. Riuscirà Susan a fare luce
sull’intera faccenda?
In questa
lettura la scienza sfida ancora una volta le leggi della natura e la religione
si scontra con la scienza, creando dubbi al lettore e riflessioni interessanti.
Il tema trattato mi ha ricordato quanto l’ambizione può spingere uno scienziato
a credersi onnipotente e a come il fanatismo religioso può essere pericoloso.
Il testo è
curato e scritto bene. La curiosità di sapere che esperimento ha condotto
Lorenzo e come mai si trova in una cella del braccio della morte, accusato di
omicidio, nasce già dall’incipit per poi mantenersi viva per tutto il romanzo.
L’autore ha
caratterizzato molto i personaggi aggiungendo a una scrittura intimista alcune
scene d’azione che hanno dato dinamicità alla trama. Forse il finale è un po’
scontato, ma non mi è dispiaciuto, e avrei preferito qualche scena d’azione in
più che coinvolgesse anche il fidanzato di Susan. L’ho trovato poco presente
pur avendo un ruolo importante.
Consiglio questa
lettura a chi ama i thriller che trattano non solo il rapporto conflittuale fra
scienza e religione, ma fanno riflettere anche sulla pena di morte e sulla vita
in carcere. Ognuno di noi ha le proprie idee, ma a volta per difendere le
proprie convinzioni si alza un muro o una barriera (parola usata dall’autore
nel titolo del romanzo che è perfetto per questa storia) che non ci permette di
vedere oltre. Questo thriller vi condurrà “oltre la barriera” e non ve ne
pentirete.
Buona lettura!
Commenti
Posta un commento